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6 Principi di neuromarketing che influenzano il comportamento degli utenti

Tempo di lettura: 8 minuti

Negli ultimi anni si sente parlare in maniera particolare di neuromarketing, principi che, al giorno d’oggi, non sono ancora conosciuti da parte di molte persona. Seppur presente da oltre 15 anni, indica una disciplina che attua le pratiche e le conoscenze a livello neuro scientifico del marketing.

Attraverso questa terminologia si fa riferimento all’insieme di numerose aree scientifiche, che hanno la capacità di vedere cosa accade all’interno del cervello durante la fase di acquisto o di approccio che si avverte con un particolare articolo, pubblicità, parola, brand e tanto altro. A livello neurologico, comprende quindi l’unione di varie parti, come quella della psicologica e neurologica, che si fondono in un’unica materia.

Tanti sono gli imprenditori che hanno come scopo quello di studiare in maniera particolare il cliente in tutte le sue sfaccettature, per questo il neuromarketing applicato al web, rappresenta un punto importante che la maggior parte di chi possiede un ecommerce avverte il bisogno di attuare.

Qual è l’obiettivo principale del neuromarketing?

Lo scopo principale della disciplina del neuromarketing è quella di ottimizzare le strategie di web marketing. L’obiettivo quindi consiste nell’indurre più persone possibili a comprare i prodotti disponibili nell’ ecommerce. Attraverso questa disciplina, i più grandi Brand, hanno aumentato negli ultimi anni le loro vendite, in quanto il livello è l’effetto della pubblicità riuscito a influenzare la gente sui prodotti venduti. Si tratta di una vera e propria mossa strategica in cui si può sedurre i clienti in maniera particolare. Il cliente non è più considerato un numero, ma rappresenta un mezzo con il quale ci si può ricavare un grande profitto, tutto quello che il neuromarketing è capace di considerare, riguarda le aspettative e le esigenze concrete dei futuri acquirenti.

Negli ultimi anni gli esperti di marketing si sono imbattuti sempre di più sullo studio del cervello umano, dato che per mezzo di esso gli imprenditori hanno la possibilità di influenzare, sedurre e indurre una persona ad acquistare un prodotto specifico. Secondo i più noti studiosi, il cervello è progettato in un certo modo, ad esempio quando ci si ritrova di fronte ad una decisione, quest’ultimo analizza nel minimo dettaglio tutte le possibilità e le opzioni immaginabili.

Le mosse che si effettuano e le decisioni che vengono prese in maniera automatica dal cervello, non derivano dall’emozione, salvo nel caso in cui si è dinanzi al settore della matematica, che riguarda un mondo costituito puramente ed esclusivamente dalla teoria.

Quali sono i mezzi di cui si avvale per analizzare il cervello?

Attraverso delle tecniche scientifiche come la risonanza elettromagnetica funzionale e l’elettroencefalografia, vi è la possibilità di rilevare alcune parti celebrali che rendono possibile scoprire numerose reazioni dal punto di vista cognitivo emozionale di un soggetto. Il neuromarketing è una disciplina particolare che ha come obiettivo quello è di esaminare il subconscio che nella maggior parte dei casi prende il sopravvento sul comportamento razionale e conscio.

Tecniche e principi del neuromarketing per un sito web

Gli imprenditori sono sempre più interessati ad attuare le tecniche e la disciplina del neuromarketing per il proprio sito web. Attraverso l’etica di questa materia si ha la possibilità di indurre il consumatore ad acquistare in maniera naturale i prodotti in vendita dell’ecommerce.

La pubblicità risulta essere un metodo infallibile che induce l’utente all’acquisto di un servizio o di un bene specifico. Questi studi secondo gli esperti, non hanno come obiettivo quello di vendere più articoli, ma è quello di rendere la comunicazione più qualitativa è migliore e di conseguenza più efficace. Attirare più gente possibile per visitare il proprio sito web, oggi non è più un opinione ma è pura realtà. Ad esempio nella serp gli annunci AdS dotati di estensione hanno la capacità di catturare l’attenzione del 21% in più rispetto al normale, Inoltre, vengono effettuati più Click in maniera consecutiva.

Dietro tutto questo vi è una vera e propria analisi del cervello degli utenti, In quanto per mezzo del neuromarketing, gli imprenditori hanno come obiettivo quello di catturare ed invogliare l’utente a visitare ed acquistare i propri prodotti.

Come applicare tali tecniche nel web?

Per applicare le tecniche più importanti del neuromarketing sul web è necessario utilizzare alcuni percorsi, come ad esempio Z Pattern, si tratta di un metodo occidentale che riguarda la lettura, generalmente quest’ultima avviene Da sinistra verso destra. Un altro metodo infallibile riguarda l’utilizzo delle frecce, si tratta di strumenti visivi che portano l’attenzione del lettore dove si vuole farla raggiungere.

L’attrazione rappresenta un altro dei punti chiave che viene utilizzata da parte di chi possiede un sito web, tutto quello che bisogna fare in questo caso è inserire nelle eCommerce qualcosa che piace alla gente in maniera particolare. L’emozione ha la capacità di far commuovere e catturare l’attenzione del proprio target di clienti.

Tra le altre tecniche spicca l’analisi, attraverso di essa si ha la capacità di ottenere e suscitare l’emozione durante il ragionamento razionale di una persona. L’utente in questo caso ha come obiettivo quello di conoscere nel dettaglio il prodotto o il bene da acquistare. Per fare ciò vengono messe a disposizione tutte le informazioni, tra cui sono messe in evidenza i benefici e i vantaggi dell’articolo per mezzo di una tabella presente in una demo gratuita.

Infine tra le strategia più utilizzate dalla disciplina del neuromarketing per il proprio sito web vi è quella dell’azione, in quanto è richiesta la presenza delle call-to-action, che servono per attirare l’utente a visitare l’e-commerce e ad indirizzarlo verso l’acquisto in base alle proprie esigenze e preferenze.

La psicologia del marketing è la ragione per cui hai comprato quel prodotto di cui non avevi bisogno o per cui hai speso molto di più di quello che avevi pianificato. Chiunque lavori nel marketing deve conoscere la differenza psicologica che può essere fatta da piccoli, spesso impercettibili, trigger. Immagina di poter aumentare il tuo tasso di iscrizione, semplicemente cambiando un pulsante, una scritta o un colore.

Cos’è la psicologia del marketing?

La psicologia del marketing è il processo di aggiunta di comprovati principi psicologici nelle tattiche e nelle strategie di marketing, al fine di influenzare l’opinione di un potenziale cliente rispetto al marchio. In qualità di marketer, è importante prestare attenzione ai modelli ricorrenti di comportamento dei consumatori, analizzare il motivo per cui si sono verificati e implementare i risultati nelle strategie di marketing. Ciò significa:

testare> analizzare> implementare.

Di seguito alcuni principi di psicologia del marketing:

1. Priming

Il priming si concentra sulle reazioni inconsce che non possiamo controllare e sul modo in cui influiscono sul nostro processo decisionale cosciente.

Stimolo -> reazione subconscia -> pensiero cosciente -> decisione

Come si innesca uno stimolo? Attraverso la musica o colori ad esempio.

Se possiedi un’agenzia di viaggi e desideri vendere più vacanze al mare, potresti utilizzare il blu e il giallo come colori predominanti nei tuoi contenuti

Oppure:

se volessi vendere più birra nel tuo pub, potresti evocare attraverso la musica un ambiente bavarese mentre i tuoi clienti mangiano.

La chiave è essere in grado di prevedere le reazioni inconsce associate agli stimoli che dai attraverso il marketing.

2. Scarsità

Per quanto riguarda la psicologia del marketing, questa è una delle tattiche più riconoscibili (dal punto di vista del marketing) e comunemente usate. Il motivo è chiaro: ha davvero una grande influenza sul comportamento dei consumatori, in particolare sulle loro decisioni di acquisto.

La scarsità, come principio della psicologia del marketing, si concentra sulla strategia di minaccia di togliere la libertà di scelta a un potenziale cliente. Quando leggiamo 1/2 articoli rimasti all’interno di un e-commerce lanciamo il messaggio che il prodotto è difficile da ottenere o che presto scomparirà per sempre e l’utente lo percepisce come molto più prezioso e desiderabile.

Ancora più forte quando proponi un coupon ad esaurimento o limitando l’offerta a livello temporale, Un ottimo esempio di ciò è la folle corsa per i prodotti che si svolge ogni anno il Black Friday. I clienti impazziscono per questi prodotti perché i prezzi bassi sono disponibili solo per un giorno, prima di ritornare al prezzo precedente.

La scarsità come principio della psicologia del marketing può tradursi in queste azioni:

• Ridurre la quantità di scorte che detieni (e informare i clienti dei livelli delle scorte, ad es. Ne rimangono solo 5 in magazzino)
•  Creazione di offerte con offerte a tempo limitato (che terminano in una data specifica)
•  Creazione di prodotti con offerte a tempo limitato
• Prezzi sbalorditivi per i tuoi prodotti, che aumentano gradualmente nel tempo
• Dire ai clienti di ordinare nelle prime ore della giornata in modo che possano ricevere la consegna il giorno successivo
• Bonus a tempo limitato
Se vuoi aumentare le vendite in un breve periodo di tempo, la scarsità potrebbe fare al caso tuo.

3. Riprova sociale

Un’idea diventa più corretta quando più persone ci credono – o almeno così afferma la teoria della riprova sociale. Come principio della psicologia del marketing, questa teoria può avere una grande influenza sul modo in cui il tuo marchio viene percepito, nonché sul comportamento del tuo consumatore target.

Il principio della prova sociale si basa sull’idea che quando vedi gli altri fare qualcosa, è molto più probabile che anche tu voglia farlo. Le landing page sono piene zeppe di:

• Testimonianze
• Recensioni
• Conta clienti / abbonati (es. Unisciti ad altri 12,00 clienti)
• Opinione di un esperto
Distintivi di prova (ad es. Premi, come descritto in …)
• Pop-up di prova (che dettagliano quando e dove l’ultimo cliente ha acquistato dal tuo marchio)
• Video che mostrano il mercato di destinazione che utilizza un prodotto
Se stai vendendo online o desideri influenzare un potenziale cliente a compiere un’azione desiderata, la riprova sociale è un ottimo modo per incoraggiarlo a unirsi ad altri.

4. Diluizione obiettivo

Abbiamo tutti sentito le vecchie analogie sull’importanza della focalizzazione: la teoria della diluizione degli obiettivi lo dimostra. Pensala in questo modo, più qualcosa è singolare e focalizzato, meglio crediamo che sia autorevole. Ad esempio, supponiamo che tu possieda due negozi:

Il negozio A vende solo pentole.
Il negozio B vende pentole , complementi d’arredo, casalinghi.
Entrambi questi negozi vendono la stessa identica marca di pentole, eppure il Negozio A sarà percepito come avente pentole migliori, perché è specifico. Se volessi acquistare una pentola in questa situazione, saresti molto più propenso ad andare direttamente al Negozio A. Il negozio A non ha diluito i propri obiettivi e si è posizionato meglio nel settore di competenza.

5. Effetto esca

L’effetto esca si basa sul principio che tendiamo a modificare la nostra preferenza tra due opzioni se ne viene inserita una terza. Ad esempio:

Bibita A : 50ML di coca cola a € 3
Bibita B: 80ML di coca cola a € 5
Tra queste due scelte è molto più facile sceglierai la prima. Se vado ad inserire una terza opzione come Bibita C: 100ml di coca cola a €8 euro molto probabilmente sceglierai la Bibita B.

6. Avversione alla perdita

L’avversione alla perdita è una tattica di psicologia del marketing particolarmente rilevante per i marchi che offrono servizi in abbonamento, ma può anche essere utilizzata per avere un grande impatto sulla tua copia di vendita e sul linguaggio di marketing. La teoria dell’avversione alla perdita si basa sull’idea che il dolore di perdere è due volte più doloroso della gioia di guadagnare .

Ad esempio, pensa al tuo capo di abbigliamento preferito. Quale valore monetario gli dareste? Lo cambieresti con un articolo più nuovo e diverso?

L’avversione alla perdita viene regolarmente utilizzata dai servizi in abbonamento, che addebitano premi mensili per l’accesso ai loro prodotti – questo viene quasi sempre fatto offrendo una prova gratuita. Quando provi un prodotto per 30 giorni, inizia a sembrare tuo. Puoi personalizzarlo, implementare tutte le sue funzionalità e personalizzare davvero la tua esperienza.

Quando i 30 giorni sono scaduti, non ti senti come se stessi per comprare qualcosa, ti senti come se perdessi qualcosa se non prendi la decisione di acquisto – fornendo alle aziende che impiegano queste tattiche con tassi di conversione altissimi da trialisti ad acquirenti. Un altro modo molto potente in cui i marchi possono utilizzare l’avversione alla perdita è nella comunicazione. Ciò significa formulare offerte per far sentire i consumatori come se fossero già proprietari del tuo prodotto / servizio.

Per esempio:

• Sostituisci “guadagni” con “Non perdere!” es. “Perderai …” invece di “guadagnerai …”
• Usa un linguaggio come “immagina” per mettere i tuoi potenziali clienti nella mentalità di avere ciò che offri.
Questo principio della psicologia del marketing consente ai professionisti del marketing di raddoppiare efficacemente il valore psicologico e percepito dei loro prodotti / servizi. Usa l’avversione alla perdita per far sentire i potenziali clienti come se avessero già investito nel tuo prodotto / servizio e continua a ricordarglielo!

Conclusione

La psicologia del marketing dovrebbe svolgere un ruolo importante in tutte le tue campagne e strategie di marketing digitale. Analizzando il comportamento dei consumatori, i modelli decisionali previsti dal potenziale cliente e implementandoli nei tuoi contenuti, è possibile aumentare efficacemente i tassi di conversione.

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3 errori comuni in e-mail marketing

Tempo di lettura: 2 minuti

Ecco tre errori comuni nelle nostre campagne di e-mail marketing:

Le decisioni maldestre per gli A / B Test

Onestamente, chi non ama eseguire un buon test A / B?

Ti senti come uno scienziato pazzo nel momento in cui preme invio.

Tuttavia, se si vedono risultati non ottimali, il nostro entusiasmo frena vorticosamente.

Questi sono alcuni errori comuni che possono danneggiare i tuoi risultati:

1.2 La dimensione del campione troppo piccolo:

Il set di dati deve essere abbastanza grande.

Come buona regola, bisogna avere almeno 1.000 aperture per ogni prova per raggiungere la significatività statistica.

Questo vuol dire aspettare fino a quando si hanno almeno 1.000 e-mail aperte per ogni e-mail (controllo e test) prima di dichiarare un vincitore.

Inoltre, eseguire due o tre test per conferma.

1.3 Troppe variabili:

Per ogni A / B Test , una delle cose più importanti che dovete fare è normalizzare il vostro ambiente di test per ridurre al minimo le variabili estranee come per esempio l’orario di invio. E’ facile voler testare più di una variabile, ma la sfida è che in realtà non si conoscono gli aumenti incrementali o meno in ogni variabile.

2. Liste E-mail non aggiornate

Non mantenere le vostre liste e-mail aggiornate è un po ‘come rinunciare a lavarsi i denti.Proprio come i nostri denti, la lista e-mail necessita di pulizia e cura.

La maggior parte delle registrazioni di e-mail di posta elettronica probabilmente entrano nel database attraverso un processo di opt-in (processo di registrazione). Con un solo opt-in, un nuovo utente compila un modulo web e viene automaticamente aggiunto alla tua lista di sottoscrizione. Con un doppio opt-in, un utente compila un modulo web e poi tramite una mail di conferma viene mandato con un link per confermare l’indirizzo di posta elettronica.

Molti scelgono il metodo singolo opt-in perché è più veloce e non è una seccatura per gli utenti.Tuttavia, questo metodo ha delle conseguenze come l’aumento della possibilità di ottenere alti tassi di rimbalzo, una cattiva reputazione del mittente.Ma con le corrette pratiche, è possibile ripulire il database in breve tempo per mantenere una lista e-mail corretta.


Campagne di gestione frequenze di rimbalzo soft:

Dal momento che non c’è stata la conferma che ogni nuovo indirizzo e-mail sia valida al 100%, si avrà una frequenza di rimbalzo soft o hard.Per la frequenza di rimbalzo “soft”, è possibile creare delle campagne automatizzate che puliscano tutti gli indirizzi email che fanno parte dei valori della frequenza di rimbalzo sia nel passato e in tempo reale. Ciò contribuirà a pulire le liste, aumentare i tassi di apertura, e mantenere la vostra reputazione alta.È possibile inoltre eseguire delle campagne di riattivazione da indirizzare gli abbonati che non hanno aperto la vostra mail in sei mesi o più, per determinare chi vuole ricevere ancora le vostre e-mail, così da pulire ulteriormente le vostre liste.


3. Soggetto poco chiaro

Il soggetto deve essere coerente con il corpo dell’e-mail, in quanto determina la maggioranza dei clic.

Nessun trucco e nessuna domande su ciò che l’e-mail contiene in realtà.

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10 regole d’oro dell’email marketing

Tempo di lettura: 5 minuti

Partiamo dal presupposto che la gestione dell’mail marketing è una delle tecniche di marketing digitale “da fare” di oggi.

Sviluppa una strategia di email marketing

L’email marketing non è propriamente marketing senza una strategia in atto. Poniti alcune domande prima di iniziare a scrivere le e-mail che ti aiuteranno a guidare la tua strategia. Esempi di alcune domande sono:

• Perché sto inviando questa email?
• A chi sto inviando questa email?
• Quanto spesso pianifico di inviare e-mail?
• Quali sono i miei obiettivi per questa email?

Se le risposte a queste domande ti bloccano, non dovresti inviare alcuna email finché non sai esattamente da dove partire.

Ecco 10 regole d’oro dell’email marketing e su come ottenere il massimo da questa potente strumento:

1.Sii breve

Nessuno vuole aprire un messaggio e-mail ed essere sommerso da infiniti blocchi di testo. I messaggi di posta elettronica sono pensati per essere facilmente digeribili e mirati, quindi smetti di inviare papiri quando sarà sufficiente un semplice riepilogo diviso per punti !

Quanto è breve abbastanza breve? Idealmente, i messaggi non dovrebbero essere più lunghi di 500 parole, a meno che tu non abbia diversi punti importanti da coprire.

Tuttavia, ciò che è ancora più importante della lunghezza è il modo in cui formatti i tuoi messaggi. Per mantenere le cose a posto, limitare il testo e utilizzare le funzioni di formattazione (come punti elenco, testo in grassetto e titoli), aiuteranno i destinatari a elaborare il messaggio in modo chiaro.

2.Rendi i tuoi messaggi compatibili con i dispositivi mobili

Aggiungi te stesso alla tua mailing list e poi guarda se il prossimo messaggio che ricevi dalla tua lista può essere letto facilmente in un ambiente mobile. In caso contrario, agisci per rendere i messaggi più compatibili con i dispositivi mobili. Al giorno d’oggi, quasi tutti usano uno smartphone per leggere la posta elettronica, quindi se le tue informazioni sono intrappolate in un modello di email che non viene visualizzato correttamente, hai sostanzialmente sprecato un prezioso alleato. Se invii solo messaggi di solo testo, probabilmente è tutto ok. Ma se usi i modelli HTML per migliorare l’aspetto dei tuoi messaggi, assicurati che il tuo programma di gestione della posta elettronica ti permetta di offrire una versione diversa per dispositivi mobili ai lettori che stanno aprendo le tue email sui dispositivi mobili.

3.Segmenta le tue campagne e-mail

La segmentazione della posta elettronica è uno degli aspetti più importanti della tua strategia di marketing. Senza di essa, potresti anche inviare le tue email direttamente a una casella spam.

La segmentazione arriva dopo che hai creato una solida lista di abbonati email.

La segmentazione degli elenchi in base ai dati demografici può fornire informazioni sui tuoi lead, come i loro interessi, i loro bisogni e le preoccupazioni che saranno particolarmente utili quando inizia il percorso dell’acquirente.

Ricorda che le campagne email segmentate hanno una percentuale di apertura superiore del 14% rispetto alle campagne non segmentate.

Crea i tuoi segmenti in base ai comportamenti degli utenti analizzando i diversi modi in cui i nuovi membri vengono aggiunti alla tua lista email. Se, ad esempio, ricevi nuovi abbonati da diverse posizioni, incluse quelle interne e esterne al tuo sito web, potresti trovare utile segmentare l’elenco in base all’origine specifica da cui ha origine un nuovo iscritto.

La dimensione relativa di ogni lista potrebbe dirti molto sulle fonti di riferimento che stanno funzionando meglio con il tuo pubblico. Inoltre, una volta che hai iniziato ad aggiungere nomi e indirizzi e-mail al database dell’abbonato all’interno del tuo programma di gestione dell’elenco di e-mail, puoi creare ulteriori segmenti di mailing in base ai filtri che definisci.

Così facendo, potresti creare segmenti che contengono solo le persone che hanno acquistato i tuoi prodotti o quelli che ti aprono tutti i messaggi, entrambe le quali sarebbero ottime opportunità per inviare offerte promozionali mirate a coloro che hanno dimostrato fedeltà altuo marchio.

4.Investi nel software di automazione del marketing

Dopo aver sviluppato una solida strategia di email marketing, il prossimo step per far crescere il tuo business è investire in software di automazione del marketing. Esistono soluzioni professionali e software gratuiti fino a un certo numero di iscritti come Mailchimp. L’automazione del marketing ti consente di creare e-mail personalizzate che possono essere inviate in momenti specifici, ad esempio quando qualcuno si iscrive alla newsletter o scarica offerte di contenuti premium.

L’automazione del marketing ti dà anche la possibilità di vedere come i lettori interagiscono con i contenuti che li invii. Puoi visualizzare le percentuali di clic e le tariffe aperte per qualsiasi email per aiutarti a determinare quali aspetti della tua campagna funzionano e quali no.

5.Fai un refresh regolarmente delle tue mailing list

E dal momento in cui la maggior parte dei programmi di gestione della posta elettronica ti addebita il numero di e-mail complessive inviate, è fondamentale dedicare il tempo ad aggiornare regolarmente gli elenchi per rimuovere gli abbonati inattivi e contenere i costi.

Per fare ciò, accedi ai tuoi elenchi di abbonati e usa le funzioni di ricerca avanzate del tuo programma di gestione della posta per trovare abbonati che:

Non hanno aperto un messaggio da una certa data (ad esempio, negli ultimi due mesi)

Sono stati aggiunti alla tua lista prima di quella stessa data (per impedirti di eliminare gli abbonati che non sono stati nella tua lista abbastanza a lungo da soddisfare i tuoi criteri di tasso di apertura)

Vai avanti ed elimina questi abbonati, dato che al momento non stanno aggiungendo alcun valore alla tua lista. In definitiva, se vogliono continuare a ricevere tue notizie, possono iscriversi nuovamente utilizzando il modulo sul tuo sito web.

6.Catturali con un buon oggetto

Se le tue e-mail non hanno un oggetto accattivante, è probabile che non vengano aperte. Pensa alla riga dell’oggetto dalle email che hai aperto di recente. Incorpora alcuni degli stessi metodi quando si creano le righe dell’oggetto. Ecco alcuni suggerimenti per aiutare:

• Tenerlo corto

• Non usare maiuscole. E’ come urlare

• Rendere i lettori curiosi facendo una domanda.

• Incentivo o offerta

• Usa i numeri

7.Avere un modello pronto

Il tuo modello sarà il fondamento di tutte le tue e-mail.

Quando crei un modello, assicurati che includa:

• Il logo del tuo marchio

• Un titolo

• Una chiamata all’azione

• Pulsanti social media

• Un pulsante di annullamento dell’iscrizione

• Qualsiasi e tutti i collegamenti che sono rilevanti! (es. il tuo sito web, gli articoli che hai scritto)

8.Crea una copy persuasiva

Abbiamo detto quanto fosse importante avere una buona linea tematica, ma è altrettanto importante avere un corpo ben congegnato. Il titolo otterrà il tuo lettore, ma il contenuto è ciò che li manterrà attivi. Dovrebbe contenere informazioni che aggiungono valore alla vita del tuo lettore. Prenditi del tempo per riflettere su ciò che vuoi dire e su come lo vuoi dire prima di scrivere la tua email. Descrivi i tipi di contenuti che vuoi condividere con i tuoi iscritti e perché li troveranno pertinenti senza essere troppo prolisso. Riduci il tuo contenuto in modo che attiri i tuoi lettori invece di far brillare gli occhi.

Il vero potere della tua email risiede nel contenuto. Utilizza i tuoi elenchi segmentati e l’automazione del marketing per inviare e-mail con contenuti mirati agli iscritti.

9.Non dimenticare di testare la tua email

Prima di inviare invia assicurati di testare tutti gli aspetti della tua email. Non avrai una seconda possibilità di inviare una prima email. Prenditi il tempo di controllare che tutti i tuoi link funzionino. Se un abbonato fa clic sul link per visitare il tuo sito Web ed il link è rotto, c’è la possibilità che pensino che l’email sia sfuggita allo spam e ti cancelli. Inoltre, poiché la maggior parte delle persone controlla le e-mail sui dispositivi intelligenti, è importante sapere come apparirà la tua e-mail ai lettori mobili e desktop.

10.Esiste un “Momento giusto”

Quando si tratta di inviare e-mail, c’è un momento giusto e un orario sbagliato. Utilizza l’analisi per determinare a che ora i tuoi iscritti sono più reattivi. Determina se le tue e-mail verranno inviate su base giornaliera, settimanale o bisettimanale. Ma fai attenzione a non inondare i tuoi abbonati con le e-mail.

Se sei in grado di accedere al monitoraggio, fai attenzione se il tuo pubblico tende ad essere più attivo al mattino, al pomeriggio o alla sera. Quindi, applica questa conoscenza alle spedizioni future per assicurarti che i tuoi messaggi raggiungano i tuoi iscritti quando sono più coinvolti nel mondo digitale.

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10 modi per migliorare la Seo del tuo sito web

Tempo di lettura: 6 minuti

Dove focalizzi tutta la tua energia quando cerchi di migliorare il ranking SEO del tuo sito web?Come migliorare la Seo del tuo sito web?

Ecco 10 modi per dare il turbo alla Seo del tuo sito web

La maggior parte delle persone si focalizza sulla ricerca delle “parole chiave” da posizionare qui e là all’interno del testo.

Tuttavia, se non si ottengono i risultati desiderati, è necessario prendere in considerazione altri fattori che influiscono sul ranking SEO.

Gli algoritmi dei motori di ricerca non solo valutano la pertinenza delle parole chiave nelle pagine e nei metadati, in relazione ai termini di ricerca dell’utente, ma valutano anche informazioni come la durata dei visitatori sul sito, la frequenza di rimbalzo, i collegamenti interrotti, le pagine visti, link in entrata e in uscita e così via …

Fare in modo che gli utenti rimangano sul tuo sito web e interagiscano con i tuoi contenuti può aumentare il posizionamento del tuo sito web e questo lo puoi fare migliorando l’esperienza utente e l’usabilità

In breve l’utilizzo di parole chiave per convincere i visitatori a fare clic sul tuo sito è solo una parte.

Quindi il ranking SEO migliora quando i visitatori rimangono sul tuo sito più a lungo, visualizza più pagine e ripete le loro visite. Più il tuo sito è user-friendly, più è probabile che ciò accada.

Diamo un’occhiata a 10 elementi che non solo aumentano l’usabilità sul tuo sito, ma aiutano anche a migliorare il ranking SEO:

1. Contenuti pertinenti utili, di alta qualità

Quando fornisci contenuti utili, i visitatori tendono a rimanere più a lungo sul tuo sito Web per leggere le informazioni che fornisci e quindi aumenta il tempo di permanenza.

Anche se il conteggio delle parole non domina il mondo della SEO (nessuno leggerà i tuoi contenuti se non sono utili) – contenuti più lunghi ti daranno l’opportunità di fornire più valore, includere più parole chiave, incorporare più link in uscita e, naturalmente, ottenere persone che dedicano più tempo a leggere quello che offri per aumentare il tempo di permanenza sul tuo sito.

I motori di ricerca valutano anche le parole chiave nei tag di intestazione, includendo termini pertinenti nei tuoi tag di intestazione, stai anche aumentando il tuo ranking SEO rispetto a quelle parole chiave.

Particolare importanza assumono i collegamenti interrotti

Chi vuole ottenere una pagina 404 dopo aver cliccato su un link? I collegamenti interrotti creano una cattiva usabilità.

Non solo, i motori di ricerca considerano un gran numero di collegamenti interrotti come un segnale di un vecchio sito trascurato e questo può influire sul posizionamento SEO.

2. Architettura del sito e navigazione

Quando i visitatori non riescono a trovare subito ciò di cui hanno bisogno su un sito web, molto probabilmente abbandonano il sito e ciò contribuisce a un’elevata frequenza di rimbalzo, a un basso tempo di sosta e a un basso numero di pagine visualizzate.

Un’architettura del sito ben ponderata che si riflette in una chiara navigazione è fondamentale per aiutare i visitatori a trovare ciò che desiderano sul proprio sito, raggiungere i propri obiettivi e tornare ripetutamente (le visite ripetute possono migliorare il ranking SEO).

Un’architettura di un sito “piatta” non solo rende più facile trovare i contenuti, ma può anche aiutare a migliorare il ranking SEO poiché solleva collegamenti di tutte le pagine critiche, rendendo più facile per i motori di ricerca eseguire la scansione dell’intero sito.

Molti creatori di contenuti “inseriscono” parole chiave in una pagina per ottenere il succo SEO, ma questo potrebbe compromettere la leggibilità e l’esperienza utente del contenuto.
Il tentativo di ottenere parole chiave in un articolo può influenzare la scelta del vocabolario dello scrittore, a volte rendendo difficile comprendere il contenuto.
I link in uscita possono essere utili per il SEO, ma troppi possono essere fonte di distrazione e, se non sono direttamente correlati all’argomento in questione, possono influire sull’esperienza del lettore.
Il sovraccarico di piè di pagina che contiene ogni singola pagina del sito può contribuire a migliorare il ranking SEO, ma crea anche confusione quando un visitatore cerca di cercare determinate pagine chiave.
A volte, in particolare a breve termine, potresti dover fare un compromesso tra più traffico da SEO e un’esperienza utente ottimale.

Non fatevi ingannare solo confrontando i numeri – come i numeri dei visitatori e le visualizzazioni di pagina. Il traffico proveniente da SEO può dare maggiore intorpidite ERS nel breve termine, ma migliore esperienza utente può spesso risultare in conversioni più elevate.

A lungo termine, con un occhio alla conversione e alla fine alle entrate, è spesso una mossa intelligente dare la priorità all’esperienza utente invece di mungere ogni trucco SEO.

3. Attenersi ai principi fondamentali

Google vuole essere rilevante e il suo obiettivo è fornire il sito più pertinente alla ricerca inserita. Dimentica gli algoritmi e segui il comportamento del consumatore. Se guardiamo alle tendenze, noteremo che i consumatori ora sono più attratti dai video e dalle immagini brevi, quindi evita il testo ingombrante. Dai al consumatore ciò che vogliono e lascia che i motori di ricerca facciano il loro lavoro.

4. Ottimizzazione dell’immagine

Oltre al formato e al dimensionamento del file immagine, ci sono altri modi per assicurarti che le tue immagini stiano lavorando per te sul fronte SEO.

Puoi segnalare la pertinenza dei tuoi contenuti ai motori di ricerca utilizzando parole chiave per il nome del file immagine, alt tag, titolo, descrizione e didascalia.

5. Focus su UX

SEO e UX devono fondersi quando i motori di ricerca iniziano a premiare i siti che offrono un’ottima esperienza del cliente e tempi di caricamento rapidi.
In che modo la buona usabilità del sito migliora la classifica SEO?
I motori di ricerca premiano i siti di facile utilizzo, il che significa che hanno un’elevata usabilità. Google favorisce i siti che non sono solo ricchi di parole chiave, ma dimostrano anche il coinvolgimento degli utenti .

6. Chiarisci il tuo intento

Il SEO non riguarda più la scelta di determinate parole chiave, ma al centro di tutto si trova l’intenzione. I brand devono assicurarsi che i loro contenuti online siano basati sull’intento e su ciò che gli utenti vogliono trovare quando cercano il tuo marchio.

7. Migliora la velocità del tuo sito e limita gli errori

La velocità del sito ha un ruolo importante nella SEO e nuove features verranno richieste. Lo sviluppo di siti in AMP , il passaggio a https: // e altre modifiche tecniche possono portare a problemi lato server come reindirizzamenti eccessivamente abbondanti, 404 o pagine orfane, che rallentano la velocità dell’intero sito e riducono la fruibilità. Assicurarsi che il sito funzioni al 100% dopo aver apportato tali modifiche sarà una priorità assoluta
Gli utenti possono lasciare il tuo sito se devono attendere anche solo pochi secondi per caricare ogni pagina. Ciò danneggerebbe il tempo di permanenza, aumenterebbe la frequenza di rimbalzo e ridurrebbe il numero di pagine visualizzate, il che potrebbe danneggiare la classifica SEO.

Esistono molti modi per aumentare la velocità di caricamento della pagina , alcuni dei quali includono l’uso di plug-in di memorizzazione nella cache, assicurandosi che il codice sia pulito e semplificato, ottimizzando le dimensioni dell’immagine , riducendo il numero di plug-in e riducendo i reindirizzamenti.

Ottimizzare correttamente le immagini può aiutare a ridurre le dimensioni del file e migliorare la velocità di caricamento. Ecco il link allo strumento per misurare la velocità del tuo sito web sul mobile

8. Pensa prima al mobile

Google ha iniziato a utilizzare l’indicizzazione mobile-first per i contenuti mobili per tutte le classifiche di ricerca. Le strategie SEO si sposteranno verso i dispositivi mobili e avverrà un cambiamento nelle priorità dei SEO per misurare l’impatto degli aggiornamenti degli algoritmi prima guardando l’indicizzazione mobile. Inoltre, l’UX mobile e l’intento di ricerca mobile diventeranno sempre più importanti.

9. Avere Backlink di qualità

Uno dei più grandi fattori di ranking off-site è la tecnica della backlink building ossia ottenere collegamenti che puntano al tuo sito da altri siti web. In passato, era tutto basato sulla quantità. Tuttavia, Google ha rapidamente adottato questa strategia e modificato il suo algoritmo in modo che ora possa differenziare un link affidabile da un link discutibile. I brand devono assicurarsi che i loro backlink provengano da fonti di alta qualità.

10.Multimedia

Immagini, video, presentazioni e audio possono aiutare ad arricchire l’esperienza dell’utente e ti consentono di fornire le informazioni nel modo più adatto ai tuoi visitatori ideali del sito.

Agiscono anche come segnale di contenuti di qualità per i motori di ricerca ed il video marketing è diventato un elemento sempre più integrante nel promuovere il coinvolgimento e la conversione degli utenti. È emerso che i siti web che utilizzano video possono raggiungere un tasso di conversione del 4,8% superiore , rispetto a una media del 2,9% su siti Web che non utilizzano video.

I video consentono ai visitatori di trascorrere più tempo su un sito Web e di conservare più informazioni.

 

In conclusione pensare solo alle parole chiave non ti porterà ai risultati sperati, ci sono tantissimi altri fattori per migliorare la Seo del tuo sito web

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10 CONSIGLI EFFICACI PER FARE MARKETING SU INSTAGRAM

Tempo di lettura: 6 minuti

Dalla sua creazione Instagram è cresciuto fino a diventare la principale piattaforma per la condivisione di foto e video. Oltre 800 milioni di utenti mensili, 60 milioni di foto e 1.6 miliardi di ‘mi piace’ giornalieri. Senza contare poi il gran numero di influencer con un vasto seguito. E con il giusto piano puoi diventare anche tu un brand di influenza.

Di seguito troverai 10 consigli efficaci per fare marketing su Instagram.

1 – Passa ad un profilo aziendale

Prima di pensare al tuo piano di marketing su Instagram assicurati di avere un account Business. Per farlo vai su Impostazioni e clicca su “Passa a un profilo aziendale”. Ci sono diversi benefici nell’avere un account aziendale. Per esempio, i tuoi followers potranno contattarti direttamente dalla tua pagina Instagram. Potrai, inoltre, creare e pubblicare una pubblicità senza dover utilizzare gli strumenti di pubblicità di Facebook e accedere agli strumenti di analisi Instagram, chiamati Insight, che ti forniranno statistiche riguardanti le Impression e le interazioni con i tuoi post.

 

2 – Utilizza gli strumenti gratuiti di Instagram

Attraverso gli Insight potrai vedere le statistiche sulle Impression, sulle interazioni e su molto altro. Potrai anche fare una segmentazione dei tuoi seguaci in base all’età, al genere, alla posizione, e alle ore più attive. Gli Insight non sono solo generalizzati, ma puoi ottenere specifici Insight sui post per la settimana che mostrano quante Impression hai guadagnato in quel periodo di tempo e quali sono stati i tuoi post migliori. Più informazioni hai riguardo a come gli utenti interagiscono con i tuoi post, meglio puoi gestire i tuoi contenuti per aumentare le interazioni. Una categoria di post che quasi sempre attira l’attenzione è il teaser di prodotto.

3 – Post teaser di prodotto

Immagina se potessi vendere più prodotti postando solo teaser di prodotti. Ecco, puoi! Instagram è un ottimo posto per pubblicizzare i tuoi prodotti. E se giochi le tue carte nel modo giusto non darai fastidio agli utenti con troppe pubblicità. Se sarai, invece, troppo insistente perderai molti followers. I post teaser di prodotto sono un semplice modo per parlare del tuo prodotto e accrescere l’interesse senza costringere i tuoi followers ad acquistarlo.

4 – Crea pubblicità sponsorizzate

Le pubblicità su Instagram sono diventate molto comuni sulla piattaforma. La parte migliore? Puoi decidere tu quanto vuoi spendere andando a impostare un budget per gli annunci. Puoi decidere se mostrare solo un annuncio sponsorizzato o molteplici annunci con delle caratteristiche carosello. Per annunci sponsorizzati usa contenuti sia interattivi che accattivanti in linea con il target di destinazione. Puoi anche trasformare i post già esistenti in annunci sponsorizzati. Cerca quindi di controllare quelli che hanno avuto più successo per poi trasformarli in ads. Ricordati che ci sono diverse forme di annunci sponsorizzati che puoi postare.

5 – Utilizza le Instagram Stories

Se vuoi generare leads, le Instagram Stories ti possono aiutare. Le storie di Instagram, postabili solo da cellulare, si differenziano dai post regolari di Instagram, in quanto sono in un formato “slideshow”, appaiono in una piccola area sopra al feed, e rimangono live solo per 24 ore, ma possono essere salvate in ogni dispositivo e riutilizzate in un secondo momento. Quando pubblichi una storia non devi preoccuparti di postare contenuti in linea con l’estetica del tuo brand o della tua pagina Instagram. Sperimenta invece utilizzando diversi tipi contenuti come foto, video corti, live video, Boomerangs o strumenti come Canva e InVideo per creare fantastiche immagini e video. Puoi anche usare filtri, testi, sticker per rendere le storie ancora più accattivanti e divertenti. Nelle storie puoi taggare altri account, il che è ottimo se stai collaborando con un altro brand o influencer.

6 – Crea partnerships con influencers

Se vuoi raggiungere dei potenziali clienti su Instagram, il modo più veloce per farlo è attraverso l’aiuto di influencers che hanno già molti followers. Sempre più persone comprano servizi e prodotti in base a quello che vedono nel loro feed e a quello che gli viene consigliato dagli influencer. Dovrai, innanzitutto, trovare un paio di influencer che hanno un pubblico in linea con i tuoi prodotti e servizi. Poi cerca di creare una relazione con ogni influencer, per consolidare una brand awareness con i nuovi clienti.

7 – Raccogli i post pubblicati dagli utenti

Sarebbe bello se ci fosse un modo per creare contenuti per la tua pagina Instagram senza fare niente vero? Ebbene puoi farlo attraverso i post pubblicati dai tuoi clienti! Puoi utilizzare i post della tua clientela per creare contenuti utili per te e i tuoi followers, che probabilmente apprezzeranno di più rispetto ai tuoi, perché maggiormente autentici e imprevedibili. Fai un post con un’immagine pubblicata da un tuo cliente e aggiungi l’hashtag #regram e tagga la persona nell’immagine. Per incoraggiare la tua clientela a postare foto del tuo brand informali che se lo faranno riposterai le loro foto taggandoli. Così facendo non solo tu crescerai di followers, ma anche loro. Lancia quindi delle competizioni, magari settimanali e quando devi scegliere un vincitore considera i seguenti punti: La foto è in linea con l’immagine del brand che hai creato? Da quanti followers è seguita la persona di cui vuoi condividere la foto? E’ la foto appropriata con la tua clientela attuale e i followers?

8 – Crea un hashtag accattivante del tuo brand

Se vuoi ottenere un coinvolgimento immediato gli hashtag accattivanti sono un ottimo modo. Per esempio, Red Bull ha raggiunto più di 299,612 post in cui è presente il loro hashtag #itgivesyouwings. Gli utenti potranno usare il tuo hashtag per postare i propri contenuti e cercare tutti gli altri post in cui è presente. Ti permetterà, inoltre, di cercare in modo veloce e semplice le persone che vuoi postare sulla tua pagina. Creare un hashtag che la tua azienda e altri utenti possono cercare è essenzialmente pubblicità gratuita. Ogni volta che qualcuno posterà una foto usando il tuo hashtag starà esponendo la tua azienda ai suoi followers.

9 – Posta al momento giusto (e non esagerare)

Postare troppo su Instagram è un modo per perdere i tuoi followers attuali, soprattutto de aprendo Instagram vedranno solo il tuo brand nel loro feed. Nonostante questo devi comunque cercare di postare regolarmente. Uno dei migliori modi per farlo è postare durante i giorni e le ore di punta quando i tuoi followers sono online. Secondo SimplyMeasured, i giorni peggiori per postare su Instagram sono i mercoledì e le domeniche, mentre i giorni migliori sono i lunedì e i giovedì. E secondo una ricerca della CoSchedule, le fasce orarie migliori per postare sono dalle 8 alle 9 e le 2. La fascia oraria 8-9 corrisponde a quando le persone si stanno preparando per andare a lavoro o stanno prendendo i mezzi per andarci (e controllano i social media per la giornata). Le 2 di notte invece è l’orario in cui la maggior parte dei ragazzi sono svegli a guardare Instagram. Programma i tuoi post per essere pubblicati in questi giorni e orari con strumenti come Hootsuire, CoSchedule o Sprout Social. La ricerca mostra anche che dovresti postare tra una e due volte al giorno, ma non meno di una volta. Se sei tentato a postare di più, allora usa la modalità sequenza di foto per postare diverse immagini in un formato slideshow per non esagerare.

10 – Assicurati di controllare la tua performance

Non puoi migliorare la tua performance su Instagram e ottimizzarla se non sai quanto successo stanno avendo la tua pagina e i tuoi post. Quando hai analizzato i risultati saprai esattamente quello che funziona e quello che non funziona. Inizia analizzando il tasso di crescita dei tuoi follower aiutandoti con strumenti come Influencer Dashboard. In tal modo potrai vedere come i contenuti o la frequenza dei tuo post stanno influenzando la tua crescita. In seguito, misura il tasso di intrattenimento, che include i likes e i commenti. Avrai bisogno di trovare la percentuale media di intrattenimento dei tuoi followers totali come anche il tasso medio di intrattenimento di ogni post per avere un’immagine chiara di quanto successo sta avendo la tua pagina. Infine, dovrai analizzare il tasso di clic sulla tua URL (Click-through-rate). Se non hai ancora aggiunto il link del tuo sito sulla tua bio di Instagram fallo subito! Secondo la Conversion Xl, la media di CTR su Instagram è di 0,94%. Più efficaci sono le tue tecniche di marketing su Instagram sulla tua clientela, maggiore sarà il tuo CTR. Uno strumento come Sprout Social misurerà quanti clic sta avendo il tuo link in confronto alle Impressions e alle interazioni. Conclusione Riepiloghiamo di seguito le fasi da seguire per utilizzare al meglio Instagram per la tua azienda: Passa ad un profilo aziendale, che ti permetterà di avere a disposizione moltissimi strumenti gratuiti e Insights. Inizia a utilizzarli per ottenere numerosi vantaggi, come controllare i dati del tuo pubblico (età o posizione). Posta teaser di prodotto per incoraggiare le persone a comprare i tuoi prodotti o servizi senza essere troppo insistente. Cambia i tuoi post in annunci sponsorizzati per raggiungere la tua clientela target che potrebbe non seguirti ancora. Usa le Storie di Instagram per postare foto e video per creare una relazione con i clienti. Crea delle partnership con influencers che hanno molti seguaci nel tuo settore. Assicurati di trarre vantaggio dai post creati dagli altri utenti ripostando le immagini che hanno condiviso. Crea una competizione con un hashtag accattivante del tuo brand. Posta al giusto momento e evita di postare troppo. Posta una o due volte ogni giorno e controlla quando i tuoi followers sono più attivi. Programma la pubblicazione dei post durante quei giorni e orari. Analizza quanto i tuoi sforzi di marketing su Instagram stanno funzionando. Controlla, quindi, il tasso di crescita dei tuoi followers, il tasso di coinvolgimento e il CTR.

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Inbound Marketing

Quali sono i 3 obiettivi principali Seo

Tempo di lettura: 2 minuti

Quali sono i principali di un’azione SEO?

L’obiettivo principale della SEO (Search Engine Optimization) non è solamente l’ottimizzazione del posizionamento organico sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) ma anche il raggiungimento degli obiettivi aziendali sul web del nostro sito.

Infatti una posizione migliore rispetto ad un’altra porta certamente maggiore visibilità ma l’obiettivo principale dovrebbe essere l’aumento delle visite.

Vediamo insieme quali sono gli obiettivi principali misurabili e soprattutto realizzabili del nostro lavoro sul SEO:

Contatti – intercettare il nostro target

Sicuramente in fase di pianificazione marketing hai definito il tuo cliente ideale (traffico profilato).

Avere tanto traffico che non porta a nessuna conversione, in quanto il target non è stato definito correttamente, non porta a nulla di concreto.

Intercettare gli utenti del tuo target interessati all’acquisto di un prodotto/servizio offerto dal tuo sito web è il primo obiettivo del SEO.

Che il tuo sito sia un e-commerce o che sia un sito istituzionale sicuramente si rivolge ad un particolare target di utenti e non a tutti.Qui entrano in gioco le parole chiavi cosiddette “a coda lunga” che dovrebbero essere comprese in un piano SEO strategico in quanto non generano un altro traffico organico ma un traffico cosidetto “di nicchia” per il semplice motivo che sono ricercate da un target profilato.

Visite – aumentare il traffico al nostro sito web

Se le parole chiave definite a monte intercettano efficacemente il bisogno dei nostri utenti target questo porterà ad un’azione che potrebbe essere una richiesta informazioni o il consenso alle comunicazioni commerciali.

Questo passaggio dipende da da due fattori: l’ottimizzazione delle parole chiave e l’ accessibilità e l’usabilità del nostro sito web.(se un utente non trova quello d cui ha bisogno nel giro di pochi secondi abbandona il sito).

Vendite – portare il nostro target all’azione

La conversione dei nostri lead in prospect è l’obiettivo finale della SEO, ossia far diventare il nostro utente (lead) che ha richiesto informazioni, un utente (prospect) che ha cioè l’intenzione di comprare effettivamente qualcosa o fornirsi del nostro servizio.

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Web Marketing

Cosa vedono i miei amici su Facebook?

Tempo di lettura: 5 minutiUsi facebook da sempre ma sai effettivamente cosa vedono gli amici su Facebook? Lo sapevi che anche gli estranei potrebbero seguire il tuo account senza che tu te ne accorga?

La funzione Segui

La funzione “segui” consente a qualsiasi utente con un account Facebook (parliamo di profili persone, non pagine aziendali) di iscriversi al tuo account in modo che i tuoi aggiornamenti pubblici vengano visualizzati nella loro newsfeed, anche se non li si è accettati come amici. Ciò include le foto pubbliche e i post che carichi tu stesso così come i commenti che lasci sul post pubblico di qualcun altro. Chiunque sulla piattaforma dei social media può seguirti a meno che tu non li abbia bloccati. Le persone che ti inviano richieste di amicizia inizieranno automaticamente a seguirti anche se ignori o cancelli il loro invito iniziale per diventare amici.

Per scoprire esattamente chi ti sta seguendo, fai clic su “Amici” sotto la foto di copertina, quindi fai clic su “Seguaci”. Se non vedi questa opzione, significa che non hai nessun follower. Altrimenti ti apparirà un elenco. Se hai follower, l’unico modo per impedirgli di vedere i tuoi post pubblici è quello di bloccarli singolarmente, Per bloccarli, vai direttamente al loro profilo e fai clic su “…” accanto a “Messaggio” sotto la loro foto di copertina.

Se vuoi impedire alla persone che non conosci di seguirti puoi facilmente disattivare la funzione andando su

“Impostazioni” > “Post pubblici” > “Chi può seguirmi” e passando da “Tutti” a “Amici”

 

post-pubblici-facebook

 

Puoi anche modificare le impostazioni di chi può commentare i tuoi post, chi può vedere le tue info e chi può vedere i tuoi followers.
Per i futuri aggiornamenti di stato, puoi assicurarti che solo i tuoi amici vedano le cose che pubblichi modificando la privacy per ogni singolo post dove puoi selezionare tutti amici o le liste di amici, escamotage poco usato ma estremamente utile.

Utilizzare gli elenchi di amici e scoprire cose vedono del tuo profilo

Le liste di amici sono utili per molto più che semplicemente decidere chi può vedere che sei online. Inoltre consentono di filtrare i contenuti che condividi, creare feed di notizie personalizzati e invitare facilmente gruppi di persone pertinenti agli eventi.

Idealmente, sarebbe magnifico poter mettere tutti i tuoi contatti in una lista e sarebbe fantastico dal punto di vista organizzativo. Tuttavia, col tempo potresti volere una sorta di filtro. Mettiamo che tu voglia pubblicare un post ma non vuoi che determinate persone in particolare lo vedano. Creando la lista con questa persone all’interno potresti far vedere questo post a tutti tranne che a loro. Oppure vuoi essere visibile in chat solo per alcune persone. Questo richiede che tu crei una lista o negativa o positiva per filtrare chi può vederti online.

Ricorda, le tue liste non hanno influenza su chi può inviarti messaggi. Chiunque tu sia un amico può contattarti in privato. Se non lo vuoi, vai in Impostazioni > Blocco > Blocca messaggi e inserisci il nome della persona.

 

Vuoi una consulenza per Facebook ADS

Come creare una lista di amici

Per creare un nuovo elenco di amici (e vedere quali elenchi esistono già), accedi al tuo account Facebook e seleziona Elenco amici nel riquadro di sinistra. Noterai immediatamente che Facebook ha già creato alcune liste per tuo conto. Gli elenchi possono essere suddivisi in tre categorie: elenchi predefiniti, elenchi intelligenti e elenchi personalizzati.

  • Gli elenchi predefiniti sono elenchi creati da Facebook per te, come Amici più stretti , Conoscenti e Restrizioni(amici che possono visualizzare solo post pubblici).
  • Le liste intelligenti sono le altre liste che Facebook ha creato per te. Sono popolati in base alla tua posizione, dove sei andato a scuola, dove hai lavorato, i tuoi familiari e così via.
  • Gli elenchi personalizzati sono elenchi creati dall’utente.

Puoi modificare i membri di tutte le liste predefinite facendo clic sul nome dell’elenco, espandendo il menu a discesa Gestisci elenco (nell’angolo in alto a destra della pagina) e selezionando Modifica elenco .

Nota: non è possibile eliminare gli elenchi predefiniti, ma è possibile nasconderli dal proprio account archiviandoli.

Per creare un nuovo elenco, fare clic su

  • Crea elenco nella parte superiore della pagina
  • Assegna un nome alla lista e inserisci alcuni dei nomi dei tuoi amici nella casella Membri
  • Quando sei pronto, premi Crea

 

 

Ora verrai indirizzato alla pagina principale della lista. Nell’angolo in alto a destra, puoi aggiungere più persone alla lista.
Come mostrare (o nascondere) la tua presenza online agli elenchi specifici. Una volta che hai creato le tue liste, è tempo di mostrare o nascondere la tua disponibilità online.

Ci sono un paio di metodi che potresti usare per farlo. Puoi decidere chi in particolare non può vederti online o decidere chi può vederti in particolare online. Dipende solo dall’approccio che vuoi intraprendere. Ricorda, se ci sono solo poche persone specifiche con cui non vuoi parlare, individuarle per nome si adatta alle tue esigenze. Qualunque metodo tu userai, devi apportare alcune modifiche alle impostazioni della chat di Facebook.

Modifica le impostazioni della chat di Facebook

Sulla homepage di Facebook sul lato destro in basso dello schermo, vedrai la finestra della chat. Fai clic sull’icona dell’ingranaggio nell’angolo in basso a destra. Nel menu, fai clic su Impostazioni avanzate . Verrà visualizzata una nuova finestra. Vedrai tre opzioni:

  • Disattivare la chat solo per alcuni contatti
  • Disattiva la chat per tutti i contatti tranne
  • Disattivare la chat per tutti i contatti

 

disattiva-chat-facebook

 

Le tre opzioni sono autoesplicative. Se desideri limitare l’accesso a poche persone o hai creato un elenco di persone che desideri limitare, seleziona Disattiva chat solo per alcuni contatti . Se si desidera consentire l’accesso solo a un gruppo selezionato di persone o elenchi, selezionare Disattiva chat per tutti i contatti tranne.

Quando fai clic su una delle due opzioni, Facebook ti chiederà di inserire il nome di una persona o il nome di una lista. Inizia a digitare il nome della lista appena creata e la casella dovrebbe compilarsi automaticamente. L’ultima opzione ti fa apparire offline a tutti.

Nota: se hai un amico in due (o più) liste e solo una di quelle liste è vietata di vederti online, l’amico che è in entrambe le liste può ancora vederti.

 

 

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Web Marketing

A cosa serve Pinterest?

Tempo di lettura: 7 minutiA cosa serve Pinterest e come usarlo? Innanzitutto cominciamo dicendo che Pinterest non è un social come tutti gli altri ma è come una bacheca online, principalmente si tratta di una raccolta di elementi visivi multimediali (principalmente immagini).

Partiamo da cos’è Pinterest

Con questo social puoi creare le tue bacheche per classificare le immagini e puoi aggiungere delle descrizioni che ti aiuteranno a ricordare perché hai le hai pinnate, ossia perché hai voluto «appuntarti» proprio quelle immagini. Gli utenti di Pinterest, chiamati pinners, interagiscono tra loro attraverso il commento e la ripetizione reciproca. Questo è ciò che rende Pinterest un social network così interessante. Le persone usano Pinterest per salvare idee, prodotti, per collaborare con gli amici e per aggiungere segnalibri alle cose da leggere in seguito.

Pinterest è totalmente gratuito da usare, ma proprio come qualsiasi altro social network, è necessario un account per iniziare a usarlo.

Puoi creare un account gratuito su Pinterest.com con una email e una password o semplicemente scegliere di crearne uno dal tuo account Facebook o Google esistente. Ti verrà chiesto di inserire alcuni dettagli come nome, età, sesso, lingua e paese prima che ti venga richiesto di scegliere almeno cinque categorie da seguire in modo che Pinterest possa iniziare a mostrarti contenuti personalizzate in base ai tuoi interessi .

Suggerimento per professionisti: se ti piace salvare in modo casuale le cose su Pinterest mentre navighi sul Web, ti consigliamo di installare il pulsante del browser di Pinterest per rendere il salvataggio facile come fare in un paio di clic.

Segui altri utenti

Se scopri che ti piacciono le schede e i pin di utenti specifici, puoi seguirli in modo che le loro cose vengano visualizzate sul feed della tua home page personale. Basta fare clic sul nome utente di qualsiasi utente di Pinterest per visualizzare il profilo e fare clic su Segui nella parte superiore o in alternativa seguire le schede specifiche di quell’utente facendo clic sul pulsante Segui sotto ciascuna scheda.

Interagire con altri utenti

L’intuitiva piattaforma utente di Pinterest serve anche per condividere ed interagire con altre persone. Puoi interagire nei seguenti modi:

  • Salva: usa questa opzione per salvare il pin su una delle tue schede.
  • Invia: invia un pin ad altri utenti su Pinterest o condividila sui social media.
  • Commento: se hai qualcosa da dire sul pin, sentiti libero di lasciare un commento.

Se hai già un account Pinterest personale, puoi convertirlo in un account aziendale. Dovrai solo inserire alcune informazioni aggiuntive sulla tua attività e accettare i termini di servizio specifici per il business. Se non hai già un account Pinterest, ecco come crearne uno per la tua azienda.

 

Si ma a cosa serve Pinterest per le aziende? La sezione Business

Vai su Pinterest per la pagina aziendale e fai clic su Iscriviti come azienda, utilizzare questo canale può risultare molto importante soprattutto per migliorare la brand awareness del tuo brand.

Inserisci il tuo indirizzo email, la password, il nome dell’azienda e il sito web e scegli in quale categoria ricade la tua attività: professionale, personaggio pubblico, media, brand, rivenditore, marketplace online, business locale, istituzione / non profit o altro. Assicurati di rivedere i termini di servizio e l’informativa sulla privacy. Quindi fai clic su Crea account .

 

iscrizione-pinterest

 

Completa il tuo profilo

Ora devi inserire i dettagli del tuo profilo per rendere il tuo Brand attraente e credibile.
Accedi al tuo nuovo account Pinterest, passa con il mouse sopra l’icona del profilo in alto a destra e fai clic su Impostazioni.
Scorri verso il basso fino alla sezione Profilo per caricare una foto del profilo (dimensione ottimale: 165 x 165 pixel), completa la sezione Informazioni su di te e aggiungi la sede della tua attività. Quindi, fai clic su Salva impostazioni .

Conferma il tuo sito web

La conferma del tuo sito web ti consente di vedere quali persone Pin dal tuo sito web e di aggiungere il tuo logo a qualsiasi Pin creato dal tuo sito. Confermando il tuo sito Web verranno avviati anche i posizionamenti dei tuoi Pin nei risultati di ricerca.

  • Dalle impostazioni di Pinterest, scorrere fino alla sezione Profilo e fare clic su Conferma sito Web.
  • Copia e incolla il testo fornito nel codice HTML della pagina indice del tuo sito web.
  • Fai clic su Fine.
  • Per verificare se il tuo sito web è confermato, prova a bloccare un link dal tuo sito. Dovresti vedere il tuo logo o la foto del profilo sotto il Pin.

 

verifica-sito-web-pinterest

 

Creare bacheche

Ora che il tuo account è pronto, devi iniziare a condividere e organizzare i contenuti in modo che i Pinners abbiano un motivo per seguire l’intero account o una o più delle tue bacheche. Dal tuo profilo Pinterest, fai clic sulla scheda Bacheche, quindi fai clic sul segno più rosso per creare una nuova scheda.

Inserisci un nome descrittivo per la tua scheda. Ritornare alla scheda bacheche e fare clic sul nome della nuova scheda, quindi fare clic sull’icona della matita per inserire maggiori dettagli. Inserisci una chiara descrizione di ciò che salverà sulla tua board e scegli una categoria appropriata. Se vuoi iniziare a salvare Pins sulla tua scheda ma non sei ancora pronto per vederlo, puoi scegliere di rendere la board segreta finché non è pronta.

 

crea-bacheca-pinterest

 

Iniziare a pinnare

Ora che hai configurato le tue schede, è ora di aggiungere dei pin. Il modo più semplice per risparmiare su Pinterest è installare il pulsante del browser Pinterest , che ti consente di pinnare qualsiasi cosa dal web con solo un paio di clic. Installa il pulsante del browser Pinterest appropriato per il tuo browser preferito.

Per pinnare qualcosa dal Web, fai clic sull’icona Pinterest sulla barra degli strumenti del browser. Seleziona la tua immagine preferita tra le opzioni disponibili e fai clic su Salva. Aggiungi o modifica una descrizione. Seleziona la scheda su cui salvare il tuo Pin.

Dopo aver aggiunto diversi Pin alla lavagna, puoi scegliere il più visivamente convincente per essere il Pin della copertina. Dalla scheda schede, passa con il mouse sopra la tua scheda e fai clic sull’icona a forma di matita in basso a destra. Scorri verso il basso fino a Coprire e fai clic su Cambia, quindi scorri fino a selezionare la copertina Pin. Utilizzo di Pinterest per le aziende: suggerimenti e tattiche

Aggiungi pulsanti di salvataggio al tuo sito

Se vuoi che le persone agiscano, devi renderlo facile per loro. Poiché aggiungere un pulsante Salva al tuo sito web consente alle persone di bloccare i tuoi contenuti con un semplice clic, anche se non hanno installato il pulsante Pinterest, non sorprende che così facendo si possa quintuplicare la quantità di contenuti che i Pinners risparmiano dal tuo luogo.

Puoi scegliere di utilizzare i pulsanti automatici, nel qual caso un pulsante di salvataggio di Pinterest cliccabile verrà visualizzato su ogni immagine del tuo sito o i pulsanti di passaggio del mouse, che verranno visualizzati solo quando qualcuno passa il mouse sulle immagini. Oppure, puoi scegliere di aggiungere un pulsante Salva di Pinterest solo a un’immagine specifica sul tuo sito.

Pinna costantemente

Pinterest ti consiglia di appuntare qualcosa almeno una volta al giorno, durante le ore di punta, che hanno scoperto essere serate e fine settimana per i marchi con sede negli Stati Uniti. Pinterest sottolinea anche che la coerenza è fondamentale: se pubblichi un numero elevato di post nel corso di una settimana, li dividi e ne pubblichi diversi al giorno invece di pubblicarli tutti in una volta. Se stai creando Pins in concomitanza con una festività, una stagione o un evento imminenti, dovresti iniziare a postarli circa 45 giorni prima.

Concentrati su immagini eccezionali

Pinterest è un mezzo altamente visivo, quindi vale la pena di creare immagini di qualità. Le tue foto devono essere chiare, ben illuminate, ben composte e, soprattutto, a fuoco. Se non hai il tempo, gli strumenti o le competenze per creare immagini di tua scelta, ci sono molti siti di fotografia stock con foto di qualità che puoi utilizzare.

L’ottanta percento dei Pinners utilizza l’app Pinterest per accedere alla rete su dispositivi mobili, quindi le immagini dovrebbero essere ottimizzate per un piccolo schermo. Le immagini verticali sono la soluzione migliore, dal momento che ti danno più beni immobili con cui lavorare. Aggiungere poche parole di testo alle tue immagini può aiutarti a dare un’idea immediata di cosa sia il contenuto collegato. Ma non esagerare, poiché Pinterest consiglia specificamente di evitare le immagini troppo occupate.

Infine, tieni presente che puoi creare più pin con immagini diverse che puntano alla stessa pagina web.

Non trascurare le parole

Certo, ti abbiamo appena detto che Pinterest è un mezzo visivo, ma le sole visualizzazioni non bastano a creare un serio coinvolgimento. Ottieni il massimo dal campo della descrizione per dire esattamente agli spettatori cosa otterranno se fanno clic sui contenuti collegati sul tuo sito. Assicurati di includere le parole chiave più importanti per aiutare i tuoi Pin a comparire nella ricerca (ma, ovviamente, assicurati di farlo in modo naturale e utile invece di impegnarti in ripieno di parole chiave). Se crei più pinsi con immagini diverse che puntano allo stesso contenuto, assicurati di creare una descrizione univoca per ognuno.

Utilizzare l’analisi per migliorare i risultati

Pinterest Analytics fornisce informazioni importanti su quali tipi di contenuti ottengono il rendimento migliore sulla rete, in modo da poter modificare e migliorare i risultati di Pinterest per il business nel tempo. Sarai in grado di vedere quali sono i Pin più popolari e quali attirano più traffico verso il tuo sito, in modo che tu possa concentrarti sulle metrichepiù importanti per la tua attività.

Vedrai anche in quali schede sono inclusi i tuoi Pin, il che può darti un’idea di come la gente pensa alla tua attività e ai tuoi prodotti e dare nuove idee su come posizionare i tuoi sforzi su Pinterest. E otterrai informazioni sui dati demografici e sugli interessi delle persone che interagiscono con i tuoi Pin, fornendo informazioni preziose che ti aiuteranno a indirizzare la tua strategia verso il pubblico giusto. Puoi accedere ad Analytics direttamente dal tuo profilo facendo clic sulla scheda Analytics in alto a sinistra dello schermo

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Breve guida a Facebook Insight

Tempo di lettura: 5 minutiFacebook Insights è uno strumento piuttosto potente per coloro che desiderano monitorare le performance della propria pagina e l’interazione degli utenti con essa. Utilizzandolo sarai in grado di determinare il miglior momento della giornata ed il miglior giorno per pubblicare e quale tipo di contenuto ottiene più “engagement”. Con questa breve guida a Facebook Insight scopriremo tutto ciò che è necessario sapere sulle statistiche del più importante (ancora per quanto?) dei social network.

Guida a Facebook Insight: come accedere

Per accedere a facebook Insight e vedere le statistiche sulla tua pagina è sufficiente entrare sulla tua pagina e cliccare la voce in alto “Insights” .

 

1. Panoramica:

La scheda Panoramica di Facebook Insights, oltre a mostrare le metriche chiave per quanto riguarda tua Pagina, ti mostra anche quelle riguardanti i tuoi cinque post più recenti e anche un breve confronto con pagine Facebook simili.Da qui vedrai il numero totale di Mi piace (compresi aumento e diminuzione), quante persone parlano attivamente della tua pagina e la copertura settimanale totale.

Riepilogo della pagina

Nella sezione Riepilogo pagina puoi consultare le metriche della tua pagina per quanto riguarda la giornata odierna, la giornata precedente, gli ultimi sette giorni fino ad un massimo di 28 precedenti e questa sezione è ideale per ottenere una rapida valutazione delle prestazioni della tua pagina Facebook.

I tuoi 5 post più recenti

Questa parte ti mostra una serie di informazioni sui tuoi ultimi cinque post: data e ora pubblicazione, didascalia, tipo di post, targeting, copertura e coinvolgimento. Questa sezione è l’ideale per capire come hanno performato i tuoi post recenti e quali tipologie stanno funzionando meglio.

Pagine da tenere sotto controllo

Questa sezione ti offre un rapido confronto tra la tua pagina e con altre pagine “concorrenti”, è ottima per vedere come la tua pagina sta performando nel tuo settore. Se si desidera analizzare ulteriormente i dati della propria pagina, è possibile esportare in alto a destra le metriche della pagina, dei post o dei video come foglio di calcolo CSV o Excel.

 

2. Sezione Mi piace

La scheda Mi piace ti consente di andare oltre la semplice conoscenza del numero di Mi piace che ha la tua pagina. Ti mostra la crescita, le medie e le fonti dei Mi piace.

Mi piace netto

Questo grafico ti informa della crescita giornaliera dei Mi piace della pagina e analizza la proporzione di questi con i non mi piace.

 

3. Copertura:

La scheda Copertura ti informa della portata della tua pagina Facebook e dei post e dei fattori che aumentano o diminuiscono la copertura.

Copertura dei Post

Questo grafico mostra il numero di persone che i tuoi post hanno raggiunto (organicamente o tramite promozioni). Può essere un modo rapido per valutare la tua copertura organica nel tempo e se i tuoi annunci funzionano.

Reazioni, commenti e condivisioni

Quando un post riceve una reazione, Facebook lo mostrerà a più persone in quanto il fatto che abbiamo fatto lo sforzo di commentare o reagire attivamente implica che le persone siano interessate al post.

Nascondi, Segnala come spam e Non mi piace

“Nascondi post”, “Nascondi tutti i post”, “Segnala come spam” e “A differenza della pagina” sono considerati feedback negativi. Sono modi in cui gli utenti dicono a Facebook che non vogliono vedere i post di una pagina. Di conseguenza, Facebook mostrerà quei post a un minor numero di persone.

Totale raggiunto

La copertura totale è il numero di persone che hanno visto attività dalla tua pagina ed è un ottimo modo per vedere come la tua copertura organica e a pagamento è cresciuta.

 

4. Visualizzazioni della pagina:

Qui potrai consultare le visualizzazioni di pagina e le principali fonti di traffico.

Visualizzazioni totali

Le visualizzazioni totali sono il numero di volte in cui le persone hanno visualizzato la tua pagina. Se la stessa persona visita la tua pagina due volte, verrà considerata come due visualizzazioni.

Totale persone che hanno visto

Le persone totali che hanno visualizzato sono il numero di persone che hanno visualizzato la tua pagina. Se la stessa persona visita la tua pagina due volte, verrà considerata solo come una.

Fonti principali

Questo grafico mostra le prime cinque sorgenti di traffico che hanno indirizzato le persone alla tua pagina.

 

5. Azioni sulla pagina:

La scheda Azioni nella pagina ti consente di capire cosa fanno le persone quando sono dentro la tua pagina.

Questo grafico mostra il numero di azioni che le persone hanno intrapreso sulla tua pagina come: clic sul pulsante di azione / Ottieni indicazioni stradali / numero di telefono / visita il sito Web.

 

6. Post:

Il rendimento dei tuoi post

La scheda Post contiene tutte le informazioni sui tuoi post come reach e engagement. Questa sezione ti mostra quanto sono attivi i tuoi fan di Facebook, in media, ogni giorno o settimana e ogni ora del giorno.

Puoi passare il mouse sopra ogni giorno per vedere una sovrapposizione dell’attività in quel particolare giorno rispetto alle medie.

Tipi di Post

Questa sezione ti spiega in che modo ciascuna tipologia di post performa(ad esempio link, foto o video) è in termini di copertura media ed engagement medio.

Post Popolari delle pagine che tieni sotto controllo

Questa sezione ti mostra il post della settimana che ha avuto miglior riscontro per quanto riguarda le pagine che tieni d’occhio.

Tutti i post pubblicati

Questa sezione elenca tutti i post che hai pubblicato sulla tua Pagina e le informazioni pertinenti.

 

7. Eventi:

La scheda Eventi ti consentirà di essere più guidato dai dati fornendoti i dati chiave dei tuoi eventi. Puoi scoprire cosa funziona e cosa non funziona con la promozione dell’evento, la gente ha raggiunto, le visite della pagina degli eventi, le persone che hanno risposto, i clic su Acquista biglietti.

 

8. Video:

La scheda Video ti mostra quanto i video stanno andando bene nella tua Pagina dal numero delle Visualizzazioni video ai minuti di visualizzazione.

 

9. Persone:

La scheda Persone è una semplice panoramica delle persone a cui è piaciuta la tua pagina, ha visto i tuoi post o è stata coinvolta con la tua pagina o i post.

I tuoi fan

I tuoi fan sono persone a cui è piaciuta la tua pagina. Questa sezione suddivide i tuoi fan per età, genere, posizione e lingua.

Persone raggiunte / Persone coinvolte

Le persone raggiunte sono le persone che hanno visto i tuoi post negli ultimi 28 giorni mentre le persone coinvolte sono le persone che hanno gradito, commentato o condiviso i tuoi post o impegnati con la tua Pagina (ad esempio messaggi) negli ultimi 28 giorni.

 

10. Messaggi:

Tempi di risposta e analisi di Messenger

La scheda Messaggi mostra le metriche sul rendimento delle tue conversazioni con persone su Messenger.

  • Le conversazioni totali sono il numero di conversazioni tra la tua Pagina e le persone su Messenger.

  • La tua reattività è la percentuale di messaggi a cui hai risposto e il tempo medio di risposta.

  • La conversazione eliminata è il numero di conversazioni con la tua pagina che le persone hanno eliminato.

  • Contrassegnato come spam è la percentuale e il numero di conversazioni dalla tua pagina che sono state contrassegnate come spam.

  • Conversazioni bloccate è la percentuale e il numero di conversazioni dalla tua Pagina che sono state bloccate.

Per tutti coloro che vogliono approfondire l’argomento suggeriamo la visione del seguente video: https://youtu.be/7iCrwfaZE8M

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Linkedin Premium: opinioni e funzionalità aggiuntive

Tempo di lettura: 3 minutiUn approfondimento particolare su LinkedIn premium lo si deve perchè fino ad’ ora, quello che ha capito la stragrande maggioranza di persone è solamente che il primo mese è gratis. In realtà cosa c’è dietro questo servizio apparentemente superfluo? in realtà molto di più di quanto si possa immaginare, ma perché qualcuno dovrebbe pagare per dei servizi che già ha in forma gratuita anche se in quantitativo ridotto? Vediamo in questo articolo quali sono le funzionalità aggiuntive di Linkedin Premium con relative opinioni.

Linkedin Premium: perchè sceglierlo?

La verità è che esistono ben 4 tipi di abbonamento LinkedIn Premium, in base alla figura di chi lo utilizza e all’ uso che se ne vuole fare e sono, ciascuno con le proprie funzionalità aggiuntive:

  • Job Seeker,
  • Sales Navigator,
  • Recruiter Lite,
  • Business Plus.

A seguito delle numerose richieste ricevute da parte dei lettori in questa guida spiegheremo nel dettaglio quali sono le differenze, in quale caso conviene e soprattutto perché con LinkedIn Premium si ha una marcia in più.

LinkedIn Premium Job Seeker

Nata per chi è alla ricerca di un’ occupazione in maniera assidua e costante, per chi vuole essere sempre in prima linea nella ricerca del migliore impiego in circolazione, LinkedIn Premium Jon Seeker permette di evidenziare la propria candidatura rispetto ad altre con delle vetrine o addirittura mettendola in cima, ma non solo. Si può accedere alla lista completa delle persone che visitano il proprio profilo, la possibilità di mandare 3 messaggi Inmail al mese con l’eventualità di contattare personalmente un’ azienda o i recruiter senza avere alcun collegamento in comune, inoltre si ha la possibilità di confrontare le proprie competenze e capacità con quelle di altri candidati o dipendenti di un’ azienda stessa che si vuole tenere d’ occhio. Si ha inoltre l’ opportunità di partecipare al LinkedIn Learning, una piattaforma creata per gli utenti LinkedIn d’ élite che permette di apprendere ogni giorno cose nuove sul complesso mondo della vendita.

LinkedIn Premium Sales Navigator

Concepita per tutti coloro che vogliono sfruttare al meglio LinkedIn per procacciarsi clienti interessati ad una specifica tipologia di settore. Che voi siate un solo agente o che voi siate un’ azienda con più dipendenti, secondo la nostra opinione l’abbonamento al Sales Navigator è la soluzione che vi permette di andare a localizzare nel dettaglio la clientela da voi ricercata nella maniera più dettagliata possibile, contattarla e archiviarla con molta facilità di utilizzo tramite un avanzato software fornito in dotazione. La possibilità di mandare fino a 20 messaggi Inmail, un e-learning aggiornato costantemente offrono un plus inaspettatamente gradito per chi svolge questo tipo di lavoro dove cè sempre da imparare. Ne completano l’ offerta l’ aggiornamento in tempo reale dei potenziali clienti e la ricerca di lead avanzati per non perdere neanche un aggiornamento della vostra rete.

LinkedIn Premium Recruiter Lite

Per chi di ricerca del personale ne fa il proprio pane quotidiano invece il piano di LinkedIn Premium Recruiter Lite permette di ricercare il personale in maniera più selettiva, tramite strumenti di ricerca avanzata, possibilità di inviare fino a 30 messaggi Inmail, ricercare i profili di maggiore interesse in maniera dinamica e attiva. Chi ricerca risorse abitualmente avrà accesso ad un numero infinito di profili, fino alla 3° generazione. Non resterete mai più senza curriculum. Infine un accesso completo ai candidati che visitano il profilo, con l’ eventualità di inserire un tracking per tenere sempre traccia delle persone destano interesse a livello aziendale.

LinkedIn Premium Business Plus

Chi vuole rafforzare invece il proprio Business, sfruttando al massimo la funzionalità della propria rete, l’ abbonamento a linkedIn Premium Business Plus è la soluzione più adatta. Con la possibilità di visionare profili illimitatamente e fino al terzo grado, vedere chi ha visitato il profilo fino a 90 giorni e mandare fino a 15 Inmail anche senza collegamento. Si ha inoltre un feedback sull’ andamento di ogni azienda di interesse, nonchè accesso gratuito a LinkedIn Learning, una serie di videocorsi on line dettati dai vertici nel settore del marketing per rimanere sempre aggiornato sul tema e imparare ogni giorno cose nuove, anche a stringere relazioni durature con il cliente.

Considerazioni finali: LinkedIn Premium vale la pena?

Se ancora qualche dubbio vi impedisce di usufruire, nonostante tutte le informazioni, di questi servizi ci sentiamo comunque di consigliare ai più indecisi di sfruttare la prova gratuita di un mese. Tutte le 4 opzioni di LinkedIn Premium ne prevedono una; questo permette di valutare prima e solo dopo aver potuto visionare i reali benefici, di iniziare a pagare; solo allora si avrà una consapevolezza maggiore delle differenze che presentano un profilo open o uno LinkedIn Premium. Chi lo ha provato può affermare tranquillamente che non può più stare senza il suo abbonamento. Provare per credere!