Categoria: Web Marketing

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Come ottenere il bonus di 400 euro su Google Ads
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Come ottenere il bonus di 400 euro su Google Ads

Google Ads è uno degli strumenti più potenti per promuovere un’attività online, attirare traffico qualificato e generare conversioni. Tuttavia, chi si avvicina per la prima volta alla piattaforma potrebbe avere dubbi sull’investimento iniziale necessario per avviare una campagna pubblicitaria efficace. Per incentivare nuovi inserzionisti, Google offre periodicamente delle promozioni che permettono di ottenere un credito pubblicitario bonus, come l’attuale offerta di 400 euro. Questo bonus rappresenta un’opportunità strategica per testare le potenzialità di Google Ads senza dover spendere subito un grande budget. Con una pianificazione attenta, puoi sfruttare questa somma per ottimizzare le tue campagne, migliorare il targeting e ottenere risultati concreti in termini di visibilità e vendite. Tuttavia, per accedere a questa offerta, è necessario rispettare alcuni requisiti specifici e seguire una procedura ben definita. Come richiedere il bonus di 400 euro su Google Ads Ecco i passi da seguire per ottenere il bonus: Creare un account Google AdsVai su ads.google.com e registrati con un account Google. Inserisci le informazioni richieste e configura il tuo profilo aziendale. Applicare un codice promozionaleIl bonus può essere ottenuto tramite un codice promozionale, inviato via email da Google o disponibile presso partner certificati. Se hai un codice, inseriscilo nella sezione “Fatturazione” di Google Ads. Se non hai ricevuto un codice promozionale via email, ci sono diverse soluzioni che puoi provare. Prima di tutto, visita la pagina delle offerte di Google Ads, dove vengono pubblicate periodicamente promozioni che puoi utilizzare. Queste offerte sono facilmente accessibili direttamente dal sito ufficiale di Google, quindi è sempre una buona idea tenere d’occhio questa sezione per scoprire eventuali sconti. In alternativa, puoi contattare il supporto di Google Ads per chiedere se ci sono promozioni attive per nuovi account. Il team di supporto può fornirti informazioni su eventuali opportunità disponibili. Un’altra possibilità è quella di iscriverti alla newsletter di Google Ads. Talvolta, i codici sconto vengono inviati agli iscritti, quindi ricevere aggiornamenti tramite email potrebbe darti accesso a offerte esclusive. Infine, verifica con i partner certificati di Google, come agenzie o provider di servizi digitali. Questi professionisti, infatti, potrebbero avere codici promozionali riservati ai nuovi inserzionisti, che potrebbero aiutarti a iniziare con uno sconto. Effettuare una spesa minimaPer poter sbloccare il bonus promozionale, dovrai effettuare una spesa minima di almeno 400 euro in campagne pubblicitarie su Google Ads. Questa spesa deve essere raggiunta all’interno del periodo temporale indicato nella promozione. È importante che l’importo venga utilizzato esclusivamente per le tue attività pubblicitarie e che venga rispettato il limite temporale previsto. Una volta raggiunto l’importo di 400 euro, il bonus sarà attivato, e potrai usufruire dei benefici offerti dalla promozione, come sconti o crediti pubblicitari. Assicurati di pianificare la tua spesa in modo strategico per ottenere il massimo vantaggio dal bonus. Attendere l’accredito del bonusDopo aver raggiunto la soglia minima di spesa richiesta, dovrai attendere che Google accrediti automaticamente il bonus sul tuo account. Questo accredito avviene generalmente in modo automatico, una volta che la spesa minima è stata completata, ma è importante essere pazienti, poiché potrebbero essere necessari alcuni giorni per l’elaborazione. Una volta che il bonus sarà accreditato, riceverai una notifica da Google Ads e il credito pubblicitario sarà visibile nel tuo account. A questo punto, potrai utilizzarlo per finanziare ulteriori campagne pubblicitarie, aumentando così la visibilità e l’efficacia delle tue attività promozionali senza dover sostenere costi aggiuntivi. Assicurati di monitorare costantemente il tuo account per verificare che l’accredito avvenga correttamente e nel rispetto dei tempi indicati. Come sfruttare al meglio il bonus di 400 euro su Google Ads Per ottenere il massimo dal credito pubblicitario di Google Ads, segui queste strategie: Scegli le giuste parole chiaveUtilizza strumenti come Google Keyword Planner per identificare parole chiave con un buon volume di ricerca e una concorrenza gestibile. Segmenta il pubblicoSfrutta le opzioni di targeting per mostrare i tuoi annunci solo a utenti realmente interessati ai tuoi prodotti o servizi. Ottimizza gli annunciScrivi copy accattivanti, utilizza estensioni annuncio e fai A/B testing per migliorare le performance. Monitora i risultati e ottimizzaGoogle Ads offre strumenti di analisi avanzati. Controlla il rendimento delle campagne e ottimizza in base ai dati raccolti. Errori da evitare Non leggere i termini della promozione: assicurati di rispettare tutte le condizioni per evitare di perdere il bonus. Budget mal gestito: spendere il credito in modo dispersivo può ridurre l’efficacia della campagna. Mancanza di monitoraggio: analizza i dati e apporta miglioramenti costanti. Ora che ti abbiamo spiegato tutti i passaggi per ottenere e utilizzare il tuo credito di 400 euro su Google Ads, puoi avviare la tua prima campagna, sfruttando al massimo l’investimento e massimizzando la visibilità e le conversioni della tua attività.

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Uomo che controlla Google Analytics
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Come creare un segmento di pubblico in GA4

Google Analytics 4 (GA4) è la piattaforma di analisi dati di Google che ha sostituito Universal Analytics. Con GA4, gli utenti hanno a disposizione strumenti avanzati per tracciare e analizzare il comportamento dei visitatori sui loro siti web e applicazioni mobili. Tra le funzioni più potenti di GA4 c’è la possibilità di creare segmenti di pubblico personalizzati. Perché creare segmenti di pubblico in GA4? Creare segmenti di pubblico è fondamentale per segmentare i tuoi visitatori in gruppi specifici in base ai loro comportamenti, caratteristiche demografiche o azioni compiute sul tuo sito. Questo ti permette di analizzare in dettaglio diverse tipologie di utenti ed ottimizzare le tue campagne di marketing. Alcuni dei vantaggi di creare segmenti di pubblico in GA4 includono: Migliore personalizzazione delle campagne: Analizzare i segmenti ti consente di indirizzare meglio le tue campagne pubblicitarie verso gruppi che hanno maggiore probabilità di conversione. Ottimizzazione delle risorse: Investire in campagne mirate ti permette di risparmiare denaro concentrandoti su ciò che realmente porta risultati. Monitoraggio più preciso del comportamento degli utenti: Creando segmenti specifici, puoi capire meglio come i diversi gruppi interagiscono con il tuo sito o app, e come si comportano nel loro percorso di acquisto. Come creare un segmento di pubblico in GA4 La creazione di un segmento di pubblico in GA4 è un processo semplice, ma estremamente potente per ottimizzare le tue strategie. Segui questi passaggi per creare segmenti personalizzati: Accedi a Google Analytics 4 La prima cosa da fare è accedere a Google Analytics 4. Se non l’hai ancora configurato, ti consiglio di farlo il prima possibile, poiché GA4 è la versione futura della piattaforma di analytics e offre molte più funzionalità rispetto a Universal Analytics. Vai alla sezione Amministrazione Dopo aver effettuato il login, vai nella sezione “Amministrazione” (in basso a sinistra nella tua dashboard). Qui troverai tutte le impostazioni relative alla tua proprietà di GA4, incluse le opzioni per i segmenti di pubblico. Crea un nuovo segmento di pubblico Nel pannello di amministrazione, sotto la colonna “Proprietà”, troverai l’opzione “Segmenti di pubblico”. Clicca su di essa, poi su “Nuovo segmento” per iniziare a configurare il tuo segmento personalizzato. Definisci le condizioni del segmento Una volta che hai scelto di creare un nuovo segmento, la cosa più importante da fare è definire le condizioni. Qui puoi scegliere tra diverse variabili per segmentare il tuo pubblico: Condizioni demografiche: Come età, sesso o lingua. Comportamenti sul sito: Per esempio, utenti che hanno visitato una determinata pagina o che hanno trascorso un certo periodo di tempo sul sito. Eventi specifici: Come l’aggiunta di un prodotto al carrello o l’invio di un modulo di contatto. Tecnologia e dispositivi: Puoi segmentare in base al tipo di dispositivo usato (mobile, desktop), sistema operativo, o browser. Le opzioni sono praticamente infinite e ti permettono di creare segmenti altamente personalizzati in base ai tuoi obiettivi. Aggiungi condizioni avanzate (facoltativo) GA4 permette anche di aggiungere condizioni avanzate come “e” o “o” per creare combinazioni di segmenti ancora più specifiche. Questo ti consente di affinare ulteriormente il pubblico a cui vuoi fare riferimento. Salva il tuo segmento di pubblico Una volta che hai configurato le condizioni, assicurati di salvare il segmento. Ora il tuo segmento di pubblico sarà pronto per essere utilizzato in tutti i report e le analisi di GA4. Utilizzo dei segmenti di pubblico in Google Ads Un vantaggio enorme di GA4 è l’integrazione diretta con Google Ads. Dopo aver creato il tuo segmento di pubblico, puoi esportarlo facilmente in Google Ads per creare campagne mirate. Questo ti permette di creare annunci che raggiungano le persone giuste al momento giusto, migliorando il tasso di conversione e ottimizzando il budget pubblicitario. Esempi di segmenti di pubblico utili in GA4 Ecco alcuni esempi di segmenti che puoi creare in GA4 per ottimizzare le tue analisi e le tue strategie di marketing: Visitatori che hanno aggiunto un prodotto al carrello ma non hanno completato l’acquisto: Questi utenti sono a metà del percorso di acquisto, e un retargeting mirato può incentivare la conversione. Utenti che hanno visitato il tuo sito più di 5 volte nell’ultima settimana: Questi visitatori sono altamente coinvolti; quindi puoi creare campagne specifiche per questi utenti fedeli. Nuovi visitatori vs. visitatori di ritorno: Analizzando questi due segmenti, puoi capire meglio come i nuovi utenti interagiscono rispetto a quelli che tornano e quali azioni portano a un maggiore coinvolgimento. Best practices per creare segmenti di pubblico efficaci Evita di creare troppi segmenti: Sebbene GA4 offra molte opzioni di segmentazione, cerca di non esagerare. Troppi segmenti possono rendere difficile ottenere dati chiari e utili. Analizza i dati in modo regolare: Non basta creare segmenti, è essenziale analizzare i dati regolarmente per identificare tendenze e fare aggiustamenti nelle tue strategie di marketing. Usa segmenti per il retargeting: I segmenti di pubblico sono un ottimo strumento per il retargeting. Crea segmenti specifici per raggiungere i visitatori che hanno compiuto azioni significative, come l’abbandono del carrello. Creare segmenti di pubblico in Google Analytics 4 è uno dei modi più efficaci per ottimizzare la tua analisi dei dati e le tue campagne di marketing. Segmentando il pubblico in base a criteri specifici, puoi migliorare la personalizzazione, risparmiare risorse e ottenere risultati migliori. Segui i passaggi descritti in questa guida e inizia subito a sfruttare la potenza dei segmenti di pubblico in GA4 per ottenere il massimo dal tuo sito web e dalle tue campagne pubblicitarie.

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Gruppo di lavoro in riunione
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Perché scegliere campagne Google Performance Max

Le campagne Google Performance Max rappresentano una delle più recenti innovazioni di Google Ads, progettate per ottimizzare al massimo i risultati pubblicitari attraverso l’utilizzo di intelligenza artificiale e machine learning. Ma cosa le rende così speciali? Perché dovresti considerare di integrare Performance Max nella tua strategia di marketing digitale? Per apprezzare appieno il loro potenziale, è essenziale comprendere di cosa si tratta. Cos’è una campagna Google Performance Max? Google Performance Max è un tipo di campagna pubblicitaria automatizzata che consente di promuovere prodotti o servizi su tutte le piattaforme di Google con un’unica configurazione. Questo include: Ricerca Google Rete Display YouTube Gmail Google Maps Discover L’obiettivo principale è sfruttare l’intelligenza artificiale per raggiungere il pubblico giusto al momento giusto, ottimizzando automaticamente le offerte, le creatività e il posizionamento. I Vantaggi delle campagne Performance Max Copertura omnicanale Con un’unica campagna, puoi coprire tutte le principali piattaforme di Google. Questo significa maggiore visibilità per il tuo brand e un’opportunità di raggiungere gli utenti in più momenti del loro percorso d’acquisto. Automazione avanzata Grazie al machine learning, Performance Max analizza i dati delle tue campagne per ottimizzare continuamente le performance. Questo riduce la necessità di interventi manuali e consente di concentrarsi su aspetti strategici come la creatività o l’analisi dei risultati. Ottimizzazione basata sugli obiettivi Le campagne Performance Max si basano sugli obiettivi specifici del tuo business, che siano lead, vendite online, visite in negozio o altro. Google utilizza segnali in tempo reale per massimizzare le conversioni o il valore delle conversioni. Creatività dinamica Fornendo a Google elementi come testi, immagini e video, l’algoritmo genera combinazioni dinamiche per creare annunci sempre pertinenti e accattivanti. Accesso a nuove opportunità di pubblico Performance Max utilizza segnali di pubblico e dati comportamentali per individuare nuovi segmenti di utenti che potrebbero essere interessati ai tuoi prodotti o servizi. Come funzionano le campagne Performance Max Configurare una campagna Performance Max è semplice, ma richiede una strategia ben definita. Ecco i passaggi principali: 1. Definizione degli obiettivi Prima di tutto, stabilisci qual è il tuo obiettivo principale: vuoi aumentare le vendite, acquisire lead o migliorare la brand awareness 2. Caricamento delle risorse Fornisci a Google i materiali necessari, come: Testi degli annunci Immagini Video Loghi 3. Impostazione dei segnali di pubblico Inserisci segmenti di pubblico rilevanti, come visitatori del sito, acquirenti precedenti o utenti con interessi specifici. 4. Monitoraggio e ottimizzazione Una volta avviata la campagna, è fondamentale monitorare i risultati e fornire sempre nuovi input per migliorare ulteriormente le performance. “Grazie alla loro capacità di automatizzare processi complessi e ottimizzare i risultati su più piattaforme, le Google Performance Max sono una scelta ideale per chi desidera massimizzare l’efficienza e il ROI delle proprie campagne pubblicitarie” Best practice per massimizzare i risultati Le campagne tradizionali su Google Ads, come la Ricerca o il Display, sono ancora strumenti potenti, ma Performance Max offre una serie di vantaggi unici: Maggiore efficienza: ottimizzazione strategica Performance Max non si limita a semplificare i processi pubblicitari: consente di allocare in modo più intelligente il budget, ottenendo risultati misurabili e in linea con i tuoi obiettivi. Grazie all’automazione avanzata e all’intelligenza artificiale, analizza rapidamente grandi quantità di dati per ottimizzare le campagne su tutte le piattaforme Google. Questo garantisce un utilizzo più efficace delle risorse e un focus mirato sui risultati. La configurazione unica delle campagne permette di centralizzare le attività pubblicitarie, mantenendo un controllo costante e assicurando che ogni annuncio raggiunga il pubblico più pertinente. Questo approccio ti consente di massimizzare il ROI, riducendo la dispersione e incrementando le opportunità di crescita per il tuo brand. Risultati più prevedibili grazie all’intelligenza artificiale Utilizzando il machine learning, Performance Max analizza grandi quantità di dati in tempo reale per ottimizzare continuamente le campagne. Ciò garantisce risultati stabili e prevedibili, riducendo l’incertezza e migliorando la gestione del budget pubblicitario. Espansione del pubblico e nuove opportunità Performance Max ti consente di scoprire segmenti di pubblico che potresti non aver considerato prima. Grazie ai segnali comportamentali e ai dati raccolti, l’intelligenza artificiale identifica nuovi utenti interessati ai tuoi prodotti o servizi, ampliando la tua audience e aumentando le possibilità di conversione. Come avrai potuto capire, le campagne Google Performance Max rappresentano il futuro della pubblicità digitale. Grazie alla loro capacità di automatizzare processi complessi e ottimizzare i risultati su più piattaforme, sono una scelta ideale per chi desidera massimizzare l’efficienza e il ROI delle proprie campagne pubblicitarie. Se desideri portare la tua strategia di marketing a un livello superiore, è il momento di considerare Performance Max. Contattaci per scoprire come implementarle e ottenere risultati straordinari!

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Uomo che guarda sul telefono un ecommerce di vestiario
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Il Feed perfetto per Google Shopping

Google Shopping è uno degli strumenti più potenti per promuovere i prodotti online perché permette di mostrare i prodotti direttamente nelle ricerche degli utenti, con informazioni dettagliate come prezzi, immagini e disponibilità.

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Cos’è il ROAS?

Nel mondo del marketing digitale, l’analisi delle performance delle campagne pubblicitarie è cruciale per ottimizzare il ritorno sugli investimenti (ROI) e massimizzare i profitti. Un parametro fondamentale che aiuta a misurare il successo di una campagna è il ROAS, acronimo di Return On Advertising Spend.  

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Foto di ragazza con computer
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Linkedin Premium: differenze tra le diverse tipologie di account

Linkedin…cos’é? Ormai possiamo dire che la nostra vita privata è alla mercé di tutti grazie, e per colpa, del fenomeno web chiamato “social network”. C’é chi è riuscito poi a conciliare l’enorme potenziale di questi nuovi colossi del web, con il mondo del business. Così nasce Linkedin, il social network aziendale e di business che permette ai professionisti del mondo di collegarsi, creare e collaborare tra loro. Creando il tuo profilo professionale su linkedin ti inserirai in una vetrina virtuale in cui potrai esprimere le tue idee imprenditoriali, le tue esperienze lavorative, le tue doti e i tuoi target e potrai fare in modo che il mondo le veda. Quali vantaggi ha? Linkedin è una vetrina mondiale in cui i professionisti si propongono come potenziali collaboratori, ma anche una vetrina dove sono le aziende stesse a ricercare i profili che più si avvicinano alle proprie esigenze. Linkedin è, praticamente, un curriculum per il mondo. Non solo, sovverte anche il canonico copione del lasciare curriculum per cercare lavoro. Potenzialmente, infatti, potrebbe essere il lavoro a cercare te. Esempio? Un’azienda è specializzata nella creazione di e-commerce? Bene, cercherà un profilo che sia specializzato in materia e sarà lei stessa a contattarlo, non il contrario. Non solo. Linkedin è una vera e propria rete in cui tutti i profili sono collegati tra loro ed instaurano dei rapporti. Ogni rapporto è poi registrato e commentato, offrendo al tuo profilo la possibilità di essere ben recensito da altri utenti. Come iniziare? Il primo punto per iniziare bene su linkedin è sicuramente raccontarti. Racconta chi sei, cosa fai e cosa offri. Sii utile, offri davvero qualcosa in cui ti ritieni competente e ferrato. Pensa a qualcosa di cui tu avresti bisogno e cercheresti e chiediti cosa tu potresti dare. Linkedin è la piattaforma social in cui c’è più spazio per parlare di se. Usate questa occasione e questa opportunità e distinguetevi. Linkedin, come detto, è un social network sul business, ma non dimentichiamoci mai l’aspetto social di questa piattaforma. Parlate di voi in modo originale. Anche quando affronterete le vostre esperienze lavorative, fatelo con un taglio diverso. Metteteci del personale e, perché no, non tralasciate la parte emotiva. Siate originali e scrivete come effettivamente un’esperienza lavorativa vi abbia arricchito. Ci sono due modi di affrontare le piattaforme web, o in modo estremamente verticale su una specifica piattaforma, oppure posizionandosi bene su altre piattaforme e sfruttando i canali costruiti per deviare il traffico in altre piattaforme web. Una delle strategie migliori può essere quella che funziona solitamente in tutti gli altri social network ossia quella di tenere costantemente aggiornato il vostro profilo, preferibilmente con contenuti di qualità e materiale interessante. I social poi, si sa, sono virali. Con l’account base, si riesce ad usufruire di tutti i servizi e le potenziali opportunità che questa piattaforma offre e di cui abbiamo parlato precedentemente. Sicuramente è la più indicata per i neofiti in materia, ma anche per chi fa un uso di linkedin più personale e meno intensivo di una grossa realtà aziendale. In realtà, poi, prima di poter passare ad un account premium, sarebbe meglio capire e conoscere a 360 gradi tutte le sfaccettature di linkedin che sono sicuramente molteplici. Essere al top su Linkedin? Condividendo spesso materiale di qualità comporterà che la gente non solo lo leggerà, ma condividerà e, con una reazione a catena, molta più gente leggerà i vostri contenuti e comincerà a conoscervi e a cercarvi. Un altro modo per non perdere tempo ed essere subito efficaci su linkedin è porsi degli obiettivi e domandarsi “perché ho aperto un profilo linkedin? Cosa cerco e che aspettative ho?”. Questo è un ottimo metodo per la realizzazione di un profilo efficace. Stabilito questo arriverete a capire a che tipo di pubblico vi rivolgete. Ovviamente ci sono registri diversi di linguaggio e di scrittura in base al target di gente che si vuole raggiungere. Conoscendo questo canalizzeremo le nostre competenze su specifiche aree professionali e riusciremo ad essere più incisivi perché sicuri di colpire il tipo di pubblico che interessa a noi. Altro piccolo trucco è mettersi dalla parte del “cliente-consumatore”. Se io ho bisogno di qualcosa, dove e come la cerco? Ci sono sicuramente parole specifiche per ogni richiesta di mercato, le cosiddette keywords. Tanto per capirci, sono le parole chiave che digitiamo su google quando abbiamo bisogno di trovare qualcosa. Siete ad esempio dei maestri del web? Inserite tra le vostre keywords di linkedin “sviluppo siti web”. In questo modo verrete trovati con molta più facilità da chi effettivamente ha bisogno di voi. Linkedin premium, conviene? Dopo una microguida su linkedin, c’è da fare un discorso a se per i diversi tipi di account linkedin. Su linkedin, infatti sono presenti diversi tipi di account che potremo sintetizzare in account base e account premium. Con l’account base, se così vogliamo chiamarlo, si riesce ad usufruire di tutti i servizi e le potenziali opportunità che questa piattaforma offre e di cui abbiamo parlato precedentemente. Sicuramente è la più indicata per i neofiti in materia, ma anche per chi fa un uso di linkedin più personale e meno intensivo di una grossa realtà aziendale. In realtà, poi, prima di poter passare ad un account premium, sarebbe meglio capire e conoscere a 360 gradi tutte le sfaccettature di linkedin che sono sicuramente molteplici. Quando si sarà arrivati alla quasi completa onniscenza in materia si potrà pensare, allora, di passare ad un account premium. Perché? Beh, perché se siete una grossa realtà ci sono servizi che sicuramente faranno al caso vostro e potranno sicuramente agevolarvi. La possibilità, ad esempio, di contattare anche contatti non presenti nella vostra rete di amici. Si potranno inserire più filtri per le vostre ricerche ed ogni strumento presente nella versione basic verrà potenziato all’ennesima potenza. Insomma, linkedin è un mondo vasto e saperlo usare, oggi, potrebbe essere una bella freccia al vostro arco lavorativo.

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Reputazione e crisi online

Cosa fare per monitorare la tua Web Reputation e nel caso di Crisi come comportarsi? Saper ascoltare gli utenti sul web è il punto focale: potrai avere tanti commenti positivi ma come è normale, c’è sempre qualche utente poco soddisfatto ed indipendemente da quali siano le sue motivazioni, bisogna ascoltare il cliente sempre. Dunque come primo step è fondamentale fare Social Media Listening e mettere in atto tutte le procedure e le azioni che ti portano ad individuare per tempo ogni contenuto potenzialmente dannoso per la reputazione della tua azienda. Partiamo dal presupposto che le strategie di monitoraggio non sono azioni da compiere una volta ogni tanto, è un processo continuativo e ciclico ed assolutamente necessario. MONITORAGGIO: Ecco come ottimizzare il tuo tempo: Step 1: Preanalizza Come quando pianifichi una strategia web anche l’analisi deve partire dall’analisi dei tuoi obiettivi. E’ necessario farsi delle domande, quali per esempio:  – Vuoi monitorare la reputazione del tuo brand in generale, oppure vuoi scoprire cosa ne pensa di te il web?  – Quali sono le domande a cui vuoi avere una risposta con l’analisi? Saper ascoltare gli utenti sul web è il punto focale: potrai avere tanti commenti positivi ma come è normale, c’è sempre qualche utente poco soddisfatto ed indipendemente da quali siano le sue motivazioni, bisogna ascoltare il cliente sempre. Dunque come primo step è fondamentale fare Social Media Listening e mettere in atto tutte le procedure e le azioni che ti portano ad individuare per tempo ogni contenuto potenzialmente dannoso per la reputazione della tua azienda. Partiamo dal presupposto che le strategie di monitoraggio non sono azioni da compiere una volta ogni tanto, è un processo continuativo e ciclico ed assolutamente necessario. Step 2: Seleziona Decidi quali sono le fonti da cui vuoi analizzare i dati:  – Il tuo blog è attivo ed è una fonte di traffico? – Utilizzi I Social Media ? – Com’è posizionato a livello di ranking su Google la tua attività? Step 3: Analizza Attribuisci dei valori ad ogni contenuto rilevante per la tua reputazione online. Step 4: Organizza Crea un report dettagliato di tutti i dati raccolti. Step 5: Agisci Intervieni in prima persona e rispondi ai commenti negativi, non lasciare correre, pensi che un semplice commento non possa mettere in crisi la tua azienda? Potrebbe. Cerca di comprendere le motivazioni dei commenti negativi e fanne tesoro: ti aiuteranno a non commettere più gli stessi errori. Infine, rafforza il legame con i tuoi fan e dimostra coerenza con i valori su cui si fonda il tuo Brand. Il monitoraggio della brand reputation può rivelarsi un ottimo modo per aggiornare e migliorare il tuo servizio ai clienti e rendere impeccabile il servizio offerto, aumentando la soddisfazione dei tuoi clienti e la loro fedeltà. Se stai pensano che è una perdita di tempo non lo è affatto, infatti questo tipo di attività ti permetterà di definire e delineare strategie di marketing future e presenti. CRISI ONLINE: Case study: Affrontiamo la problematica vedendo un caso reale: Un noto ristorante vegano pugliese a poche ore dal terremoto nel Centro Italia a fine ottobre dello scorso anno, ha pubblicato un post che ha urtato non poco il mondo del web diventando bersaglio di critiche e insulti. Il post in questione mostrava una zucchina impaurita con la scritta : Dolcetto o Terremoto? Il fine era quello di informare i propri clienti che anche ad Halloween l’esercizio sarebbe rimasto aperto.Il popolo del web si è scatenato e la gestione della crisi da parte del ristorante rispondendo a tono ha peggiorato notevolmente la situazione. Le recensioni negative hanno cominciato a fioccare ed il ristorante ne ha perso tantssimo in termini di reputazione.In tutto il post ha ottenuto quasi 2.000 commenti e 800 condivisioni, facendo precipitare il punteggio della pagina Facebook da 5 a 1,5 stelle e declassandola reputazione del ristorante su Trip Advisor dalle prime 15 posizioni al 54 posto. Il danno ormai era stato fatto, ma c’erano modi che potevano consentire di recuperare la situazione e limitare i danni.E’ importante rispondere attivamente a critiche e commenti negativi, dimostrandosi professionali e chiedendo,  scusa per aver offeso la sensibilità altrui, indipendemente se le vostre motivazioni non erano quelle che sono state percepite.Questo è uno dei tanti esempi. Le crisi non vanno affrontate di petto o meglio “di pancia” ma le risposte devono essere ben ponderate e mai rimandate o proprio ignorate.

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Perché la link building è importante per la SEO?

La link building è un processo di acquisizione di collegamenti ipertestuali (spesso chiamati link) di qualità da altri siti al proprio. Un collegamento ipertestuale è uno strumento che permette agli utenti e ai motori di ricerca di navigare tra le pagine di internet. Ma perché, quindi, fare link building è tanto importante per la SEO? Ci sono molte tecniche per la link building ed è ritenuta da coloro che si occupano di SEO una delle parti più difficili del loro lavoro. Se sarai in grado di dominare l’arte della link building riuscirai a superare la tua concorrenza. Perché la link building è importante per la SEO? Per comprendere l’importanza della link building è fondamentale capire come sono costruiti i link, come i motori di ricerca li vedono e cosa possono capire da essi. Innanzitutto, un link inizia con il tag, che comunica ai motori di ricerca che un link a qualcos’altro sta per seguire. Successivamente, vi è la posizione del link di riferimento. “Href” significa “riferimento di collegamento ipertestuale” e il testo all’interno delle virgolette indica l’URL a cui fa riferimento il link. Non si tratta necessariamente di una pagina web, ma potrebbe essere l’indirizzo di un’immagine o di un file da scaricare. In alcuni casi, potresti vedere qualcosa di diverso da un URL, che inizia con #. In questo caso si tratta di link locali, che indirizzano ad una sezione diversa della pagina su cui si è già. Segue poi, il testo visibile del link, ovvero un pezzo di testo che gli utenti vedono sulla pagina e sulla quale devono cliccare se vogliono aprire il link. Il testo è solitamente formattato in un modo specifico per distinguerlo dal testo che lo circonda, spesso con colore blu e/o sottolineato per segnalare agli utenti che si tratta di un link cliccabile. Infine, vi è la chiusura del tag del link, che segnala ai motori di ricerca la fine del tag del link. Perchè i link sono utili per i motori di ricerca? Ci sono due motivi fondamentali per cui i motori di ricerca utilizzano i link: Per scoprire nuove pagine web; Per determinare in quale posizione dovrebbe qualificarsi una pagina nei risultati. I motori di ricerca, dopo aver navigato le pagine web, possono estrarre il contenuto da queste pagine e aggiungerlo ai loro indici. In questo modo, possono decidere, in base alla qualità della pagina, se è classificabile per parole chiavi rilevanti. Per prendere questa decisione, i motori di ricerca non guardano solo al contenuto della pagina, ma analizzano anche il numero dei link esterni che si collegano a quella pagina e la qualità di questi siti esterni. Generalmente, più sono i siti web di qualità che si collegano a te, più probabilmente otterrai una posizione ottima nei risultati di ricerca. Tuttavia, la SEO ha scoperto presto come manipolare i motori di ricerca per le parole chiavi scelte e Google ha iniziato a ricercare i siti web che manipolavano i risultati di ricerca e ha inoltre iniziato a fare aggiornamenti regolari con lo scopo specifico di filtrare i siti web che non meritavano la posizione. Google ha, inoltre, iniziato ad ignorare numerose tecniche della link building precedentemente giudicate lecite. Per esempio, inviare il proprio sito web a web directory e ottenere un link in cambio era una tecnica che Google consigliava, ma che è stata abusata dalla SEO e quindi Google ha iniziato ad ignorare questi tipi di collegamento. Più recentemente, Google ha attivamente penalizzato le classifiche dei siti web che hanno usato in modo eccessivo queste tecniche nella loro link building. Sebbene non si conosca l’intero algoritmo che Google usa per determinare i risultati di ricerca, secondo l’indagine condotta nel 2015 da Moz sulla classificazione dei fattori di ricerca, si ritiene che i link continuino a giocare un ruolo importante negli algoritmi. Attributo nofollow C’è un attributo chiamato “nofollow” che alcune volte può essere applicato ai link. Se aggiunto, l’utente non noterà alcuna differenza. Ma, se si guarda il codice del link c’è una differenza: nota l’aggiunta di rel=”nofollow”. Questo attributo comunica a Google di non fidarsi di questo link e di ignorarlo.  Un sito potrebbe usare il nofollow quando non è in grado di controllare tutti i link che sono stati aggiunti alla pagina e dato che non sa se siano affidabili o meno preferisce che Google gli ignori. Il “nofollow” può essere inserito per esempio nei seguenti siti:   Commenti su un blog Post su un forum Commenti sul registro degli ospiti Pagine Wiki modificabili (per esempio Wikipedia) Gli utenti possono liberamente aggiungere link in ognuno dei siti elencati sopra. Quindi, al fine di scoraggiare gli spammer dei link dallo sfruttare un sito di PageRank, il sito sceglie spesso di applicare un attributo nofollow a tutti i link pubblicati dagli altri utenti.   L’attributo nofollow è poi usato anche dagli inserzionisti per i link che sono stati pagati. Quindi, se acquisti un banner pubblicitario su un sito che collega al tuo, Google consiglia di aggiungere l’attributo nofollow così che sappiano di non navigare alcun PageRank del link. L’idea è che non dovresti trarre beneficio dai risultati organici acquistando annunci che includano link al tuo sito web. Più recentemente, Google ha consigliato di usare il nofollow includendo anche link ottimizzati nei comunicati di stampa, indici di articolo e pubbliredazionali. I link che hanno un attributo nofollow probabilmente non ti aiuteranno nelle posizioni di ricerche organiche come invece fanno i link. Tuttavia, questo non significa che non sono validi. Dopotutto, gli utenti non notano se un link è nofollow o no, e molti in realtà cliccheranno e visiteranno lo stesso il sito.  Quali benefici può avere un’azienda dalla link building? I link sono segnali molto importanti che i motori di ricerca usano per determinare le posizioni dei siti. Quindi, un numero crescente di link di alta qualità che indirizzano al tuo sito può aumentare significativamente le tue possibilità di posizionarti bene. Gli altri benefici della link building sono: Inviare traffico di rinvio Abbiamo parlato dell’impatto dei link sulle classifiche, ma qual è l’impatto dei link sul traffico di rinvio?  Un link di qualità da un sito molto visitato può portare ad un aumento del traffico. Se si tratta di un sito rilevante allora anche il traffico sarà rilevante e potrà condurre ad un aumento delle vendite Costruzione del brand Un’ottima link

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Perché usare facebook per la tua azienda (anche senza pagare)

Non hai budget da investire su Facebook e quindi pensi sia una perdita di tempo? Ecco perché usare facebook per la tua azienda (anche senza pagare) è comunque una parte fondamentale per la tua strategia di marketing. La portata organica della tua pagina Facebook è quasi zero? Sembra un fenomeno inevitabile nell’evoluzione di Facebook. Non è un mistero che dal momento che c’è una quantità fissa di spazio nel feed delle notizie dell’utente, e innumerevoli messaggi (offerta), non tutti i post verranno visualizzati nel feed delle notizie di un utente. Il Feed Notizie è progettato per mostrare contenuti pertinenti per il pubblico, piuttosto che mostrarli tutti. Ma ci sono ancora modi per massimizzare la tua copertura su Facebook in modo organico e rendere i tuoi post più visibili? Certo che si! Partendo dal presupposto che tu per primo devi mettere sempre al centro il cliente e pubblicare contenuti di valore, che trasmettino alle persone qualcosa di utile e prezioso senza risultare eccessivamente commerciale (meglio proprio non esserlo), ecco alcuni suggerimenti su come massimizzare la visibilità su Facebook senza pagare. Perché usare Facebook per aziende (anche senza budget) Crea contenuti coinvolgenti Crea contenuti validi e di qualità che le persone vogliono davvero vedere e aumenterai il coinvolgimento con i tuoi fan. Ricondividi i vecchi contenuti che sono estremamente utili per raggiungere diversi segmenti di pubblico in un breve lasso di tempo. Assicurati che il contenuto sia pertinente per il tuo pubblico. Condividi notizie e tendenze aggiornate I “Mi Piace” di Facebook sono la tipologia di interazione più popolare per il coinvolgimento degli utenti. Commenti e condivisioni sono ancor di più un aspetto importante dell’ engagement. È stato osservato che i commenti e le condivisioni del post engagement aumentano del 16% su base annua e del 40% su base trimestrale. Tuttavia, questo è possibile solo quando gli utenti vedono le ultime notizie o contenuti in base alle tendenze attuali. Quindi sperimenta nuovi stili di contenuti per il tuo pubblico. Scava in profondità nei dati È possibile che i post testo ed immagine funzionino al meglio per un’azienda, mentre i video potrebbero essere i più efficaci per un’altra. Per approfondire  su ciò che funziona meglio per te e determinare il momento migliore per pubblicare i tuoi contenuti su Facebook accedi alla scheda Statistiche di Facebook. E’ il posto migliore anche per vedere quando i tuoi fan sono online e darti un’immagine chiara di quanti dei tuoi fan sono online ogni ora o durante specifici giorni della settimana. Idealmente, quando hai più fan online, è il momento migliore per pubblicare i tuoi contenuti. Aumentare la frequenza di pubblicazione Una volta esaminate le statistiche su Facebook , molto probabilmente noterai che non c’è davvero mai un momento in cui nessuno dei tuoi fan utilizza Facebook. Le persone tendono a rimanere su Facebook per una media di 30-60 minuti. Pertanto, se pubblichi contenuti solo una volta al giorno, puoi raggiungere solo i fan che si trovavano in quel lasso di tempo. Per raggiungere più persone, pubblica contenuti più volte al giorno. Concentrati sulla qualità dei tuoi contenuti e le preferenze del tuo pubblico. Comprendere l’algoritmo di Facebook È necessario comprendere l’algoritmo di Facebook per capire cosa spinge gli utenti, in modo che tu possa determinare quanto puoi influire sul coinvolgimento. La freschezza dell’interazione Più recentemente un utente ha interagito con la tua pagina, più è probabile che la tua pagina venga visualizzata nel suo feed. Pubblicare post più frequenti, con contenuti diversi, offre agli utenti maggiori possibilità di interagire con il tuo post. Tipo di interazione: ci sono diverse azioni che un utente prende e finiscono per influenzare l’EdgeRank. Possono apprezzare il tuo post, condividere il tuo post, commentare, fare clic sui link e seguire la tua pagina. Diversi tipi di contenuti attraggono diverse forme di coinvolgimento. Utilizza Facebook Insights: Con Facebook Insights, sarai più preparato nel capire chi stanno raggiungendo i tuoi post. Guarda età, sesso e posizione per assicurarti di raggiungere le persone che vuoi raggiungere. Facebook Insights può rivelare quali contenuti funzionano per il pubblico che stai cercando di raggiungere. Story Bumping: Attraverso lo story bumping (news vecchie ma ancora rilevanti che hanno ottenuto tanti Mi piace, commenti e condivisioni), Facebook assicura che il tuo pubblico veda contenuti molto rilevanti. Ad esempio, quando ai tuoi amici piace o commentano una vecchia foto, quest’ultima tende a salire in cima al tuo feed di notizie. I contenuti accattivanti verranno inseriti nella parte superiore del feed di notizie di un utente. Più persone interagiscono con i tuoi contenuti, più persone vedranno questo coinvolgimento nel loro feed di notizie. Ricordati che Facebook favorisce qualsiasi pagina o persona con cui hai interagito durante le ultime 50 interazioni . Crea una base di fan: Creare contenuti di buona qualità frequentemente e in modo coerente ti aiuta a creare una base di fan. Il modo migliore per raggiungere l’obiettivo giusto è utilizzare i segmenti di pubblico personalizzati per indirizzare le persone che non sono i tuoi fan attuali. Utilizza i segmenti di pubblico simile e la Graph Search per trovare persone simili ai tuoi fan e come pagine e interessi specifici pertinenti alla tua nicchia. In questo articolo abbiamo cercato di spiegare perché usare facebook per la tua azienda (anche senza pagare) usando le tattiche sopra per massimizzare la tua portata su Facebook, creare organicamente la tua base di fan. Cosa ne pensi?

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