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All Comparatori e MarketPlace

Vendere su eBay: vantaggi e svantaggi

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Una persona ha l’opportunità di scegliere se vendere oggetti di sua proprietà usati o aprire un negozio virtuale online su eBay: in questo caso, è necessario procedere con la richiesta di ammissione come venditore non professionale o professionale. Ogni soggetto deve quindi scegliere il percorso da seguire per cogliere le migliori occasioni: vendere su eBay, al di là di vantaggi e svantaggi, costituisce senza dubbio un ambito competitivo, il cliente osserva i vari prezzi e i tempi di consegna delle offerte. Il venditore ha il compito di fare attenzione a ciò che pone in vendita: i prodotti devono essere di buona qualità, descritti in modo comprensibile e includendo le parole chiave, i prezzi devono essere buoni e le foto di qualità.

Quali sono vantaggi e svantaggi del vendere su eBay?

EBAY è stato ideato il 3 settembre 1995 da Pierre Omidyar e in Italia ha cominciato a diffondersi a partire dal 2001; si tratta di un sito di vendita e aste online, “una piattaforma web (marketplace), di fatto molto simile ad un sito di e-commerce, che offre ai propri utenti la possibilità di vendere e comprare oggetti sia nuovi sia usati, in qualsiasi momento, da qualunque prestazione Internet e con diverse modalità, incluse le vendite a prezzo fisso e a prezzo dinamico, comunemente definite come “aste online”” (fonte: Wikipedia). Quando si decide di vendere su eBay è richiesta la registrazione gratuita nel sito web e la creazione di un account. Una volta effettuata la registrazione, è sufficiente collegarsi al sito e accedere con le proprie credenziali. Per procedere con la vendita, si deve cliccare sulla voce “Vendi”, aggiungere una breve ma completa descrizione dell’articolo che si desidera vendere e selezionare la categoria merceologica più opportuna a cui associare l’oggetto. Il passaggio successivo richiede l’inserimento di una foto del prodotto, la scelta del prezzo e delle modalità di spedizione della merce. La vendita può avvenire tramite un’asta oppure in modo diretto, permettendo quindi al cliente di acquistare direttamente il prodotto.

Aspetti da considerare per vendere su eBay

Uno dei fondamentali vantaggi del vendere su eBay è che l’inserimento dei primi 50 articoli che vengono messi in vendita online è gratuito; per ogni prodotto inserito successivamente è prevista una tassa di inserimento che corrisponde a 0,35 euro. La commissione sul valore finale è pari al 10% del prezzo di vendita, che comprende Iva e spese di spedizione, ed è prevista per ogni elemento (sia quelli che vengono inseriti gratuitamente sia quelli a pagamento). Il limite di commissione per ogni bene è di 200 euro: nel caso in cui si raggiunga una vendita che supera il valore di 2.000 euro non si devono pagare spese aggiuntive. I siti web possono essere classificati a seconda del traffico registrato online: negli ultimi anni, eBay rientrava tra le prime dieci posizioni di questa classifica (si tratta di un riferimento esclusivo a siti in lingua inglese). Quando si procede con le vendite e si inseriscono le inserzioni direttamente sulle pagine eBay di un paese estero, si deve fare attenzione alla tariffazione specifica di ogni paese; in questo caso, si tratta di costi di mercato in quanto la vendita prevede un costo e eBay guadagna dalle commissioni.

Esistono diverse pagine online in cui vengono descritte le istruzioni per utilizzare eBay, ognuna delle quali deve essere considerata con attenzione: usare eBay non è difficile, l’inserimento di prodotti, inserzioni, descrizioni e foto è semplice e veloce da imparare. Nonostante questo aspetto, un venditore deve prestare attenzione alle azioni che deve eseguire. eBay è un negozio online in cui il rapporto tra compratore e venditore è diretto, e molto probabilmente è sbilanciato a favore di coloro che acquistano. Il venditore deve quindi fare attenzione ad ogni passaggio durante la vendita per evitare di commettere errori: dovrebbe considerare la descrizione del prodotto, la quale deve essere efficace, contenere gli elementi essenziali che ogni consumatore vorrebbe sapere, come ad esempio la data di produzione, il brand, le dimensioni e le caratteristiche dell’articolo.

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All Hosting

La Virtualizzazione VMware

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Cos’è la virtualizzazione?

Con virtualizzazione intendiamo la possibilità di estrarre da un server le componenti fisiche (hardware) per renderle virtuali (software). L’insieme delle componenti hardware, ovvero RAM, CPU, scheda di rete e disco fisso, prende il nome di macchina virtuale su cui poi viene installato il software con il sistema operativo e le varie applicazioni. L’operazione di virtualizzazione comincia negli anni ’60 con i mainframe che tuttora viene impiegato come sistema centrale, caratterizzato dalle sue grandi capacità di raccolta dati in maniera centralizzata.

La virtualizzazione VMware è una tecnologia odierna molto impiegata che consiste nell’esportare il proprio computer in lettori di macchine virtuali, trasferendo i dati in server non più fisici ma virtualizzati. La piattaforma più usata per compiere quest’operazione è la VMware, società americana, il cui concetto base del processo è quello di rappresentare i dati non in maniera fisica, ma appunto virtuale, attraverso il software. La virtualizzazione è la maniera più efficace per ridurre le spese dell’infrastruttura IT. È pensata per aumentare le prestazioni e la velocità delle aziende di qualsiasi dimensione.

I passi secondo i quali agisce la virtualizzazione VMware

I sistemi informatici, affrontando la limitazione del primo prodotto che VMware introdusse con virtualizzazione x86, “VMware Virtual Platform”, sono in grado di elaborare un unico sistema operativo e una sola applicazione per volta. All’inizio le tecniche utilizzate per virtualizzare questo sistema offrivano performance a malapena soddisfacenti rispetto ad una macchina virtuale in esecuzione su un’architettura virtualizzata differente. Successivamente fu creato un “software libero” di virtualizzazione x86 con il solo supporto a Linux come sistema operativo ospite, realizzando la difficoltà nella tecnica adottata.

Utilizzando il software allo scopo di emulare un altro hardware, si ha la possibilità di eseguire più sistemi operativi, più sistemi virtuali e più applicazioni insieme, aumentando la produttività e l’efficienza di un unico server, o host. Con il processo, è possibile virtualizzare tutti i dati di computing, compresi data center, cloud e persino i dispositivi mobili.In maniera più pratica, attuando il processo, le applicazioni girano su un numero minore di server fisici sebbene vengano immagazzinate assieme ai sistemi operativi in contenitori isolati, i software dedicati, anche chiamati macchine virtuali (VM). Ogni macchina virtuale è completamente autonoma, infatti l’aumento delle prestazioni del server è dato esattamente dalla coesistenza di più macchine virtuali, che elaborano appunto più applicazioni.

Mentre le macchine virtuali elaborano dati, i componenti del server come le CPU, le risorse di archiviazione e le risorse di rete vengono raggruppate e distribuite dall’hypervisor, a seconda dalle necessità delle VM.

E come può essere utilizzata la virtualizzazione?

Abbiamo diversi tipi di virtualizzazione, per cominciare va detto che i server utilizzano meno del 15% delle prestazioni che possono realmente offrire, ciò comporta la proliferazione di ambienti complessi e inutilizzabili dagli host stessi. Questo problema è risolvibile con le macchine virtuali che eseguono più sistemi operativi automaticamente, accedendo alle risorse del server fisico comune. Conseguentemente a questo, per completare la virtualizzazione è necessario creare un’aggregazione di server per avere un’unica stabile risorsa, per estendere l’efficienza complessiva e la disponibilità delle applicazioni, ridurre i costi e agevolare la distribuzione del lavoro. Se dovesse andare fuori uso il sistema operativo che gira sulla macchina virtuale, il sistema di base non ne risentirebbe. Tra i vantaggi vi è il fatto di poter offrire contemporaneamente ed efficientemente a più utenti diversi ambienti operativi separati, ciascuno attivabile su effettiva richiesta, senza “sporcare” il sistema fisico reale con il partizionamento del disco rigido oppure fornire ambienti raggruppati su sistemi indipendenti come server.

La virtualizzazione della rete riproduce in maniera completa la rete fisica sul software, dando così modo alle applicazioni la riproduzione virtuale senza differenze dalla riproduzione fisica, asssicurando le stesse funzionalità e le stesse garanzie della rete autentica, mantenendo l’indipendenza e l’operatività della virtualizzazione. Per quanto riguarda il desktop, la virtualizzazione agisce sul servizio ripartendo i desktop filiali del server al personale operativo e a dipendenti esterni attraverso l’outsourcing in iPad e dispositivi Android.

Perchè virtualizzare il tuo server?

Le certificazioni VMware sono le più importanti certificazioni in ambito virtualizzazione e cloud computing attualmente diffuse sul mercato internazionale. Rappresentano per le persone uno strumento di distinzione professionale e un modo di migliorare la propria occupabilità. Per le aziende è un grande vantaggio competitivo e commerciale, garantisce uno status moderno alla potenziale clientela. Inoltre, VMware grazie alla presenza in azienda di personale in possesso di un’importante certificazione industriale, rilascia un codice unico di riconoscimento, il quale traccia automaticamente livello e stato delle certificazioni VMware possedute.

La limitazione dei rischi e dei danni è il punto cardine della virtualizzazione dei server, allo scopo di ridurre al minimo la perdita di capitale a causa di guasti all’host. La virtualizzazione con VMware è un ottimo investimento per abbattere i costi aziendali nel business, massimizzare le prestazioni e semplificare i movimenti dell’infrastruttura IT in un’unica operazione, riuscendo anche a ridurre i tempi di lavoro.

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All E-commerce

Cosa minaccerà la privacy nel 2017

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Da qualsiasi angolazione lo si veda, il 2016 potrebbe essere stato l’anno peggiore in assoluto in termini di violazioni della privacy on-line.

Cosa ci sarà in serbo per il 2017?

Ramsonware Mobile:

Con ransomware si intende un programma dannoso che viene installato in un computer al fine di bloccare l’accesso dell’utente al sistema o ad alcuni file.

Questo blocco viene rimosso quando un utente paga il gestore/creatore del ransomware.

Anche se si prevede che il ransomware, parlando in modo generale, diminuirà di pari passo in base alle nuove tecnologie che verranno create, a livello mobile per quest’anno si prevede un aumento di questo tipo di rischio.

Dal momento in cui gli utenti mobile fanno il backup in cloud, il ransomware avrà lo scopo di rubare le credenziali bancarie degli utenti e prendere i soldi direttamente dai loro conti.

Malware:

I produttori di dispositivi mobile spesso includono solo i requisiti minimi, abbreviando il processo di sviluppo e riducendo i costi.

Ciò è particolarmente pericoloso per la privacy, dal momento che funzioni di sicurezza minori significano un più facile accesso backdoor.

Quando un dispositivo è compromesso, un hacker può facilmente superare l’intero sistema di dispositivi interconnessi.

Droni:

Amazon e UPS hanno entrambi annunciato che hanno intenzione di consegnare i loro pacchetti a consumo tramite droni.

La possibilità che un hacker potrebbe assumere il controllo del drone ed intercettare il pacchetto non è poi così’ impossibile.

Inoltre le forze dell’ordine stanno utilizzando droni per la sorveglianza che potrebbero essere intercettati.

Maggiore censura:

Quest’anno sono state introdotte leggi molte severe sulla conservazione dei dati (ad esempio nel Regno Unito, Polonia, ecc), così come il blocco di alcuni social media.

Questo porta a limitare la privacy dei cittadini e aumentare la sorveglianza di massa e purtroppo questa potrebbe essere la più grande minaccia per la privacy di tutti.>

Nel Regno Unito è stata recentemente presentata una legge sulla sorveglianza senza precedenti che poteva consentire l’hacking di massa e che poteva portare a massicce violazioni dei dati.

Fortunatamente l’attuale sentenza del tribunale Ue ha dato un duro colpo a questo tentativo, dichiarando le legge illegittima.

Secondo i giudici infatti , la norma consente una conservazione delle comunicazioni elettroniche “generale e indiscriminata” che non è giustificabile in una società democratica.

Come proteggere vostra presenza sul web nel 2017

Al fine di proteggere meglio la vostra privacy, è indispensabile rimanere vigili nelle vostre attività on-line.

E’ necessario stare attenti a non cliccare su link sconosciuti inviati via email, non scaricare app dai marketplace non ufficiali, avere sempre password complesse ed essere molto prudenti.

Imparare a conoscere le migliori pratiche in termini privacy Internet è fortemente consigliato.

E’ anche altamente raccomandato utilizzare strumenti per tutelare la privacy, come un VPN, che aiuta a nascondere la nostra vera posizione (indirizzo IP) e crittografa tutte le informazioni che vengono trasferite attraverso Internet.

In generale, non c’è alcuna ragione di credere che la privacy globale sarà più tutelata nel 2017 di quanto non sia stata nel 2016, e quindi c’è estremo bisogno di prendere le proprie precauzioni al fine di avere i nostri dati sicuri e privati.

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All Hosting

Come la scelta di un Hosting Influenza il Seo

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Quando si avvia un sito web, è importante scegliere un host affidabile.

Abbiamo già parlato di velocità del server, di allocazione, di affidabilità e di sicurezza in termini di scelta di hosting.

Ecco altri tre fattori da aggiungere alla lista:

Search Engine

L’ ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) si basa su molti fattori e la scelta del Web Host ha un impatto diretto su molti di questi.

Scegliere con saggezza un servizio di hosting,vi permetterà di avere un miglior posizionamento e attirare più visitatori al tuo sito.

Ecco come la scelta di un hosting influisce sul posizionamento nei motori di ricerca:

– Velocità:

la velocità del sito fa parte degli algoritmi di ranking quindi influenza il Seo. Può avere anche un impatto SEO indiretto, in quanto una maggiore velocità soddisfa i visitatori web e questo significa più persone che vi linkano e aumentando della posizione in classifica.

– Posizione del server:

la posizione del server del tuo hosting può avere un impatto nella vostra classifica a seconda di quale pubblico si sta cercando di indirizzare per geolocalizzazione.

Tasso di Conversione

Volete traffico per la vostra offerta in modo che i clienti possano acquistare da voi, giusto? Prestate attenzione al vostro hosting web.

La scelta di un hosting poco costoso può risparmiare dal lato dell’ investimento, ma può costarvi caro nel lungo periodo in termini di potenziali conversioni.

Abbiamo parlato di velocità più volte ed ecco quanto è importante e il motivo per cui svolge un ruolo nel tasso di conversione.

Gli acquirenti abbandonano i siti che hanno un caricamento lento.

Ciò significa che il tuo sito deve essere veloce in modo da non perdere i potenziali clienti.

Se gli utenti non possono accedere al sito, non possono acquistare da voi in pochi minuti ed è probabile che non acquisteranno affatto.

Un altro aspetto per il quale il vostro hosting può influenzare indirettamente i tassi di conversione è attraverso la reputazione. Se il vostro sito è stato violato a causa di problemi di sicurezza con il vostro hosting si otterrà una cattiva reputazione e meno persone si fideranno della sicurezza del vostro sito.

Scalabilità

Quando si crea un sito attraverso un hosting si può iniziare in piccolo ma man mano che il sito cresce ed ottiene più flussi di traffico, si avrà bisogno di più risorse per soddisfare le richieste del server. Per questo, è meglio scegliere un hosting che ti dia la possibilità di avere uno spazio e servizi scalabili e aggiornabili in caso di bisogno.

Si potrebbe iniziare con un pacchetto di hosting condiviso e quindi passare ad un aggiornamento come un pacchetto di hosting dedicato in seguito. Un buon hosting vi aiuterà a fare una transizione graduale.

Ora che avete capito il motivo per cui il vostro hosting è così importante per il successo del tuo sito, quale hosting web stare pensando di utilizzare?

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All Hosting

Server in Cloud: come funzionano

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Grazie all’evoluzione delle reti internet e lo sviluppo di tecnologie sempre più esigenti sotto il profilo di potenza di calcolo, spazio d’archiviazione e il cosiddetto bisogno di “scalabilità”, i cloud server si sono imposti sul mercato come una soluzione di punta per tutti tipi di azienda, di qualsiasi dimensione.

Cloud server: cosa sono

Per svolgere tutti quegli applicativi dove sono richieste più persone che lavorino congiuntamente e anche, chiaramente, per evitare l’ingombro fisico e il dispendio economico del piazzare una postazione che funga da server, i cloud server vengono ormai utilizzati da anni nei più disparati modi. Uno dei primi sistemi “in cloud” che si è diffuso sul mercato è quello degli hosting di siti: tramite l’uso di server dedicati, è sempre stato possibile utilizzare un archivio FTP o utilizzare la banda a disposizione del server per poter permettere la navigazione ai visitatori. Questo tipo di server è anche stato il primo a introdurre il concetto di “scalabilità”: si è passati velocemente dall’affittare una macchina fisica, fissa (detta VPS) con costi e limiti specifici, alla possibilità di poter gradualmente aumentare lo spazio di archiviazione a disposizione, oppure la larghezza di banda per supportare i picchi di traffico intenso.

Vantaggi di un cloud e differenze da un VPS

I server in cloud, essenzialmente, aumentano le proprie prestazioni facendo pagare in base al consumo effettivo delle risorse: potendo tranquillamente modificare lo spazio a disposizione o quanta larghezza dedicare in specifici momenti, il principio si è facilmente convertito nella creazione di servizi dedicati anche all’uso di un cloud server per la computazione complessa e l’uso di una “macchina virtuale” che altro non è che parte della potenza di tante macchine messe insieme. Il concetto potrebbe suonare simile al VPS, Virtual Private Server, il quale è appunto una macchina virtuale, spersa da qualche parte nel pianeta, la quale gestisce tramite varie istanze i singoli clienti che necessitano dei servizi cloud. La differenza sostanziale fra VPS e Cloud è essenzialmente la possibilità di scalabilità, in quanto nei cloud server è molto più sensibile e ampia e, chiaramente, vi è un certo grado aggiunto di sicurezza data dal fatto che il cloud server può basarsi su più macchine, mentre il VPS su una sola. In caso di problemi, la possibilità di redirottare le funzioni sulle altre macchine, piuttosto che essere completamente interrotte, è decisamente benvenuta. Altro vantaggio fondamentale del cloud server è la flessibilità: invece che avere una singola macchina, le cui potenzialità vengono usate solo in parte e potrebbero rappresentare un limite a un certo punto, il cloud server prevede di poter impostare questi parametri in funzione delle proprie esigenze. Se i VPS procedono con contratti mensili o annuali, i cloud server possono essere pagati ad ore, dove magari è richiesto un saltino in più in termini di prestazioni, per poi tornare all’uso più moderato e consono alle proprie necessità.

Chi dovrebbe usare il cloud server?

Come già accennato, il cloud server è una soluzione capace di poter essere adottata da tutti: piccole, medie e grandi imprese. Un vantaggio probabilmente vincente e definitivamente schiacciante del cloud server sopra il VPS è proprio infatti l’ottimizzazione dei costi: una piccola impresa potrebbe ritrovarsi ad economizzare le risorse richieste a un cloud server e dunque ridurre di molto i costi per la propria attività, a differenza di un VPS il quale permette di scegliere solo piani “fissi” e specifici.

Come si sceglie un cloud server

È stato spiegato a linee generali il funzionamento dei server in cloud, ma per poter capire come scegliere quello giusto, è bene parlarne in maniera leggermente più tecnica: come ogni computer, anche il cloud server si basa non solo sui componenti hardware, ma anche su quelli software. Le scelte ricadono ovviamente sempre su Linux e Windows come sistemi operativi, ma è piuttosto importante anche la tecnologia di virtualizzazione: Openstack, VMWaree Amazon AWS sono i tre contendenti di questa sfida. Ognuno ha i suoi indubbi pro e contro, ma è necessario capire che la differenza di tecnologia può modificare radicalmente il proprio approccio all’uso di questi sistemi. Ci sono molte opinioni riguardanti ognuna delle tre tecnologie citate, ma è essenziale osservare come Amazon AWS, fra i tre, sia quello più ispirato al concetto di “cloud pubblico”, con una propria macchina IaaS dove far andare le proprie applicazioni. Per quelle aziende in cerca di una soluzione efficace e in tempi brevi, questo potrebbe essere un punto da poco, ma per molte aziende poter sviluppare il proprio spazio cloud e, di conseguenza, impostare la propria azienda su questo servizio, piuttosto che subirlo soltanto passivamente, utilizzandolo come “transito”, è decisamente preferibile la soluzione di VMWare, dove la virtualizzazione è incline proprio al permettere di creare il proprio spazio aziendale.

In conclusione

I server in cloud possono essere definiti senza troppi indugi il futuro della virtualizzazione e un mercato destinato a crescere. I personal computer aziendali devono prima o poi lasciare il posto all’adattabilità e flessibilità di altri device e la possibilità di gestire, indipendentemente dal dispositivo in dotazione, le stesse parti tecniche. I cloud server permettono questo, il quale porta inevitabilmente ad un abbattimento dei costi aziendali per le risorse hardware e ad un ambiente di lavoro più personale e flessibile.

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All Creazione Siti Web E-commerce

I vantaggi del backup remoto

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Per backup s’intende quel processo di conservazione dei dati e delle applicazioni principali di un dispositivo, attraverso il salvataggio di una copia degli stessi in una sede virtuale diversa da quella dove risiedono i file originali. Più propriamente, per Remote Backup va inteso quel servizio software che si fa carico di effettuare un backup automatico dei dati contenuti in un Server o in un computer, al fine di trasferirne una copia a uno o più poli di archiviazione dislocati geograficamente altrove. In altre parole, si tratta di creare un doppione dei files che si desidera salvare, per trasferirne il contenuto in una sede più sicura da quella dove hanno avuto origine.

Ecco perché è importante eseguire il backup remoto

La rilevanza del backup remoto risiede anzitutto nell’idea di proteggere i propri dati da eventi critici che possono deturparne il contenuto. Calamità naturali, guasti al sistema o attacchi hacker potrebbero distruggere irrimediabilmente le copie conservate in locale. Utilizzare un backup remoto significa avere modo di tutelare il salvataggio di dati principali di organizzazioni che hanno sedi in più luoghi distanti tra di loro. In questo modo, infatti, è possibile eseguire un salvataggio delle informazioni desiderate tramite internet, salvaguardando quella unicità di sistema necessaria ad una gestione centralizzata dei files attraverso regole prestabilite.

Com’è noto, sono moltissime le aziende che hanno bisogno di custodire le informazioni in uno spazio terzo virtuale, al quale è possibile accedere attraverso un dispositivo connesso ad internet. Se così non fosse, le attività che nascono e si svolgono interamente online, come gli ecommerce, sarebbero costretti ad un trasferimento fisico dei dati e rischierebbero di dover subire la totale indisponibilità dei propri servizi, non potendone offrire la loro erogazione.

Il backup remoto è semplice, sicuro e funzionale

Sin dal funzionamento del processo di backup è possibile rintracciarne l’utilità: il salvataggio dei files viene svolto con la cadenza regolare stabilita dall’utente. La procedura è molto semplice e può essere svolta facilmente. Ogni sistema di host che vuole sottoporsi a backup necessita della previa installazione di un software. Alla data programmata, l’agent esegue la copia dei dati host sulla base dei parametri di configurazione prescelti e ne salva il contenuto nella destinazione assegnata. Al salvataggio segue spesso la compressione e soprattutto la crittografia delle informazioni. In questo modo lo spazio necessario all’archiviazione viene ridotto e l’accessibilità ai files viene resa molto più complessa. Gli spazi di archiviazione accessibili da remoto permettono di poter utilizzare i dati solo a chi possiede le credenziali di login.

Tutti i vantaggi del backup remoto

I vantaggi di utilizzare un backup remoto possono essere sintetizzabili come segue. Protegge i sistemi IT. Le aziende che fondano la propria attività sull’uso di sistemi IT con il backup remoto trovano la giusta soluzione per proteggere adeguatamente i propri dati. La pianificazione di salvataggio consente di definire una personale strategia di Disaster Recovery, evitando la pericolosa perdita di dati con conseguenti interruzioni di servizi che potrebbero causare danni economici o di reputazione. Offre praticità. Rispetto ai sistemi di backup tradizionali, basati sul salvataggio in nastro e successivo trasferimento fisico, i backup remoti che si svolgono online sono automatici e garantiscono:

  • una gestione dei dati semplificata,
  • un trasferimento veloce e frequente delle informazioni in un luogo sicuro,
  • più sicurezza rispetto al salvataggio su supporto fisico che può essere danneggiato,
  • l’uso dei sistemi in cloud.

È un sistema efficiente. I software di backup remoto rendono disponibili i dati che sono stati salvati sul dispositivo utilizzato, che può essere un pc, un notebook, un tablet o uno smartphone. Essi permettono in concreto di rispondere a domande come queste: Dove ho messo quel file? Dove vanno a finire i miei dati se il mio pc si guasta? Come faccio a condividere file molto grandi o sensibili? Si può condividere un’intera cartella?

Ecco quattro motivi per scegliere il backup remoto

1) Il backup remoto è semplice da implementare e da gestire

  • ogni utente può registrarsi per avere accesso autonomo ai dati,
  • è un sistema pienamente compatibile con le policy e le abitudini già in uso nella propria infrastruttura IT,
  • gli investimenti in infrastruttura IT che sono stati fatti vengono mantenuti inalterati.

2) È intuitivo per tutti gli utenti

  • l’interfaccia d’uso del sistema di backup remoto è intuitiva e familiare,
  • per effettuare un backup non serve alcuna formazione per l’utente,
  • i dati si recuperano con semplicità,
  • i files e le cartelle si condividono facilmente.

3) Migliora la struttura IT

  • fa risparmiare sulla struttura di storage,
  • fa guadagnare tempo,
  • è veloce rispetto al backup tradizionale.

4) Rappresenta una soluzione adatta a tutti

  • gli utenti possono accedere ai dati da qualsiasi parte, in qualunque momento con qualsiasi dispositivo,
  • non bisogna gestire alcun dispositivo in particolare,
  • si elimina il fastidioso messaggio “Memoria insufficiente”,
  • preserva dalle cancellazioni accidentali,
  • non si fa più alcuna confusione tra le versioni successive di uno stesso file, perché le modifiche vengono salvate in automatico, pur tenendo traccia delle versioni precedenti per un tempo indefinito.

In considerazione dei vantaggi sopracitati e della possibilità di espandere il proprio spazio di memoria virtualmente senza limiti, ci sembra che il backup remoto possegga tutti i requisiti per essere considerato un sistema estremamente utile.

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All E-commerce

Cosa può fare la differenza tra e-commerce?

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Cosa può fare la differenza nel mondo del commercio online?

Gli e-commerce sono in costante crescita e l’incremento dei negozi online è destinato ad aumentare costantemente.

In Italia sono 16 mila le aziende che attualmente utilizzano il commercio elettronico e arriveranno a 50 mila nel 2025.

Se si decide di aprire un e-commerce bisogna valutare essenzialmente due aspetti:

– Una concorrenza Spietata

– Un consumatore esigente che ogni giorno scandaglia il web alla ricerca del prodotto e del servizio migliore.

Uhhhh si parte già male direte voi….

Il lato positivo?

Ci sono e-commerce di gran qualità ed altri…che non lo sono affatto.

Per superare queste difficoltà di seguito ti possiamo dare alcuni suggerimenti utili a fare la differenza:

Navigando sul web si trovano innumerevoli tutorial, piattaforme gratuite e siti creabili in un click.

Il grande limite delle soluzioni veloci e fai da te è che poi pochi sanno come rendere efficace il tutto e soprattutto, come vendere, oltre al fatto che molti siti web sembrano fatti in serie.

Esistono, degli accorgimenti fondamentali che, se attuati a dovere, sono in grado di dare una forte spinta al tuo business.

1) ACCESSIBILITA’ DAI AL TUO CONSUMATORE QUELLO CHE STA CERCANDO

Un e-commerce deve essere accessibile e semplice, tutti devono intuire facilmente come utilizzarlo.

Evita informazioni svianti tutte concentrate in home page o elementi che possano sviare l’utente dall’ obbiettivo di acquistare.

Tutte le informazioni devono essere posizionate in modo da invitare l’utente all’acquisto quindi menu chiari e sempre visibili ed il percorso di navigazione deve essere semplice.

Metti in vetrina i tuoi prodotti in evidenza o in offerta compresi di prezzo e di tasto per l’acquisto (call to action).

2) USABILITA’

Un sito e-commerce deve essere usabile, cioè visibile perfettamente e chiaramente da ogni dispositivo che sia mobile o desktop.

Per quanto riguarda il mobile è buona norma pensare prima al design da dispositivo mobile in quanto sempre più persone si connettono con smartphone o tablet e lo usano come canale per fare acquisti online.

3) TEMPI DI ACQUISTO VELOCI

Tutto il processo di acquisto deve avvenire in pochissimo tempo e in pochi click. Scelgo un prodotto, lo metto nel carrello, lo pago.

Un utente deve avere chiaro da subito quali sono le opzioni per pagare il suo eventuale ordine, quindi i loghi dei circuiti di pagamento dovranno essere ben visibili e non essere nascosti o miniaturizzati.

Preferibilmente dovrebbero esserci in tutte le pagine in una posizione ben visibile come potrebbe essere il footer o una sidebar fissa.

Se un utente lo desidera, dovrebbe avere la possibilità di acquistare subito un prodotto anche senza inserire tutti i dati, acquistando quindi come ospite, inserendo e-mail, nome e cognome e indirizzo alla fine per poi venire indirizzato al circuito di pagamento.

La possibilità di pagare con il circuito paypal è consigliata.

4) HOSTING AFFIDABILE, VELOCE, SICURO

Scegli un buon hosting, non farti sviare dall’idea di spendere poco perchè tanto un hosting vale l’altro, non è così.

Il tuo sito deve essere rapido, deve poter lavorare in maniera scorrevole e veloce 24 su 24, deve essere sicuro ed essere sempre visibile per non perdere vendite.

Puoi avere il sito più bello del mondo ma se il percorso di acquisto è lento l’utente lo abbandonerà prima di effettuare transazioni.

5) ASSISTENZA POST VENDITA

La disponibilità a risolvere efficacemente e velocemente eventuali dubbi e problemi riscontrati dalla clientela è un passaggio chiave.

Una chat online attiva durante l’orario lavorativo e con la possibilità di lasciare un messaggio quando non è in uso potrebbe essere perfetta per questo ruolo.

Per fare la differenza molti e-commerce hanno integrato anche la possibilità di mandare messaggi immediati tramite app come What App ma questo dipende dalla disponibilità di ogni gestore di e-commerce, è bene tenere a mente che se un utente è a conoscenza di questa forma di comunicazione potrà scriverti ad ogni ora ed è probabile che se non risponderai appunto nell’immediato potrà cercare quello che cerca altrove.

Puoi usare anche i social per questo compito in quanto permettono di creare un dialogo diretto tra il venditore e acquirente e di intrattenere in vari modi la clientela oltre che a promuovere prodotti e fornire assistenza.

Ci sono tantissimi altri aspetti da considerare e sui quali focalizzarsi come abbiamo spiegato in questo articolo precedente tutto ciò se combinato nel modo giusto, può darti un grande aiuto iniziale.

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All E-commerce

Il Futuro dell’E-commerce Mobile

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IL FUTURO E’ MOBILE

La formula dei consumi è completamente cambiata, siamo bombardati costantemente dall’offerta sempre a portata di mano, in qualsiasi momento e luogo.Il mobile commerce non è solo una tendenza ma sta cambiando le regole del gioco, costringendo le aziende ad adeguarsi in fretta e a cercare strategie commerciali efficaci per il mobile e per la fidelizzazione dei clienti.Tutti i Paesi del mondo stanno investendo nel settore mobile anche quelli più poveri e diverse statistiche confermano il fenomeno.

Ci sono aziende che si occupano di offrire una straordinaria esperienza di acquisto online con una logica customer centric e attrattiva in termini commerciali, ma ci sono anche diverse lacune che ostacolano l’ interazione dei clienti e prodotti, generando scarsi risultati per le vendite.

UN PO’ DI DATI

Questa espansione dei canali digitali è uno dei motivi per l’interesse delle imprese ad investire in marketing digitale.

Si prevede che entro il 2020 gli investimenti nel digitale raggiungeranno i 240 milioni di dollari e l’e-commerce da mobile rappresenterà il 29 per cento delle vendite di e-commerce.

La rapida crescita dell’e-commerce italiano è fortemente stimolata dal mobile.

Con 80,29 milioni di connessioni mobile, che equivalgono al 134% della popolazione, si nota che l’utilizzo di dispositivi mobile è in forte aumento in Italia e costituisce sempre più un punto d’entrata per il commercio digitale.

Gli investimenti nella pubblicità digitale sono destinati a crescere nei prossimi anni, le previsioni mostrano un aumento del 22,4% da ora sino al 2019.

Queste cifre sottolineano sempre più l’importanza che gli e-commerce affidano alla pubblicità digitale.

COME ADEGUARSI

In breve, il marketing digitale e i nuovi canali che hanno messo l’accento sul commercio mobile sono diventati una necessità per qualsiasi azienda che ha come obiettivo la soddisfazione permanente delle esigenze dei propri consumatori.

Pertanto, la fiducia nei brand , deve durare nel tempo nella misura in cui questo rapporto è mantenuto e protetto e riuscire a connettersi meglio con i loro consumatori, resta sempre il primo obiettivo.

Ne consegue che bisogna integrare al più presto il mobile nelle strategie aziendali, in un’ottica non meramente oggettiva ma integrando un strategia che mette il consumatore e le sue abitudini al centro del processo.

Ogni mercato e ciascun cliente ha le sue peculiarità di conseguenza la priorità è quella di massimizzare le performance online, creando un’esperienza d’acquisto personalizzata con offerte studiate sul cliente.

Considerando che più della metà dei consumatori italiani si ritiene soddisfatto del servizio online in termini di risparmio di tempo e di soldi, la sfida è migliorare ancora di più il servizio e differenziarsi dagli altri brand ed è’ necessario un adattamento ed automatizzazione delle campagne di marketing e della pubblicità personalizzata in base alle differenti piattaforme (AdWords, Google Shopping, Facebook, etc.) perfezionando una strategia multicanale.

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Prestashop, il Cms Semplice e Veloce

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Prima di tutto definiamo cos’è un Cms: Un “content management system“, in pratica, è un sistema di gestione dei contenuti, ossia il software che aiuta l’utente a gestire i contenuti del sito, dalle foto ai prodotti.

Esistono diverse tipologie di Cms tra le quali gli Open Source (Magento, Prestashop, Woocommerce), il cui codice sorgente è a disposizione gratuitamente e liberamente da community di sviluppatori.

Chiunque può modificare liberamente il codice ed adeguarlo alle proprie esigenze.

La piattaforma di base viene fornita tramite pacchetto di installazione scaricabile gratuitamente e personalizzabile, solitamente attraverso template, moduli e plugin che possono essere gratuiti o a pagamento.

Prestashop rappresenta una dei migliori cms open source sviluppati in questi ultimi anni e permette a chiunque di avviare un negozio online in maniera semplice e veloce.

E’ una piattaforma relativamente giovane che sta prendendo sempre più piede nel mercato delle piattaforme per la vendita online.

Questo cms, completo di vetrina dinamica, back office e store front office è la soluzione che permette a chiunque di avere un negozio con grafica preimpostata.

Avrai la possibilità di creare dei cataloghi prodotti e permetterne l’acquisto online direttamente dal sito o dal negozio, e implementare pagamenti quali bonifici bancari, paypal e altro.

Prestashop permette una completa personalizzazione delle pagine, delle descrizioni dei prodotti all’ottimizzazione delle stesse dal punto di vista seo mediante inserimento personalizzato dei metatag.

Per quali tipo di attività di vendita online è adatto Prestashop?

E’ particolarmente adatto per e-commerce di dimensioni medio-piccole.
Prestashop, attualmente alla versione 7.1, richiede ovviamente l’utilizzo di un server e di un hosting compatibile.


Ecco i requisiti attualmente indispensabili per installare Prestashop:

  • Un dominio
  • Server Web: Apache 1.3, Apache 2.x, Nginx oppure Microsoft IIS
  • PHP 5.4+
  • MySQL 5.0 o versioni successive installato con un database creato
  • Accesso SSH o FTP (chiedi al tuo provider di hosting di fornirti le credenziali)

Ci sono inoltre dei requisiti facoltativi ma davvero consigliati consultabili sul sito ufficiale e la possibilità di avere una copia in locale di questo cms funzionale, attraverso EasyPhp e Bitnami, strumenti molto utili nel caso si vogliano fare delle prove sul proprio pc e sperimentare le diverse funzionalità.

Inoltre la community prestashop è davvero vasta come la scelta dei temi, plugin e moduli aggiuntivi.

Quali sono i principali vantaggi di Prestashop?

Prestashop offre un CMS leggero, con tempi di caricamento del sito ridotti.

  • E’ Seo Friendly
  • E’ in continua evoluzione e sviluppo
  • E’ personalizzabile
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Ebay: Consigli per la vendita online

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 2017 se sei un commerciante e vendi i tuoi prodotti in un negozio fisico, è importante avere una presenza anche sul Web ma oltre ai social e a tutti gli strumenti di web marketing che mette a disposizione la rete, hai diverse possibilità anche per vendere direttamente i tuoi prodotti anche online.
Oltre al sito di ecommerce, è opportuno considerare le straordinarie potenzialità offerte Marketplace come Ebay.
Aprire un tuo negozio ecommerce virtuale su Ebay è abbastanza semplice ed economico; la difficoltà maggiore è quella di mantenere allineata la disponibilità di magazzino con quanto poi offri fisicamente nel tuo negozio o nel caso hai un sito ecommerce.
eBay è uno dei  marketplace più famosi al mondo, soprattutto perchè grazie alla partnership di Paypal, ha saputo regolamentare al meglio le transazioni nella più totale sicurezza e si possono trovare prodotti nuovi ed usati ai migliori prezzi.

Ma quali sono i punti sui quali intervenire per un negozio Ebay di Successo?

NOME

Il nome del negozio, deve essere accattivante, diretto, corto, facile da ricordare, inerente a ciò che vendi e ovviamente collegato al Brand e al logo del tuo negozio.
Potresti trovare il nome che hai scelto già utilizzato, è importante verificare prima la sua esistenza.
Detto questo, se il tuo nome è originale e disponibile su eBay, puoi procedere con la registrazione.

FEEDBACK

E’ necessario rispondere ai feedback dei clienti di qualsiasi natura siano e questo vale anche per  social.
Se il tuo problema è il tempo, spunta la casella dei feedback automatici all’interno della sezione preferenze di programmazione ma non farne abuso e rispondi sempre con tono cordiale.

SOCIAL

Collega il tuo negozio su ebay a social che utilizzi.
Fare branding sui social è una pratica indispensabile per avere successo nelle vendite.

SPEDIZIONE

Spedizione gratuita o a pagamento? Dipende dal settore:
Nel caso tu venda libri ad esempio, in italia ci sono delle agevolazioni per le spedizioni chiamate Piego di Libri che rispetto ad una spedizione standard sono molto più convenienti.
Se vendi lavatrici la spedizione gratuita non dovrebbe essere proprio contemplata.
Se hai un buon ricarico sugli oggetti che vendi e la spedizione toglie solo una piccola parte del tuo margine di guadagno,offri la spedizione gratuita aumentando leggermente il prezzo.
Ricorda che i clienti sono più propensi all’acquisto se trovano spese di spedizione gratuite.
Non pensare di guadagnare aumentando le spese di spedizione, a lungo andare ti penalizzerà.
Utilizza le spedizioni tracciabili.
È sconsigliato inviare spedizioni non tracciabili perché potrebbero perdersi e non arrivare al destinatario e non potrai sapere realmente che fine hanno fatto, potrai andare incontro a controversie e ricevere feedback negativi.

ASSISTENZA

Al primo acquisto di un cliente inserisci nel pacco un messaggio di benvenuto per coccolarlo, magari con uno sconto coupon per il prossimo acquisto.
Se ti arriva un messaggio da parte di un cliente, non farlo attendere troppo.
Una pratica intelligente da attuare sempre è quella di rispondere immediatamente con un messaggio del tipo “Abbiamo preso in carico la Sua richiesta, cercheremo di rispondere nel più breve tempo possibile alla Sua domanda“.