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LE PRINCIPALI APPLICAZIONI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Tempo di lettura: 3 minuti

L’intelligenza artificiale (AI) è una tecnologia in rapida evoluzione che sta cambiando il modo in cui viviamo, lavoriamo e ci relazioniamo, specialmente in ambito marketing e comunicazione. L’AI, infatti, viene oggi utilizzata in una vasta gamma di settori, dalla medicina alla finanza, dalla produzione alla logistica, divenendo un tool sempre più importante per le aziende che cercano di rimanere competitive e offrire servizi migliori ai loro clienti.

Uno dei principali vantaggi dell’AI è la sua capacità di analizzare grandi quantità di dati e di apprendere continuamente da essi. Ciò consente alle aziende di prendere decisioni più dettagliate, migliorando, di fatto, i processi di creazione e sviluppo in modo fortemente significativo. Ad esempio, utilizzando l’AI in medicina, i medici sono in grado di diagnosticare malattie più rapidamente e con maggiore precisione, mentre con l’utilizzo dell’AI in finanza, le banche sono in grado di prevenire le frodi e gestire meglio i rischi.

L’AI viene utilizzata anche nei sistemi di assistenza clienti, dove è possibile utilizzare chatbot e assistenti virtuali per rispondere alle domande dei clienti e fornire loro assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, può essere utilizzata per creare profili dei clienti e fornire loro consigli personalizzati sui prodotti e sui servizi più adatti alle loro esigenze.

Un altro importante uso è nella produzione automatizzata, dove l’IA è utilizzata per ottimizzare i processi di produzione e migliorare, di conseguenza, la qualità dei prodotti. Ad esempio, il suo utilizzo in manifattura consente di identificare i problemi qualitativi in tempo reale e correggerli prima che i prodotti finiti raggiungano il mercato e le case dei consumatori.

Ecco una lista dei migliori tool offerti dall’AI

  • Chat GPT: “Generative Pre-trained Transformer” si tratta di un prototipo di chatbot basato su ai e machine learning specializzato in conversazioni con un utente umano e creazione di testi su modello umano (in realtà le funzionalità sono molteplici);
  • TensorFlow: è una libreria open-source per l’apprendimento automatico, creata da Google. È utilizzata per creare modelli AI e per eseguire il training e il deploy su diverse piattaforme;
  • Microsoft Azure: è una piattaforma cloud di Microsoft che offre una vasta gamma di servizi AI, tra cui il riconoscimento vocale, il riconoscimento di immagini e il machine learning;
  • IBM Watson: è una piattaforma AI di IBM che offre una vasta gamma di servizi, tra cui il natural language processing, il riconoscimento immagini e il machine learning;
  • Amazon SageMaker: è una piattaforma di Amazon che fornisce strumenti per la creazione, il training e il deploy di modelli di AI. Include funzionalità come l’ottimizzazione automatica dei modelli, la creazione di pipeline di apprendimento automatico e l’integrazione con altre soluzioni AWS;
  • OpenCV: è una libreria open-source di elaborazione delle immagini e computer vision, utilizzata per analizzare e manipolare immagini e video;
  • NVIDIA Deep Learning SDK: è un insieme di librerie e tool per lo sviluppo di applicazioni di deep learning e la creazione di modelli di AI;
  • KNIME: è una piattaforma di data science open-source che consente di creare workflow e di eseguire analisi dei dati in modo intuitivo.

È importante notare che questi sono solo alcuni esempi dei molti strumenti disponibili in circolazione. La scelta di un particolare strumento dipenderà, fondamentalmente, dalle esigenze specifiche della tua azienda, dai tuoi obiettivi di crescita e dalle competenze della tua squadra di sviluppo.

Per concludere, l’AI sta diventando sempre più importante per tutte quelle aziende che cercano di rimanere competitive e di offrire servizi migliori ai propri clienti. I tool in circolazione permettono alle aziende di analizzare grandi quantità di dati, prendere decisioni più informate e migliorare tutti i loro processi. Scegliendo il giusto strumento, infatti, le aziende possono ottenere un vantaggio competitivo e migliorare l’aspetto più importante, l’esperienza del cliente.

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E-commerce Software IoT e 4.0

L’importanza del marketing Automation per l’ Ecommerce

Tempo di lettura: 3 minuti

In un contesto sempre più competitivo, implementare il proprio store online con dei tool in grado di automatizzare determinati processi è davvero fondamentale. Scopi in quest’articolo l’importanza del marketing automation per gli ecommerce.

 

 

Il Marketing Automation è un concetto di Marketing che sfrutta le interazioni e il comportamento dell’utente all’interno di un sito. Con questa strategia si possono consigliare automaticamente contenuti e offerte che calzano con il profilo dell’utente. Il Marketing Automation è efficace perché riesce, dunque, ad intercettare tutti i touch point con cui l’utente viene in contatto.

 

 

Basta che l’utente compia una sola azione e la piattaforma reagisce attraverso una puntuale comunicazione di marketing ben mirata e pertinente alle sue esigenze. Naturalmente, sarà necessario anche conoscere quei meccanismi della mente umana che innescano una determinata reazione di fronte a determinati stimoli. Una volta compreso ciò, sarà facile risparmiare tempo, migliorare l’esperienza utente e ottenere più conversioni.

 

marketing automation ecommerce

 

 

Come mettere in atto questa strategia

 

 

Ogni attività commerciale che si rispetti si pone tre obiettivi:

 

 

  • Generare nuovi contatti attraverso strategie di lead generation;

  • Convertire in contatti i nuovi clienti mettendo in atto strategie di vendita ben strutturate;

  • Trasformare i clienti in buyers incentivandoli tramite iniziative di up e/o cross sell.

 

 

La tecnologia di tracciamento che sta dietro al marketing automation permette di identificare ogni tipologia di utente e di adottare le strategie di marketing opportune. L’automatizzazione si realizza in funzione del comportamento dell’utente. Ad esempio tramite:

 

 

  • Form
    spesso configurati in modalità pop-up, sono il primo punto di ingresso ai siti. I form generalmente di questo tipo vengono usati per l’iscrizione alla newsletter o per richiedere un preventivo. Questo primo touch point può migliorare l’engagement ed incrementare l’efficacia delle strategie.

     

  • Email Marketing

si usano per stabilire e mantenere la comunicazione con i clienti. Le piattaforme offrono la possibilità di inviare automaticamente email personalizzate.

 

  • Pop-up

anche queste interfacce grafiche che compaiono all’improvviso – e che molti ritengono fastidiose -, rientrano a tutti gli effetti tra i sistemi della marketing automation e risultano molto utili per mostrare dei messaggi specifici agli utenti.

 

  • Live chat e Chatbot

la prima prevede un approccio più reale perché l’utente viene assistito direttamente da una risorsa del customer care o dal servizio clienti dell’e-Commerce; la seconda, invece, è un canale di messaggi automatizzati che solitamente ha lo scopo di rispondere a semplici quesiti. Dunque, in caso di necessità, si potrà disporre in tempo reale di una risorsa del servizio clienti.

 

  • SMS

come per le email marketing, esistono piattaforme in grado di generare messaggi automatici (ma personalizzati) in linea con ogni tipo di cliente per offrire, ad esempio, degli sconti speciali in base agli interessi espressi dagli utenti nell’ecommerce.


marketing automation ecommerce

 

  • Banner dinamici

diversificati a seconda della tipologia di utente, dal semplice utente casuale, prospect o cliente.

 

  • Web push notifications

ovvero, notifiche visualizzate dall’utente all’interno del sito che attirano l’attenzione verso una determinata pagina che propone una promozione su misura che vuole spingere all’acquisto.

 

  • Website Automation

propone in tempo reale contenuti personalizzati in base alle azioni eseguite dall’utente.

 

  • La segmentazione avanzata RFM

ha lo scopo di suddividere il database dell’ecommerce in base al comportamento d’acquisto degli utenti. La segmentazione si basa sui seguenti parametri: Recency, che indica il tempo trascorso dall’ultimo acquisto; Frequency, che indica quanti acquisti sono stati effettuati nel tempo da un utente; Monetary, cioè la spesa totale del cliente nel periodo di riferimento.

 

  • L’AI: intelligenza artificiale

insieme alla moderna tecnologia del machine learning, ha il compito di analizzare i comportamenti degli utenti per rendere ancora più performante e azzeccata la strategia da adattare all’utente.

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All Software IoT e 4.0

Quali sono i benefici dell’Industry 4.0?

Tempo di lettura: 3 minuti

È iniziata una nuova era, un’epoca che coinvolge le aziende nel digital e le interconnette tra loro. La rivoluzione dell’industry 4.0 segna il futuro dell’imprenditoria e di tutti i mercati commerciali del mondo. Vediamo quali sono i suoi benefici.

 

Da qualche anno stiamo assistendo ad un processo di automazione industriale all’interno delle grandi aziende che aderiscono a questa nuova ondata del digitale. Rispetto alle rivoluzioni precedenti, questa, è dominata dall’uso di “tecnologie abilitanti” (enable technologies), ovvero si avvale di tutte quelle soluzioni e di tutti quei miglioramenti tecnologici all’interno degli impianti di produzione per “rivitalizzare il sistema produttivo”. È caratterizzata dall’introduzione all’interno del sistema produttivo di macchine intelligenti interconnesse tra loro e collegate alle reti che permettono analisi di dati complessi.

 

benefici industry 4.0
benefici industry 4.0

Caratteristiche di un’azienda 4.0

Ecco un elenco di tutte le tecnologie abilitanti che deve necessariamente avere un’azienda per entrare a far parte di questa nuova rivoluzione industriale:

  • Robotica avanzata

Automatizza tutti i processi delle mansioni fisiche attraverso robot collaborativi dotati di intelligenza artificiale;

  • Manifattura additiva

Applicazioni di stampa e fabbricazione digitale in 3D;

  • Realtà aumentata

Tecnologia immersiva basata sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. Viene applicata, attraverso dei supporti digitali, all’ambiente circostante per mezzo di un dispositivo (smartphone, PC, occhiali, ecc…);

  • Integrazione orizzontale/verticale

La prima riguarda l’integrazione dei processi produttivi, la seconda si riferisce all’integrazione della produzione con altre aree aziendali, come ad esempio, acquisti, controllo qualità etc;

  • Simulazione aziendale

Che coinvolge un team di manager a lavoro su un problema aziendale simulato da un modello, sperimentando ed esplorando e trovando soluzioni in modo pratico e pragmatico;

  • Internet of Things

Si tratta di una rete globale ed eterogenea composta da “oggetti” che hanno un’identità sia reale che virtuale. Essi possono essere: individuabili, localizzabili, sorvegliabilii e programmabili attraverso la rete internet;

  • Cloud computing

È una tipologia di servizi on demand erogata da un soggetto terzo che tramite la rete consente ad un’azienda di usufruire di un determinato servizio utile per lo svolgimento di una specifica attività lavorativa. Ad esempio la condivisione di file che possono essere modificati in tempo reale su piattaforme come Google Drive;

  • Cyber-Security

Insieme di tutte quelle misure di sicurezze informatiche fondamentali, necessarie per proteggere la propria infrastruttura IT e salvaguardare i dati dei clienti e dei fornitori;

  • Big Data e analitiche

Che ci permette di analizzare un’ampia base di dati in grado di darci una panoramica di informazioni utili per ottimizzare prodotti e i loro processi produttivi.

benefici industry 4.0

 

Benefici dell’industry 4.0

L’ obiettivo di questa quarta rivoluzione è chiaro: maggior produttività e minor spreco di risorse . Entrando nello specifico, i benefici apportati da questa rivoluzione sono:

  • Maggior produttività

meno processi produttivi e meno errori durante il processo di lavorazione aumentano il valore e i risultati di produttività;

  • Maggiore velocità

grazie all’impiego di nuove tecnologie;

  • Maggiore qualità dei prodotti

grazie ai robot sensori che monitorano la produzione in tempo reale;

  • Maggiore flessibilità

con la produzione di modesti lotti ai costi della grande scala;

  • Maggiore competitività

del prodotto derivate da un lavoro così ben strutturato e qualitativamente di valore;

  • Disponibilità di tutte le informazioni aziendali

in grado di evitare arresti o rallentamenti produttivi.

Per concludere, le imprese che hanno introdotto le tecnologie abilitanti all’interno del proprio asset produttivo hanno registrato un’efficienza produttiva che va dal 30 al 50%. Ciò è stato reso possibile all’industry 4.0, che fa uso di nuove tecnologie e nuovi strumenti di analisi in grado di ottimizzare non solo i tempi e processi lavorativi ma anche la qualità del prodotto e dell’azienda che lo sviluppa e produce.