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All Creazione Siti Web

Consigli per una miglior Ecommerce User Experience -Parte 1

Tempo di lettura: 2 minuti

Dal punto di vista Seo avete ottimizzato le pagine con tanti contenuti utilizzando le vostre parole chiavi.

Non ci sono problematiche a livello Seo, il vostro sito è posizionato bene ma il sito non vende.

Perchè?

Nella maggior parte dei casi il problema risiede nella cosidetta UX ossia l’esperienza utente.
Nel momento in cui un utente visita il vostro sito si perde, non riesce a efettuare il suo percorso di acquisto in maniera facile e veloce e abbandona il sito.
Ecco alcuni consigli per migliorare questo aspetto e trasformare il tuo sito e-commerce per una fantastica esperienza utente:

AREA IN EVIDENZA:

L’Area Hero, nota anche come area in evidenza, è l’immagine o le serie di immagini che è in evidenza sulla home page di un sito.
E ‘ il primo contatto visivo per il visitatore, di conseguenza si dovranno mettere a punto delle strategie ben definite per ottimizzarla.

Ecco cosa si dovrebbe fare:

 L’area in evidenza dovrebbe essere semplice, pulita e ordinata.

 La parola chiave è la visualizzazione, non testo. Utilizzate il minor numero di parole possibile per questa zona e usate le immagini, invece.

Deve invogliare i visitatori a comprare. Indirizzate i visitatori a una call to action precisa!

Cosa non fare per la vostra area in evidenza:

 Non bombardare l’utente con cose superflue.
Questo può distrarre i visitatori e direzionerà le loro menti fuori dal processo di acquisto.

 Aggiornare spesso il contenuto.
La promo del mese scorso non più attiva non dovrebbe essere sull’ area in evidenza ed è molto fastidioso per l’utente trovare promozioni che non sarà in grado di utilizzare.

Può dare false speranze ai vostri clienti e nel momento in cui capiscono che non possono usufruire della promo, probabilmente decideranno di lasciare la vostra pagina.

Non mettete troppo promozioni e messaggi su questa zona.

Potete utilizzare l’area in evidenza per la conversione, ma non esagerate.                                                                                      Non evidenziare un prodotto che non è rappresentativo del vostro Brand.

NAVIGAZIONE:

La vostra strategia di navigazione è essenziale per indirizzare gli utenti verso quello che stanno cercando.
Una navigazione corretta equivale a organizzazione e i vostri clienti adoreranno un sito e-commerce organizzato.

Qui ci sono le cose che si dovrebbe fare per la vostra navigazione:

 Il tuo menu principale dovrebbe essere limitata a sole sette scelte.

 Potete avere una navigazione secondaria.
Mettetela sulla zona in alto a destra come top menu e inserite elementi quali la pagina “Contattaci”.

 Utilizzare un menu a più colonne.
Un menu a più colonne è più organizzato e dovrebbe includere categorie e sottocategorie per una migliore filtrazione.

– Il vostro menu primaria dovrebbe avere immagini di qualità dei vostri prodotti.

L’utilizzo di colori contrastanti rendono il vostro menu più accattivante. Un Prodotto che risiede in più categorie deve essere visibile in tutte le categorie.

Cosa non si deve fare per la vostra navigazione:

 Non usare un unico lunga colonna per il vostro menu.

 Non fornire collegamenti che portano a pagina vuote.

 Se un prodotto è l’unico in una categoria molto specifica, potrebbe essere meglio collocarlo una categoria superiore.

 Non fornire opzioni vaghe come “più” o “altri”
Fornire un’etichetta specifica per le categorie
Altri è poco comprensibile e gli acquirenti farebbero molta fatica a capire quello che hai in quella categoria.

 

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All Ux e Web Design

L’importanza della User Experience

Tempo di lettura: 3 minuti

Il termine User Experience (UX), tradotto in italiano “esperienza d’uso”, è stato introdotto qualche decina di anni fa da Donald Norman e fa riferimento alla sommatoria di emozioni, percezioni e reazioni che una persona prova quando si interfaccia con un prodotto, un servizio o un sistema. Riguarda quindi gli aspetti esperienziali, affettivi, l’attribuzione di senso e di valore che sono legati al possesso di un prodotto o all’interazione con esso, le percezioni personali riguardo l’utilità, la semplicità d’utilizzo e l’efficienza del sistema.
E’ di carattere soggettivo in quanto concerne i pensieri, le sensazioni di una persona che interagisce con un sistema, e dinamico, in quanto si modifica nel tempo quando cambiano le circostanze. Corrisponde al livello di aderenza soggettiva tra aspettative e soddisfazione nell’interazione con il sistema, che può essere fisico, come ad esempio una biglietteria automatica in stazione, o digitale, come lo shopping online. E’ una dimensione della progettazione che pone al centro le caratteristiche e i bisogni degli utenti e si focalizza sul loro contesto d’uso. Questo termine si è diffuso negli ultimi anni in diversi contesti e in diverse discipline; è stato adottato velocemente ma allo stesso tempo non è stato definito in modo chiaro in quanto ad esso vengono associati significati diversi, tutti collegati al concetto di esperienza di interazione con le interfacce mediali nella sua totalità.                Non deve essere confuso con i termini usabilità e User Interface: con il primo si intende il grado di efficacia, efficienza e soddisfazione con cui una persona interagisce con un sistema, rappresenta solo una delle componenti della cosiddetta User Experience; ad esempio, un sito può essere usabile senza garantire necessariamente un’esperienza d’uso piacevole. La seconda espressione, definita in italiano “interfaccia utente” (dall’inglese User Interface, UI), indica invece ciò che si frappone tra una macchina e un utente, permettendo l’interazione tra i due.            Per esempio, se consideriamo un sito internet in cui sono presenti recensioni di film prodotti dai maggiori studi, si potrebbe osservare una User Interface per ricercare film perfetta, mentre una User Experience povera per l’utente che desidera informazioni riguardo l’uscita di un film da uno studio “minore”.                          Nell’ambito della User Experience si possono individuare svariate discipline come ad esempio, usability engineering, information architecture, human factor, human-computer interaction, communication design, accessibility, branding e marketing.
User Experience include elementi quali la semplicità d’utilizzo, l’efficienza del sistema, l’attenzione alle necessità di business e marketing. Si tratta di un ambito complesso perché non esiste un mercato di riferimento: la progettazione dell’esperienza d’uso dell’utente si applica a settori molto diversi tra loro. Si può trovare ad esempio all’interno della nostra auto, inserita dalla casa automobilistica e ottimizzata dagli utenti stessi, con l’aggiunta di navigatori satellitari o di applicazioni che si possono usare in auto. L’Internet of Things sta cambiando tutto: a partire dalla industrial internet e la domotica per arrivare alla digital health, tutti settori che prevedono un elevato consumo di competenze di User Experience.                                                                                      Uno dei requisiti che dovrebbe presentare consiste nella soddisfazione dei bisogni del cliente; in secondo luogo, dovrebbe essere associata a semplicità ed eleganza dei prodotti. Per avere una vera User Experience si dovrebbe andare oltre alla semplice offerta di prodotti e caratteristiche che i clienti richiedono; tra le proposte di un’azienda per ottenere una User Experience di alta qualità si dovrebbe notare la presenza di numerose discipline, come l’ingegneria, il marketing, il design sia a livello grafico che industriale.

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All E-commerce

Gestire la seo con magento 2

Tempo di lettura: 4 minuti

Per quale motivo è importante fare SEO su Magento 2

Questo rappresenta uno dei grattacapi più grandi di tutti i consumatori che appunto utilizzano Magento per il proprio impiego di e-commerce.

Svolgere SEO su Magento 2 significa effettuare un tipo di procedimento che necessita di tecnica e d’interesse e passione, ma contemporaneamente permette di ottenere degli esiti ottimali in tempistiche alquanto brevi. Magento costituisce la piattaforma per e-commerce più nota a livello mondiale.

Il suo incremento così rapido e le sue avanzate attività di personalizzazione hanno sollecitato gli impresari del settore a stabilirla come programma per l’espansione del proprio e-commerce e per rendere migliore la presenza dal punto di vista on-line oltre che per quanto concerne i colloqui.

La SEO solitamente viene indicata come il killer silenzioso dell’ambito on-line attualmente esistente.

Difatti tramite la SEO si può portare tale lavoro a un livello di notorietà nell’arco di pochi mesi.

Si può asserire con sicurezza che non si dovrebbe mai sottovalutare la rilevanza attinente la SEO, a prescindere da come procede il commercio aziendale.

Se quindi si sta adoperando Magento 2 per il proprio negozio on-line e si vuole comprendere pienamente in che modo bisogna concretizzare una forte tattica SEO associata all’ e-commerce, indubbiamente troverete tutte le informazioni qui di seguito.

Le norme da seguire per fare SEO su Magento 2

Seppur Magento 2 faccia parte della SEO friendly, ci sono dei determinati espedienti che si possono usare per trovare la soluzione giusta a problemi riguardanti la SEO.

Come prima cosa da tener assolutamente ben presente, si deve rendere molto più rapido il tempo che l’e-commerce ci impiega per caricarsi e per cambiare le sue pagine.

È importante ciò visto che Google si basa prettamente su questo aspetto per valutare i vostri affari.

Ne consegue che se troverete il modo per velocizzare il vostro e-commerce, avrete anche la possibilità di ottenere un giudizio positivo da parte del sistema di ricerca, che andrà a ricompensare il vostro sito inserendolo in una posizione assai alta tra i risultati di ricerca.

Ecco dunque alcuni facili accorgimenti per rendere più celere il vostro sito e-commerce.

Si devono caricare delle immagini leggere oppure compresse, revisionare il codice e abilitare tutte le funzionalità di caching.

Poi si deve cambiare il documento Robots.txt in quanto quest’ultimo determina ai robot dei motori di ricerca quali sono nello specifico le pagine che si devono analizzare e quelle che invece non hanno bisogno di analisi.

Questo file viene utilizzato prettamente per impedire di appesantire di richieste il sito, oltre al fatto di attuare la lettura di pagine somiglianti o non rilevanti concernenti il vostro sito.

Su Magento 2 si può caratterizzare il file in questione in maniera tale da agevolare il modo di leggere delle pagine riguardanti il vostro e-commerce sui motori di ricerca.

Una delle problematiche SEO maggiormente presenti internamente al negozio virtuale su Magento è quello inerente i contenuti, particolarmente quelli doppioni.

L’ e-commerce è articolato in maniera tale da avere una categoria e svariate pagine di prodotto connesse, con contenuti diversi soltanto per le varianti di tonalità, di grandezze e di altri aspetti.

Tale duplicazione di pagine sovraccariche potrebbe provocare dei danneggiamenti all’interno dei motori di ricerca.

In questa circostanza se si possiede un e-commerce e si desidera rendere migliore la SEO riguardante il sito apposito, ottenendo tra l’altro una collocazione migliore sui motori di ricerca, si dovrebbe mostrare molta attenzione alla partecipazione di tali aspetti duplicati cancellandoli.

Così eviterete che il medesimo contenuto possa trovarsi su più URL. Inoltre si devono adoperare dei termini strategici denominati long tail in quanto sono proprio quelli che vanno a digitare gli eventuali clienti, nel momento in cui vogliono effettuare una compera on-line.

La stessa norma è valida per il procedimento di ottimizzazione SEO del vostro commercio elettronico su Magento.

In più si devono perfezionare le illustrazioni con il titolo Alt Text.

Uno dei suggerimenti più importanti da ricordare attinenti alla SEO su Magento 2 è quello di non omettere mai l’ottimizzazione delle immagini degli articoli per modificare in meglio la posizione nei motori di ricerca.

Inoltre ci si deve assicurare che le raffigurazioni dispongano di un tag alt idoneo, che riesca a descrivere perfettamente le illustrazioni, poiché i programmi dei motori di ricerca non hanno la capacità di vedere senza il tag la presenza delle medesime.

Pertanto bisogna aggiungere il testo opzionale esatto per segnalare ai programmi dei motori di ricerca che genere di immagine si trova in quella pagina, permettendo un posizionamento alto nella SERP basandosi sulle parole chiave preferite.

Ecco alcuni elementi fondamentali da tener presenti nella realizzazione dei testi alternativi attinenti le immagini: usare sempre un resoconto adatto usando le parole giuste e appropriate, dare alle vostre figure un nominativo divulgativo e non generale che riesca a descrivere l’articolo, utilizzare tag alt text recisi ed evidenti.

Cambiare il titolo e l’esposizione del vostro sito e-commerce su Magento 2

Nel momento in cui si va a installare Magento 2 aprendo il proprio servizio commerciale on-line, la piattaforma applica un titolo e una metadescrizione di default.

È necessario però cambiarli: c’è la possibilità di ottimizzare lato SEO questi fattori su Magento 2 nella sezione confacente, destinata alla configurazione dei contenuti.

Integrazione di Schema.org

Ogni individuo competente di SEO a livello mondiale vi dirà quanto sia essenziale il completamento di Schema.org.

Quest’ultimo vi permette di poter ordinare, in settori appositi, tutte le generalità predisposte del vostro e-commerce.

Così facendo si renderanno agevolmente decifrabili per i motori di ricerca.

Potrete fornire delle informazioni particolareggiate su un preciso prodotto, migliorando tutte le pagine del vostro sito per i motori di ricerca, mostrandole in alto nel risultato di ricerca in base ai termini chiave digitati dai fruitori.

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All Comparatori e MarketPlace

Quali sono gli aspetti positivi legati al vendere su Amazon?

Tempo di lettura: 3 minuti

Amazon rappresenta uno tra i più grandi negozi online e considera essenziali tre valori particolari: la convenienza, il prezzo e la selezione; l’idea su cui si basa questo negozio è l’offerta di un’ampia gamma di prodotti a buon prezzo, la garanzia di un’ottima esperienza di acquisto e la possibilità di acquistare ripetutamente nel tempo… ma quindi perché conviene vendere su Amazon? quali sono gli aspetti positivi da sfruttare?

Le principali caratteristiche di Amazon

Amazon.com, Inc. è un’azienda di commercio elettronico statunitense, con sede a Seattle nello stato di Washington; è la più grande Internet company al mondo.[…] Fondata con il nome di Cadabra.com da Jeff Bezos nel 1994 e lanciata nel 1995, Amazon.com iniziò come libreria online, ma presto allargò la gamma dei prodotti venduti a DVD, CD musicali, software, videogiochi, prodotti elettronici, abbigliamento, mobilia, cibo, giocattoli e altro ancora.” (fonte: Wikipedia).

La scelta di vendere i propri prodotti su Amazon può essere considerata se il produttore presenta numerose linee di prodotto, diverse l’una dall’altra, possiede vari canali di vendita a cui aggiunge la vendita online e riesce a monitorare i prezzi sia di produzione che di vendita. Si tratta di marketplace che possono offrire la presenza di negozi indipendenti, un commerciante può ad esempio scegliere uno spazio e vendere i suoi prodotti agli utenti che visitano la struttura e il portale dedicato alla vendita. Coloro che decidono di vendere online e in particolare su Amazon devono considerare il fatto che in questo sito la vendita prevede un costo: una commissione sulla vendita e un diritto fisso mensile. Di conseguenza, si consiglia di utilizzare Amazon ai venditori che non presentano strutture di prezzi particolarmente rigide. Un aspetto positivo legato a questo sito è la sua capacità di instaurare rapporti con i clienti e di mantenere queste relazioni a lungo, ciò è dimostrato dall’elevato numero di acquisti che vengono ripetuti nel tempo. E’ un portale che permette di dare una visibilità elevata, di offrire articoli di ogni genere e di garantire al cliente un certo grado di credibilità.

Perché scegliere Amazon per vendere online? Quali gli aspetti positivi?

La vendita online all’interno di siti come Amazon viene indicata in quanto vendere e riuscire ad ottenere un elevato livello di guadagno attraverso il proprio sito e-commerce risulta difficile: le persone devono conoscere il sito, il quale deve essere pubblicizzato, indicizzato e si deve investire un determinato budget. Amazon ha proposto un’ulteriore soluzione a problemi legati alla logistica e alle spedizioni: offre un servizio, chiamato FBA, il quale svolge il ruolo di magazziniere e corriere, attraverso la spedizione del prodotto per conto dell’azienda al cliente. Amazon richiede un certo livello di rapidità e precisione nell’ambito della gestione degli ordini e dell’assistenza al cliente; nel caso in cui alcuni criteri non siano rispettati possono essere inviate alcune sanzioni e successivamente, può decidere di sospendere l’account.

Una volta valutata la convenienza del vendere su Amazon, è necessario registrarsi e creare un account Amazon. Esistono vari tipi di iscrizioni che possono essere effettuate, tra queste si possono individuare l’account di Base, il quale prevede meno di 40 vendite mensili, e l’account Pro, il quale prevede più di 40 vendite al mese. Le commissioni sul prezzo di vendita possono cambiare a seconda della categoria merceologica a cui fa riferimento il prodotto venduto e del piano scelto; queste commissioni vengono trattenute da Amazon. I passaggi successivi prevedono il caricamento dei prodotti, che può avvenire in diversi modi e secondo le regole di Amazon, e procedere con la realizzazione del negozio online. Quando si crea un negozio online, si devono considerare anche aspetti quali il target di riferimento, le sue richieste, ciò che potrebbe attirare maggiormente i visitatori del sito, osservare le azioni dei concorrenti riguardo ai prodotti messi in vendita e ai prezzi applicati. Si consiglia la creazione di schede prodotto, in cui gli articoli vengono descritti in modo sintetico ed esaustivo, i dettagli devono essere precisi e le fotografie devono essere di qualità.

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All Comparatori e MarketPlace

Cos’è Google Shopping e come funziona?

Tempo di lettura: 8 minuti

Cos’è Google Shopping e come funziona?

Google Shopping è basato su due piattaforme: AdWords e Google Merchant Center. In breve Google Merchant Center è la piattaforma dove caricare il tuo feed di prodotti mentre Google AdWords è lo strumento dove impostare le tue campagne ads.

La configurazione e la gestione degli annunci Google Shopping è abbastanza diversa dall’impostazione di annunci di testo tradizionali. Attraverso gli annunci di testo, stai creando campagne e annunci incentrati sulle parole chiave che scegli. Invece con uno strumento come Google Shopping, Google decide quando vengono visualizzati gli annunci con scheda di prodotto, tenendo in considerazione il tuo feed, il tuo sito e le tue offerte per determinare quali query di ricerca attivano i tuoi annunci.

Google Merchant Center

Come abbiamo detto Google Merchant Center è dove devi caricare il tuo feed. Da qui è anche possibile impostare facilmente le regole fiscali e di spedizione, entrambe necessarie prima di pubblicare gli annunci di Google Shopping. Un feed è semplicemente un file con i dati sui tuoi prodotti presentati in un formato che Google può leggere e comprendere.

Esistono due modi principali per creare un feed:

  • Immettendo manualmente le informazioni sul prodotto in un foglio di calcolo in base alle specifiche di Google.
  • Utilizzando un’estensione, un plug-in o un servizio che estrae i dati dal tuo sito e li formatta in modo che Google li possa capire.

Il tuo feed di dati è semplicemente l’insieme delle informazioni sui prodotti che vuoi vendere formattati in un modo che Google può leggere e capire. Come accennato in precedenza, non scegli le parole chiave per le quali vengono pubblicati gli annunci con scheda di prodotto. Google esegue la scansione del tuo feed e determina se uno o più dei tuoi prodotti sono pertinenti per una determinata query di ricerca. Quello che devi fare tu è strutturare i vari elementi del tuo feed in modo che Google possa codificarli correttamente.

La configurazione corretta del feed è importante per 3 motivi:

  1. Per presentarsi alle giuste query di ricerca

  2. Per guadagnare clic (per fare in modo che i potenziali acquirenti clicchino sui tuoi annunci)

  3. Per semplificare l’ottimizzazione e la gestione

Se hai solo pochi prodotti, puoi scegliere di creare manualmente il tuo feed utilizzando un foglio di calcolo di Google. Se hai centinaia o migliaia di prodotti, probabilmente un feed manuale è fuori questione.

Come iniziare

Per iniziare, visita www.google.com/merchants e fai clic su Iscriviti.

Ecco alcuni suggerimenti per l’impostazione del negozio.

Verifica Sito : dovrai verificare di essere il proprietario del tuo sito e richiederne l’utilizzo in Merchant Center. Questo può essere fatto direttamente da Merchant Center.

Conoscere le proprie imposte e le impostazioni di spedizione : in Impostazioni generali in Merchant Center è necessario impostare le regole fiscali e di spedizione.

Collega il Merchant Center ad AdWords : in “Impostazioni” e “AdWords” fai clic per collegarti al tuo account AdWords. Avrai bisogno di un ID AdWords a 10 cifre per collegare i due. Inoltre, devi accedere con un indirizzo email che ha accesso amministrativo sia a Merchant Center che ad AdWords.

Come impostare il tuo feed

Innanzitutto devi decidere se stai creando manualmente il feed utilizzando un modello di foglio di lavoro Google o se desideri generare automaticamente un feed utilizzando un’estensione, un’app o un servizio. Di solito il fattore determinante è la dimensione dell’inventario che si desidera promuovere.

Se l’automatismo è l’opzione migliore per te, allora hai diverse opzioni. “Automatizzato” è un po ‘fuorviante in quanto il lavoro di impostazione sarà ancora in corso. Le opzioni automatizzate possono solo estrarre dai dati che sono attualmente sul tuo sito. Se i tuoi attuali titoli di prodotto, descrizioni, immagini e altri attributi non sono ottimizzati, il tuo feed automatizzato non funzionerà come dovrebbe.

Quindi creerai una pianificazione per quando il tuo feed verrà aggiornato. Questo è importante perché i feed sono impostati per scadere dopo 30 giorni. Se utilizzi un’app o un’estensione, di solito consigliamo di generare e recuperare il feed ogni giorno, in modo che non ci sia mai molto tempo tra gli aggiornamenti apportati ai prodotti sul tuo sito e quegli aggiornamenti visualizzati nel tuo feed. Se utilizzi un foglio di calcolo Google puoi impostarlo per il recupero o l’aggiornamento automatico su base regolare. Se aggiorni il prezzo sul tuo sito e non aggiorni il tuo feed, eseguirai disapprovazioni del prodotto e, se non correggi i problemi, una possibile sospensione dell’account.

Titolo del prodotto

Il titolo del tuo prodotto deve essere preciso e descrittivo o Google avrà difficoltà a sapere quando mostrare il tuo annuncio di prodotto. Il titolo del tuo prodotto è probabilmente l’elemento più importante del tuo feed.

Descrizione del prodotto

Anche se non sono importanti quanto i titoli dei tuoi prodotti, le descrizioni dei tuoi prodotti sono componenti cruciali del tuo feed. Google presta molta attenzione alle tue descrizioni per aiutarti a determinare quali parole chiave attiveranno i tuoi annunci con scheda di prodotto.

Categoria prodotto Google

Google ha creato un elenco abbastanza esauriente di categorie e sottocategorie in cui potrebbero rientrare i tuoi prodotti. Questo è un altro modo in cui Google può sapere esattamente qual è il tuo prodotto. Questo è un passaggio importante (e obbligatorio) per far visualizzare i tuoi prodotti per le query di ricerca giuste. Devi scegliere dall’elenco di categorie di Google.

Tipologia di prodotto

Questo è il livello successivo per rendere chiara la tua offerta di prodotti a Google. Se hai avuto difficoltà a trovare la giusta categoria di prodotti Google, il tuo tipo di prodotto diventa particolarmente importante. Anche se questa non è una parte obbligatoria del tuo feed, consiglio vivamente di utilizzarla e trarne il massimo.

Immagine

L’immagine è uno dei fattori più importanti per convincere qualcuno a fare clic sul tuo annuncio.

Prezzo

Mentre l’immagine attirerà l’attenzione di qualcuno, di solito è il prezzo che ha la maggiore influenza nel fare clic su qualcuno. Questo è particolarmente vero se stai vendendo il prodotto esatto che altri rivenditori stanno vendendo. Se il tuo prodotto è unico o presenta evidenti vantaggi rispetto alla concorrenza, avere un prezzo più elevato può effettivamente attirare i clic giusti.

Marca

Che si tratti del tuo marchio o della rivendita di un altro marchio, devi indicare il marchio di ogni prodotto nel tuo feed. Google richiede il marchio nella maggior parte dei casi e molti prodotti vengono ricercati per marchio. Soprattutto da parte di persone con un alto intento di acquisto.

Categorie di abbigliamento

Se vendi abbigliamento, devi fornire alcuni punti dati aggiuntivi, tra cui i seguenti. MPN e GTIN

Numero prodotto del produttore e numero di identificazione commerciale di Google. In Nord America, il GTIN è in genere il codice UPC o il numero ISBN dei libri. In passato Google richiedeva solo 2 di questi 3 campi per tutti i prodotti nel tuo feed: Brand, MPN e GTIN. Ora, GTIN è richiesto per qualsiasi prodotto a cui il produttore assegna un GTIN. Come regola generale, se si rivendono prodotti, è necessario informarsi presso il produttore di GTIN (UPC) o si potrebbero avere articoli non approvati da Google.

Imposta sulle vendite

Il modo migliore per impostare l’imposta sulle vendite è nell’impostazione generale dell’account in Google Merchant Center. Qui è possibile specificare le tariffe e gli stati in cui si addebita l’i.v.a.

Spedizione

Ancora una volta, è meglio impostare le regole in Merchant Center piuttosto che compilare i campi per ciascun prodotto. All’interno del Merchant Center puoi impostare la spedizione gratuita, la spedizione forfettaria e la spedizione calcolata dal corriere.

Altre informazioni richieste

Questi punti dati sono rapidi e facili da aggiungere, ma sono anche necessari. Se li ometti su un determinato prodotto, tale prodotto non sarà idoneo per Google Shopping.

  • Disponibilità: disponibile, non disponibile,  preorder

  • Condizione: nuovo o usato

Etichette personalizzate

Le etichette personalizzate sono solo a tuo vantaggio ma possono essere di grande aiuto quando cerchi di ottimizzare le offerte. Google non considera le etichette personalizzate quando determina quali query di ricerca attivano la visualizzazione degli annunci. Quando analizzi il rendimento in AdWords e apporti modifiche alle offerte, puoi raggruppare i tuoi prodotti per marca, categoria o etichetta personalizzata.

Punteggio di qualità per gli annunci con scheda di prodotto

Il punteggio di qualità è parte di ciò che rende grande AdWords. È il modo in cui Google incentiva gli inserzionisti a creare annunci e pagine di destinazione che piacciono agli utenti. Ciò porta a più clic sugli annunci e a utenti più felici. Per le campagne di annunci di testo, puoi vedere il tuo punteggio di qualità per ogni parola chiave.

Il punteggio di qualità per gli annunci di testo è determinato da 3 elementi:

  1. Il tuo CTR

  2. La pertinenza dell’annuncio

  3. La tua esperienza sulla pagina di destinazione

In che modo questo ha un impatto diretto sulle tue campagne AdWords? Il ranking dell’annuncio o la posizione in cui viene visualizzato l’annuncio nella pagina dei risultati di ricerca sono determinati da questa formula: Punteggio di qualità x CPC massimo = ranking dell’annuncio. Ciò significa che un punteggio di qualità superiore può consentire di pagare meno di un concorrente e superarlo.

Per Google Shopping la principale differenza sta nella pertinenza dei feed piuttosto che nella rilevanza dell’annuncio. Titolo del prodotto, Descrizione, Categoria prodotto, marchio e tipo di prodotto di Google che esercitano la maggiore influenza sulla pertinenza per una determinata parola chiave. Ne parlo per dare ulteriore motivazione alla creazione di un ottimo feed. I tuoi CPC a lungo termine saranno influenzati dalla qualità del tuo feed.

AdWords di Google

Ecco alcuni suggerimenti per impostare le impostazioni di base per l’esecuzione di campagne Shopping di Google.

Crea una nuova campagna: Fare clic sulla scheda “Campagne”, quindi fare clic sul pulsante rosso + Campagna e selezionare “Shopping”

Assegna un nome alla tua campagna:scegli il tuo paese, scegli la tua priorità.

Hai le opzioni per impostare la tua campagna su priorità bassa, media o alta. La modifica della priorità è importante solo se hai più campagne. La priorità predefinita è bassa, che va bene per la tua prima campagna. Se pubblichi più campagne e se pubblichi lo stesso prodotto in più campagne, Google deciderà quale campagna (e l’offerta corrispondente) verrà visualizzata nei risultati di ricerca. Google mostrerà i prodotti in base alla priorità della campagna.

Reti e località: per impostazione predefinita, verrà attivata la ricerca di Google e i partner di ricerca. I partner di ricerca includono proprietà di Google come YouTube e Google Maps. Non saltare la parte relativa alla posizione o i tuoi annunci verranno visualizzati in tutto il mondo.

Offerta, budget e consegna predefiniti: l’offerta predefinita  si applica solo ai prodotti per i quali non si specifica un’offerta per un secondo momento.

Consegna, utilizzando “accelerata” anziché lo “standard” predefinito, i tuoi prodotti vengano visualizzati più velocemente e per tutte le query che Google ritiene pertinenti per te.

Collegamento di Analytics e impostazione del monitoraggio delle conversioni.

Puoi generare un codice di monitoraggio di AdWords e posizionarlo nella pagina di conferma dell’ordine. Oppure puoi impostare le conversioni da Google Analytics. In entrambi i casi, dovrai collegare Google Analytics al tuo account AdWords in modo da ottenere i dati Analytics all’interno dei dati AdWords e AdWords all’interno di Analytics.

In AdWords, fai clic sulla tua campagna Google Shopping, quindi fai clic sul gruppo di annunci della campagna Shopping. Sebbene sia possibile avere un solo gruppo di annunci nella tua campagna Shopping, è consigliabile avere più gruppi di annunci per una gestione più semplice.

Hai diverse opzioni su come dividere i tuoi prodotti, tra cui: marca, categoria, tipo di prodotto e etichetta personalizzata.

  • Marchio: Questo è auto esplicativo, ma puoi suddividere i tuoi prodotti per marchio per rendere più semplice ed aggiustare le offerte. Questo mette tutti i prodotti realizzati da un certo marchio in un gruppo.
  • Categoria : si basa sulla categoria di prodotto Google. Queste categorie sono piuttosto ampie e potrebbero includere molti prodotti nel tuo feed in una categoria.
  • Etichetta personalizzata : puoi creare fino a cinque diverse etichette personalizzate per avere un riferimento rapido e segmentare per la gestione delle offerte.
  • Tipo di prodotto : si basa sul tipo di prodotto specificato nel feed e di solito si basa sulla tassonomia del tuo sito o sulla categoria dei breadcrumb. Questo è un ottimo modo per segmentare i prodotti in quanto rispecchierà il tuo sito in termini di categorizzazione dei prodotti.

Dovrai inoltre aggiungere un tag di remarketing al tuo sito o utilizzare Google Analytics per abilitare il remarketing. Dopo esserti registrato e una volta attivato il remarketing, puoi creare elenchi nella tua libreria condivisa.

Ecco alcuni esempi elenchi:

  • Tutti i visitatori: per ottenere un elenco di chiunque abbia già visitato il tuo sito.

  • Carrello abbandonato: per i visitatori che aggiungono un prodotto al proprio carrello e se ne vanno senza acquistare.

  • Visitatori del prodotto: coloro che sono arrivati a una pagina del prodotto sul tuo sito.

  • Acquirente precedente: coloro che hanno acquistato prima di un determinato periodo di tempo e poi non hanno più acquistato nulla.

Elenchi corrispondenza clienti

Questo tipo di elenco ti consente di caricare la tua lista email dei clienti su Google. Possono essere utili per aiutarti a indirizzare verso il tuo prodotto i clienti che hanno acquistato da te in passato, ma potrebbero cercare su Google un altro prodotto che non sanno tu vendi. O forse hanno acquistato da te in passato, ma non riescono a ricordare il tuo url o nome. L’utilizzo degli elenchi di corrispondenza clienti ti consente di fare offerte più aggressive quando qualcuno del tuo elenco cerca prodotti su Google..

Segmenti di pubblico simili

Google offre la possibilità di creare un pubblico simile ai comportamenti di ricerca dei tuoi clienti o simile a tutti i visitatori del sito o a qualsiasi altro elenco di remarketing. Questo ti consente di fare offerte più mirate.

Se vuoi saperne di più si Adwords leggi anche il nostro articolo “Come funziona Google Adwords

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All E-commerce

Perchè avere un ecommerce nel 2018

Tempo di lettura: 3 minuti

Internet rappresenta, soprattutto negli ultimi anni, un universo di opportunità in cui tutti, indipendentemente dal settore, possono trovare il proprio posto al sole.

Si tratta di una piattaforma estremamente democratica nella quale chi ha le capacità riesce a proporsi al pubblico e a farsi strada.

L’ecommerce, in particolare, dopo una partenza quasi in sordina, probabilmente per una sorta di scetticismo degli utenti, è diventato molto apprezzato ed utilizzato nella quotidianità.

La rete diventa dunque uno strumento che agevola i rapporti commerciali e abbatte le barriere, superando anche i confini degli Stati nazionali.

In questo modo chi pone in vendita i propri prodotti in Italia sa bene di potere raggiungere anche un pubblico internazionale.

Inoltre, cosa da non trascurare, vi sono molte persone che, dopo cocenti delusioni avute nel mercato del lavoro, riescono a risollevarsi e a reinventarsi con una nuova spinta per merito della rete.

Poichè internet ha un bacino di utenza potenzialmente illimitato, chi riesce a comprenderne appieno i meccanismi riesce a trarne profitto e a lavorare a tutti gli effetti, con somma soddisfazione.

Coloro che vogliono orientarsi verso questo genere di sito internet, facendolo diventare un lavoro, si domandano perchè avere un ecommerce nel 2018?

I siti di shopping online

I siti di shopping online hanno una grande diffusione perchè consentono, non solo di rendere conoscibili i prodotti ai propri potenziali clienti ma, al contempo, permettono un servizio di vendita diretta priva di intermediari.

Oggi, grazie a tali piattaforme, gli imprenditori possono raggiungere gli acquirenti in maniera immediata, con la consegna dei prodotti a domicilio attraverso servizio di corriere espresso, nel giro di pochi giorni lavorativi a seconda dell’ubicazione geografica.

Inizialmente, non tutte le aziende erano dotate di servizio di ecommerce che consentiva di vendere i propri prodotti ai richiedenti, si tendeva a segnalare sul sito internet i negozi fisici convenzionati o gli store della grande distribuzione.

Ma, in seguito, superata la timidezza iniziale, la diffusione è stata capillare.

Questa modalità di acquisto risulta conveniente non solamente per i clienti che riescono a beneficiare di consistenti ribassi di prezzo e scontistica ma anche per gli imprenditori stessi che possono vendere i propri prodotti più agevolmente con una pubblicità automatica.

Come strutturare un ecommerce

L’ecommerce, poichè appare, in sostanza, come un punto vendita virtuale in cui i clienti possono visionare la merce, leggere le descrizioni, acquistarla e riceverla a casa, deve avere una struttura agevole e semplice da usare.

Innanzitutto, la veste grafica deve essere basica e minimale, come una sorta di vetrina nella quale gli oggetti esposti vengono osservati dalla clientela.

Inoltre, ogni singolo prodotto, per una maggiore appetibilità di pubblico, deve essere descritto in ogni sua parte con relative specifiche tecniche, come le misure, per dare una chiara idea agli utenti di cosa si tratta.

In taluni casi, soprattutto per alcune categorie merceologiche, oltre alla descrizione vi sono anche una serie di consigli sul migliore utilizzo dell’oggetto o di collocazione all’interno di una casa.

La sezione dedicata alle modalità di pagamento è certamente quella più importante in un ecommerce in quanto deve essere sicura e schermata da qualsiasi potenziale attacco esterno.

Solitamente le modalità di pagamento più accettate in queste circostanze sono il bonifico bancario, le carte di credito e il versamento Paypal ma, alcuni, offrono ancora ai clienti l’opportunità di pagare gli acquisti in contrassegno, ossia in contanti al corriere al momento del ricevimento del pacco.

Infine, ultimo dettaglio non trascurabile è il rapporto con il servizio di spedizione che deve essere rapido ed efficiente, con pagamenti convenzionati che devono essere contenuti, onde non compromettere i guadagni.

I vantaggi di un sito ecommerce

Esistono numerosi vantaggi nell’apertura di un sito ecommerce nel 2018, in primis acquisire una certa visibilità in rete, in particolare per quelle realtà commerciali che desiderano mostrare al grande pubblico i propri prodotti, si pensi ad esempio a stilisti o ad artisti che hanno desiderio di mostrare le proprie creazioni ma, allo stesso tempo, vogliono anche metterle in vendita.

Un altro vantaggio è rappresentato anche dala guadagno diretto, senza alcuna forma di intermediazione.

Infatti, quando un prodotto viene venduto presso un negozio occorre calcolare una percentuale da attribuire al rivenditore, mentre con l’ecommerce, dal momento che l’acquisto avviene tra imprenditore e cliente, in transito del denaro non viene mediato in alcun senso.

Sono molti coloro che, dopo avere chiuso dei negozi fisici, magari per crisi o per contenere i costi fissi, hanno trovato un nuovo successo nel web, anche perchè l’imposizione fiscale dell’ecommerce è nettamente inferiore rispetto alla rivendita classica.

Infine, come ultimo vantaggio non bisogna trascurare la semplicità di gestione in quanto tutti possono dedicarsi a questo tipo di attività, non sono richiesti titoli di studio o esperienze pregresse ma internet premia la buona volontà.

I maggiori ecommerce al mondo, che ad oggi appartengono agli uomini più ricchi, sono partiti anni fa quasi per gioco, come un prolungamento del mercatino sotto casa per poi trasformarsi in una realtà planetaria che ha modificato il modo con cui le persone fanno shopping.

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All Comparatori e MarketPlace

Vendere su ebay vs vendere su Amazon

Tempo di lettura: 4 minuti

Stai cercando di decidere se vendere su eBay o Amazon?

Non sai quali sono le differenze tra vendere su eBay o su Amazon?

Ecco 10 punti di confronto che possono aiutarti a scegliere uno dei due canali oppure perchè no? Usarli entrambi.

Commissioni

Le commissioni di Amazon sono più alte di quelle di eBay.

Per le specifiche visita questo link per amazon e ebay.

Formato (Asta vs. prezzo fisso)

Le aste di eBay sono il modo migliore per ottenere valore di mercato per usato, vintage e da collezione e se vendi articoli unici. L’unica eccezione è rappresentata da CD, DVD e libri usati che vendono piuttosto bene su Amazon.

Amazon è il re del prezzo fisso, ma eBay si è mosso fortemente in quella direzione minimizzando le aste e incoraggiando listini a prezzo fisso.

Il vantaggio è negli acquirenti. L’acquirente Amazon è più ricco, è un acquirente d’impulso e paga un prezzo medio più alto per i prodotti.

Magazzino

Alcuni anni fa, eBay ha sperimentato l’idea di un magazzino in cui i venditori eBay potevano inviare i loro prodotti ed il magazzino consegnava il tutto ai clienti ma non ha funzionato.

Amazon invece utilizza i propri magazzini. Quando arriva un ordine, la etichettiamo e spediamo direttamente ad Amazon.

Feedback

Sia eBay che Amazon hanno un sistema di feedback che consente ai compratori e venditori di lasciare un feedback per le transazioni. Entrambi i siti consentono agli acquirenti di lasciare commenti negativi per i venditori. Entrambi i siti consentono ai venditori di lasciare commenti positivi per gli acquirenti. Tuttavia, i venditori raramente lasciano commenti di feedback per gli acquirenti e gli acquirenti di Amazon non si aspettano feedback negativi.

La cultura di eBay ha dato molto più peso al feedback rispetto alla sua controparte. Gli acquirenti Amazon possono vedere il punteggio di feedback del venditore, ma tendono a trascurarlo molto più spesso degli acquirenti eBay.

Dall’altra parte il programma garanzia dalla a alle z di Amazon fa sentire l’acquirente più protetto all’acquisto di un oggetto.

Amazon non “svantaggia” i venditori, come fa eBay, spostandoli verso il basso nei risultati quando gli acquirenti effettuano una ricerca. eBay lo fa considerando il punteggio di feedback del venditore e rendendolo meno visibile agli acquirenti, piuttosto che lasciare che gli acquirenti facciano la scelta da soli. (Tuttavia, se il tuo feedback diventa davvero negativo su Amazon, potrebbe sospendere il tuo account.

Branding

Sia eBay che Amazon impediscono ai venditori di raggiungere gli acquirenti e di commercializzarli direttamente (fuori dalla piattaforma).

eBay ha vietato qualsiasi link esterno da qualsiasi pagina eBay incluse le pagine del negozio personalizzato e le pagine Chi Siamo. Ciò ha efficacemente neutralizzato eBay come uno strumento di “branding”.

Tasse

I venditori del mercato sono responsabili per l’imposta sulle vendite di qualsiasi articolo venduto su eBay e Amazon. Quando imposti l’imposta sulle vendite su ciascun sito, entrambi aggiungono l’imposta sulle vendite al prezzo degli articoli, li raccolgono dal venditore e li erogano a te.

Tuttavia, nessuno dei due archivierà e pagherà per te l’imposta sulle vendite.

Perché sia Amazon che eBay forniscono un meccanismo per riscuotere le tasse in aggiunta al prezzo di vendita. In questo modo le tasse sono pagate dal compratore. Tuttavia, sebbene entrambi i siti raccolgano e paghino le tasse, sei comunque responsabile della presentazione e del pagamento delle imposte.

Prezzo di vendita medio

Gli acquirenti di Amazon tendono ad essere più ricchi e disposti a spendere di più per oggetti simili e ad avere meno mentalità da cacciatore d’affari.

Gli acquirenti eBay tendono a cercare occasioni e sono disposti ad aspettare attraverso un’asta per risparmiare qualche soldo.

Come venditore, sceglierò l’acquirente che è disposto a spendere di più. Gli acquirenti Amazon spesso non guardano nemmeno su eBay e alla fine pagano di più e viceversa.

Metodi di pagamento

I venditori Amazon devono utilizzare Amazon Payments per accettare il pagamento. Amazon raccoglie il pagamento e lo deposita sul tuo conto bancario due volte al mese. Raccolgono e depositano i fondi senza spese aggiuntive. E si prendono il rischio della carta di credito che PayPal non fa.

I venditori eBay possono accettare PayPal e le carte di credito se hanno un proprio account commerciante.

I venditori Amazon non devono inviare fatture, promemoria di pagamento o tracciare articoli non pagati. Se Amazon non può riscuotere il pagamento, non hai una vendita, non devi spedire e il tuo articolo è ancora elencato sul sito.

Il sistema di eBay richiede semplicemente più lavoro, più tempo e, in definitiva, costa di più da gestire come venditore.

Ma il grande vantaggio di PayPal è che ottengo i miei soldi più velocemente

Spese di spedizione

Ci sono due modi per vendere su Amazon – Merchant Fulfilled (spedisci l’oggetto al cliente, come eBay) o FBA (spedisci i tuoi articoli ad Amazon e loro gestiscono la spedizione e il servizio clienti.

Se il tuo commerciante soddisfa determinati criteri, Amazon offre ai venditori un “credito di spedizione” in base alla categoria, alle dimensioni e al peso dell’articolo.

Quota di mercato

Alcuni anni fa, eBay ha dominato il mercato dello shopping online. Tutto questo è cambiato.

Amazon ora domina la vendita online ed è stato costantemente votato come il sito di acquisti più affidabile su Internet. Questo significa semplicemente che venderai molto di più su Amazon e che su eBay

Sommario

Non c’è dubbio che eBay sia il migliore per alcuni articoli, mentre Amazon è il migliore per gli altri. In generale, eBay è il migliore per oggetti usati e vintage.

Ma la sovrapposizione è incredibilmente grande. La maggior parte degli articoli venduti su Amazon sarà venduta anche su eBay, e viceversa. La cosa importante da ricordare è che gli acquirenti sono diversi. Mentre tu ed io possiamo fare acquisti su diversi siti, molti acquirenti Amazon sono molto fedeli ad Amazon e non visiteranno nemmeno eBay. Alcuni utenti eBay ritengono che sarebbe un peccato fare acquisti su Amazon. Vendendo su entrambi i siti, puoi potenzialmente ottenere milioni di occhi aggiuntivi sui tuoi prodotti.

Se stai evitando Amazon perché pensi ci siano troppe regole, dai un’occhiata all’Accordo con gli utenti di eBay. eBay si sta avvicinando al modello di Amazon. Piaccia o no, questo è il futuro.

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All E-commerce

La scelta di creare e sviluppare un e-commerce con il CMS Magento

Tempo di lettura: 3 minuti

Una breve introduzione sul concetto di “e-commerce”

L’espressione commercio elettronico, in inglese e-commerce (anche eCommerce), può indicare diversi concetti: può riferirsi all’insieme delle transazioni per la commercializzazione di beni e servizi tra produttore (offerta) e consumatore (domanda), realizzate tramite Internet; nell’industria delle telecomunicazioni, si può altresì intendere il commercio elettronico come l’insieme delle applicazioni dedicate alle transazioni commerciali; un’ulteriore definizione descrive il commercio elettronico come l’insieme della comunicazione e della gestione di attività commerciali attraverso modalità elettroniche.” (fonte: Wikipedia).

Solitamente, si fa riferimento alla compravendita di beni e servizi che vengono commercializzati tramite l’utilizzo di piattaforme online.

Negli ultimi anni, il commercio elettronico ha assunto una posizione rilevante, in quanto offre la possibilità ai venditori di mettere in vendita i propri prodotti ad un prezzo ridotto. 

Esistono negozi online di vario tipo: a cominciare dall’e-commerce specializzato per finire con i gruppi più importanti, che possono essere Amazon e eBay.

L’espressione “e-commerce” inizialmente veniva associata al supporto delle transazioni commerciali in forma elettronica che prevedevano l’invio di documenti, come le fatture o gli ordini d’acquisto; successivamente, ha cambiato significato e ha cominciato a indicare altri elementi, come l’acquisto di prodotti e/o servizi tramite il web, utilizzando servizi di pagamento in linea, come le autorizzazioni per pagare con carta di credito.

Attualmente, l’e-commerce costituisce una delle attività economiche migliori: può essere impiegato sia da aziende che decidono di farsi conoscere online per ottenere un maggiore successo sia da professionisti del settore del web.

Le caratteristiche e le funzioni principali di Magento

Innanzitutto, quando si decide di realizzare un negozio online si deve prestare attenzione ai software e agli strumenti che si possono implementare per fare in modo che l’attività di e-commerce sia svolta nel modo adeguato e corretto; questo aspetto vale sia per le grandi imprese che desiderano possedere siti web creati con una struttura chiara e dettagliata sia per le piccole aziende che decidono di cominciare a vendere online.

I principali aspetti che devono essere considerati sono il servizio hosting e i CMS da utilizzare. Il

CMS più completo che si può trovare è Magento: esso presenta una struttura specifica e completa, viene scelto sia da marchi di livello internazionale sia da negozi di piccole dimensioni che vendono prodotti di una particolare categoria.

Magento è considerato una delle migliori soluzioni per la vendita online e questo successo è dovuto ad una serie di motivi.

In primo luogo, presenta una buon livello di qualità dal punto di vista dell’aspetto visivo: la parte visuale svolge un ruolo essenziale, associata alle funzionalità principali; prevede la presenza di una Community, creata sulla base delle richieste e delle necessità dell’azienda; offre numerosi plugin che permettono una personalizzazione del lavoro e l’aggiunta di un insieme di funzioni che possono essere utili per l’attività; offre l’opportunità di gestire vari negozi online in modo diretto e contemporaneamente dallo stesso pannello di amministrazione per fare in modo che chi gestisce l’attività possa seguirla in ogni sua fase; infine, presenta un’offerta di supporti per un certo numero di valute e un certo numero di lingue, per diffondere e far conoscere il proprio commercio in vari paesi e per ottenere una maggior quantità di utenti.

Magento permette l’inserimento di schede per ogni prodotto, la creazione di un insieme di immagini per ogni scheda e la possibilità di effettuare lo zoom: tutto ciò può aiutare ad attirare l’attenzione delle persone.

Inoltre, offre la possibilità di seguire una serie di aspetti: ad esempio permette di mostrare consigli su quali prodotti acquistare in base a principi diversi, di impostare i prezzi in base alla quantità ordinata e ai clienti, di gestire diverse categorie di prodotto e di adattare le tasse a seconda del paese di destinazione o di invio della merce.