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Inbound marketing: cos’è e come funziona
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Inbound marketing: cos’è e come funziona

Vuoi attirare i potenziali clienti verso il tuo business? Questa strategia ti aiuterà ad aumentare l’interesse del tuo pubblico di riferimento verso la tua attività. Scopri cos’è l’inbound marketing e, soprattutto, come funziona in modo da sfruttarne al meglio le potenzialità. Termine coniato per la prima volta nel 2005 da un’agenzia di marketing chiamata HubSpot,l’inbound marketing è una strategia molto diffusa perché considerata da molti efficace e produttiva. Ma in cosa consiste? Si tratta di in una serie di attività volte ad attrarre l’interesse del pubblico e coinvolgerlo verso un determinato business. In sostanza, sono tutte le azioni che puoi eseguire per mettere il tuo pubblico di riferimento a conoscenza della tua attività commerciale o dei servizi che offri. Inbound marketing VS. Outbound marketing Se l’inbound marketing si basa essenzialmente sui moderni mezzi di comunicazione offerti dal web, l’outbound è una forma di comunicazione a freddo che utilizza canali più tradizionali quali pubblicità radio/televisiva, stampa, telemarketing, email, annunci all’interno di giornali, volantini e cartelloni pubblicitari. Ciò che caratterizza questa strategia è il fatto che qualunque attività stia svolgendo il consumatore, viene interrotta da una comunicazione pubblicitaria, ad esempio, uno spot TV che interrompe la visione di un programma in atto. Quindi, se l’outbound cerca attivamente nuovi potenziali clienti attraverso messaggi unidirezionali e generici, l’inbound ha il pregio di non fermarsi solo alla mera comunicazione pubblicitaria, ma crea dei contenti di valore in grado di coinvolgere un pubblico specifico. Inoltre, con l’inbound marketing, è possibile analizzare i dati che si ricevono dalle campagne pubblicitarie e le interazioni con gli utenti (al contrario dell’outbound in cui non si può misurare il ROI – Return on Investment). Come funziona l’inbound Marketing Oltre ai contenuti, l’inbound marketing si basa anche sulle call-to-action che invitano il pubblico interessato ad un landing page in cui possono trovare prodotti, informazioni, eventuali promozioni e sconti, ect. Ecco le 4 fasi principali che compongono il funnel inbound marketing: Attract. In questa fase vengono creati dei contenuti come grafiche, video e articoli, studiati e pensati per attrarre una determinata fascia di pubblico. Questi contenuti si trovano tranquillamente sui canali social e sul web e tengono conto delle ricerche degli utenti e delle richieste del mercato; Convert. Una volta attirata l’attenzione dell’utente e diventato abituale frequentatore del sito, l’obiettivo sarà di trasformarlo in un lead (contatto) ottenendo informazioni specifiche, ovvero i suoi dati personali e quelli sul suo comportamento di navigazione. Possiamo ottenere queste informazioni tramite iscrizione a newsletter oppure attraverso la compilazione da parte dell’utente di un form di contatto per presa appuntamenti o per scopi promozionali; Close. Acquisizione del cliente. A questo punto i brand devono iniziare un processo di fiducia e autorevolezza, adottando stratagemmi come il marketing automation, il lead nurturing e il social media monitoring, così da rafforzare il rapporto con il cliente appena acquisito; Delight. In questa fase ci si occupa di offrire valore ai clienti già consolidati (anche se post-prima vendita). Possiamo portarli a effettuare altre conversioni e diventare essi stessi promotori dell’azienda parlando di noi ad amici e parenti (in questo caso si parla di referral marketing) Per concludere, l’inbound marketing non è solo attività pubblicitaria fine a se stessa come accadeva un tempo per l’outbound marketing, ma un’attività dinamica volta a coinvolgere e creare interazioni dinamiche con gli utenti.

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Come strutturare i contenuti di un sito web
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Come strutturare i contenuti di un sito web

Innanzitutto, perché hai scelto di aprire un sito web? Questa domanda risulta retorica. Aprire un sito, infatti, nasce dal bisogno di raggiungere un obiettivo specifico che spesso ha finalità di vendita di servizi e/o beni. Il web, infatti, è una landa piena di opportunità, dove (sempre più spesso) realtà simili alla tua decidono di risiedere e fare affari. Ma allora, perché un utente dovrebbe soffermarsi proprio sul tuo sito? Cosa potresti migliorare per comunicare meglio con i tuoi potenziali clienti? Ecco una breve guida su come strutturare i contenuti del proprio sito web e per comunicare bene tramite il tuo sito e iniziare (o continuare) con il piede giusto. Presentati al tuo pubblico Spesso ci si imbatte in siti in cui non è chiaro al 100% il business dell’azienda. È essenziale per tutte le imprese avere un home page che fa da biglietto da visita. Bastano poche righe, scritte bene, che sintetizzano ciò di cui si occupa l’azienda, quanto basta affinché il messaggio venga letto e recepito dall’utente. La descrizione, inoltre, deve essere chiara e concisa. Ricorda che stai parlando a dei potenziali clienti che si affacciano per la prima volta alla tua attività! Scegli lo slogan adatto al tuo business Evita slogan troppo noiosi e troppo generici per il tuo brand. Anche se molti brand famosi non hanno bisogno di slogan didascalici (proprio perché la gente li conosce già bene) le PMI, al contrario, hanno bisogno di uno slogan che rappresenti pienamente ciò che vendono. Sii sintetico, diretto e semplice, mettici anche un pizzico di originalità. Abbandona il gergo aziendale Non usare un linguaggio troppo tecnico all’interno del tuo sito. Gli utenti che lo visiteranno saranno interessati, sì, ai tuoi prodotti/servizi, ma sperano (prima di tutto) che in qualche modo quello che proponi sia in grado di migliorare la loro qualità della vita. Usare un linguaggio troppo complesso non solo potrebbe risultare incomprensibile ma potrebbe anche favorire l’abbandono del tuo sito! Scrivi le informazioni essenziali che il tuo utente ha bisogno di sentirsi dire e non quello che tu solo senti di voler trasmettere. Fatti, non parole! Quante volte hai sentito frasi come “Siamo l’azienda leader nel settore”..eh no, quella è proprio da evitare! Dimostra al tuo pubblico che la tua è veramente un’azienda di punta del settore in cui operi. Fai parlare i fatti! Racconta chi sono i tuoi clienti, il lavoro che hai svolto secondo le loro esigenze e cosa ti rende unico nel tuo settore di riferimento. Potresti accompagnare le tue parole con video, testimonianze scritte e fotografiche. Lascia che sia l’utente a comprendere il tuo valore. Struttura i contenuti con sezioni chiare e ben leggibili Ogni sezione del tuo sito deve essere ben leggibile e comprensibile a chiunque. In questo modo comunicherai disponibilità e trasparenza. Sii chiaro su quelle che sono le tue modalità di vendita, magari anticipando le richieste e le necessità del cliente. Fai in modo che l’utente scopra tutti i servizi/prodotti in vendita sul tuo sito. Catturali o comunica loro i tuoi “pezzi” migliori, chi lo sa, magari qualcuno scoprirà di aver bisogno di più di un prodotto. Non scrivere in terza persona Ricordati che l’azienda è tua e non puoi parlare di te e del tuo lavoro come se fosse un affare di qualcun altro. È diverso scrivere “L’azienda è stata fondata nel..” da “La nostra azienda nasce nel… e fin dalla sua fondazione abbiamo messo cura e impegno per farla crescere”. Un tono più personale e amichevole trasmette sensazioni più incoraggianti e coinvolgenti e, cosa più importante, fa sentire il cliente a casa. Come hai potuto notare, bastano pochi semplici espedienti per rendere la comunicazione più fluida tra te e i tuoi utenti. Con questa nostra guida, inoltre, sarai in grado di migliorare anche l’esperienza di tutti gli utenti sul tuo sito!

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Come lanciare un ecommerce: la guida in 6 punti
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Come lanciare un ecommerce: la guida in 6 punti

Cos’è un ecommerce Perché fare Ecommerce Marketing (obiettivi e budget)– Come partire tra Web e Social (Target, Contenuti e Canali di comunicazione) Cosa non deve mancare nel tuo Ecommerce– User Experience e Navigabilità– Menù e ricerca– Scheda prodotti– Recensioni– Ottimizzazione smartphone Strategie di Marketing– Email/SMS Marketing– Social Media Marketing– Remarketing e fidelizzazione  Se vi trovate qui è per due motivi: siete alla ricerca di una guida per sviluppare un ecommerce o volete ottenere il massimo dal vostro negozio online che fa fatica a decollare. Vi diamo una buona ed una cattiva notizia: la buona notizia è che in queste righe troverete tutto quello che c’è da sapere per avviare al meglio il vostro percorso di crescita, la brutta, invece, è che bisognerà dedicare tempo, passione e budget per riuscire portare avanti tutti i passaggi qui proposti. Scopri in questa guida come lanciare un ecommerce e, soprattutto, come farlo in maniera mirata basandosi su 6 punti fondamentali. Partiamo dalle base: cos’è un Ecommerce? Più comunemente definito come un negozio online, un ecommerce è una piattaforma online, proprietaria o CMS (Content Management System), che vi permette di gestire, mostrare e vendere i prodotti online, esattamente come avviene in un qualsiasi negozio su strada. Perché aprire un Ecommerce? Il web, lo sappiamo, è una inesauribile fonte di idee e contenuti. In media, ogni persona spende circa 6/8 ore al giorno su internet e sarà capitato a chiunque di effettuare un acquisto su internet. Ecco, quel preciso gesto avviene tramite gli e-commerce, piattaforme dove possiamo acquistare qualsiasi bene e servizio.L’ecommerce marketing è quella branca del marketing composta da azioni e strategie indispensabili per il lancio di qualsiasi negozio online nel mondo del web.Avviare un negozio online e adottare un piano di ecommerce marketing, oggi, è una scelta obbligatoria.Non fatevi intimorire da questa affermazione: vendere online apre le porte a molti clienti e permette di ottenere molta più visibilità rispetto ai canali standard di vendita e di promozione. È importante, per tali ragioni, definire sin da subito il budget da dedicare e gli obiettivi da raggiungere in fase preliminare di decisione e organizzazione.L’obiettivo (lo sappiamo) è quello della vendita e per raggiungerlo dovremo investire il nostro budget nella collaborazione con professionisti del settore e nell’uso di canali e piattaforme ideali per fare pubblicità ( senza dimenticare il budget per la realizzazione del tuo ecommerce).Ricorda sempre bene: uno studio di professionisti è sicuramente in grado di elaborare un piano di ecommerce marketing adatto alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi, realizzando il sito migliore per comunicare e vendere i tuoi prodotti. Come lanciare un ecommerce sul web social Una volta che la vostra idea di negozio online è certa al 100% non vi resta che realizzare la piattaforma online di vendita.Come anticipato prima, i CMS sono il metodo più semplice per realizzare il vostro ecommerce. Ne esistono tanti, ma quelli da noi consigliati sono:• Magento, tra i sistemi più usati; è ideale nel caso in cui la tua attività abbia a disposizione un grande magazzino e numerosi prodotti da mettere in vendita.• Prestashop, il più semplice da creare e gestire; è una piattaforma altamente personalizzabile e facile da impostare, utile per mettere velocemente e facilmente online il tuo negozio. Parlare di contenuti è fondamentale: ogni ecommerce, infatti, richiede attenzione non solo sull’aspetto funzionale funzionale ma anche su quello contenutistico. Mettete cura nelle grafiche del vostro sito, elaborate fotografie accattivanti e adeguate al contesto e alla natura dei vostri prodotti, curate l’aspetto SEO (ottimizzazione testuale del tuo sito) e, cosa più importante di tutte, quando lo realizzate, mettetevi sempre dalla parte dell’utente, così da creare un sito che possa piacere e soddisfare chiunque. Una volta chiariti questi concetti è utile ricordare che il vostro sito, senza una comunicazione adeguata, rischia di non decollare mai. Svariate piattaforme social e web sono utili per il lancio dell’ecommerce marketing e mettono a vostra disposizione degli strumenti in grado di rendere ancora più efficace la strategia adottata. Ma cosa occorre fare prima? Semplice, individuiamo il target ideale per i nostri prodotti e scegliamo le piattaforme più trafficate dal nostro target di riferimento. Utilizzare questi strumenti non sarà facile perciò è sempre utile considerare l’impiego di uno o più professionisti in grado di saper “sfruttare” queste piattaforme secondo i nostri bisogni. Ora entriamo un po ‘più nel dettaglio ed esploriamo gli elementi più importanti nel lancio di ogni sito ecommerce che si rispetti. Sempre più realtà, infatti, concentrano la propria attenzione su elementi poco importanti o spendono tempo e risorse su fattori di poco conto e ciò non fa bene al successo di un ecommerce. 1 . User Experience e Navigabilità L’UE è quel valore che definisce un sito sulla base della sua navigabilità e fruibilità. Ricordate il consiglio di prima sul “mettersi sempre dalla parte dell’utente”? Ecco, molte realtà si concentrano sulla forma di un sito ma difficilmente sulla sua adeguatezza in termini di funzioni e contenuti.Testiamo sempre il nostro ecommerce, segniamo, comunichiamo e risolviamo eventuali bug, assicuriamoci che il sito sia responsive (veloce) e che ci soddisfi non solo dal punto vista estetico ma anche da quello funzionale e contenutistico. Ricordiamo sempre che siamo i primi compratori dei nostri prodotti e dobbiamo offrire ai clienti il meglio. 2 . Menù e Ricerca Struttura in modo efficace il menù di navigazione del tuo ecommerce. Definisci bene la gerarchia dei tuoi prodotti con menù e sotto-menù e curati della velocità di navigazione del tuo sito. Un utente che vuole acquistare non gradisce tempi di attesa lunghi o troppe difficoltà nella ricerca del prodotto desiderato.Fà sì che menù e pagine siano in grado di attirare l’attenzione del compratore anche su altri prodotti disponibili, magari secondo un criterio di selezione basato sui gusti dell’utente e sulle pagine dei prodotti più visualizzati e venduti nel tempo. 3 . Scheda prodotti Menzione d’onore all’aspetto più importante fra tutti. La scheda prodotto deve essere esaustiva, ricca di contenuti fotografici, video e testuali. L’obiettivo è invogliare il visitatore all’acquisto del prodotto.Nell’ecommerce marketing è fondamentale dare attenzione a tutti

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Quali sono i benefici dell'Industry 4.0?
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Quali sono i benefici dell’Industry 4.0?

È iniziata una nuova era, un’epoca che coinvolge le aziende nel digital e le interconnette tra loro. La rivoluzione dell’industry 4.0 segna il futuro dell’imprenditoria e di tutti i mercati commerciali del mondo. Vediamo quali sono i suoi benefici. Da qualche anno stiamo assistendo ad un processo di automazione industriale all’interno delle grandi aziende che aderiscono a questa nuova ondata del digitale. Rispetto alle rivoluzioni precedenti, questa, è dominata dall’uso di “tecnologie abilitanti” (enable technologies), ovvero si avvale di tutte quelle soluzioni e di tutti quei miglioramenti tecnologici all’interno degli impianti di produzione per “rivitalizzare il sistema produttivo”. È caratterizzata dall’introduzione all’interno del sistema produttivo di macchine intelligenti interconnesse tra loro e collegate alle reti che permettono analisi di dati complessi. Caratteristiche di un’azienda 4.0 Ecco un elenco di tutte le tecnologie abilitanti che deve necessariamente avere un’azienda per entrare a far parte di questa nuova rivoluzione industriale: Robotica avanzata Automatizza tutti i processi delle mansioni fisiche attraverso robot collaborativi dotati di intelligenza artificiale; Manifattura additiva Applicazioni di stampa e fabbricazione digitale in 3D; Realtà aumentata Tecnologia immersiva basata sull’intelligenza artificiale e sul machine learning. Viene applicata, attraverso dei supporti digitali, all’ambiente circostante per mezzo di un dispositivo (smartphone, PC, occhiali, ecc…); Integrazione orizzontale/verticale La prima riguarda l’integrazione dei processi produttivi, la seconda si riferisce all’integrazione della produzione con altre aree aziendali, come ad esempio, acquisti, controllo qualità etc; Simulazione aziendale Che coinvolge un team di manager a lavoro su un problema aziendale simulato da un modello, sperimentando ed esplorando e trovando soluzioni in modo pratico e pragmatico; Internet of Things Si tratta di una rete globale ed eterogenea composta da “oggetti” che hanno un’identità sia reale che virtuale. Essi possono essere: individuabili, localizzabili, sorvegliabilii e programmabili attraverso la rete internet; Cloud computing È una tipologia di servizi on demand erogata da un soggetto terzo che tramite la rete consente ad un’azienda di usufruire di un determinato servizio utile per lo svolgimento di una specifica attività lavorativa. Ad esempio la condivisione di file che possono essere modificati in tempo reale su piattaforme come Google Drive; Cyber-Security Insieme di tutte quelle misure di sicurezze informatiche fondamentali, necessarie per proteggere la propria infrastruttura IT e salvaguardare i dati dei clienti e dei fornitori; Big Data e analitiche Che ci permette di analizzare un’ampia base di dati in grado di darci una panoramica di informazioni utili per ottimizzare prodotti e i loro processi produttivi. Benefici dell’industry 4.0 L’ obiettivo di questa quarta rivoluzione è chiaro: maggior produttività e minor spreco di risorse . Entrando nello specifico, i benefici apportati da questa rivoluzione sono: Maggior produttività meno processi produttivi e meno errori durante il processo di lavorazione aumentano il valore e i risultati di produttività; Maggiore velocità grazie all’impiego di nuove tecnologie; Maggiore qualità dei prodotti grazie ai robot sensori che monitorano la produzione in tempo reale; Maggiore flessibilità con la produzione di modesti lotti ai costi della grande scala; Maggiore competitività del prodotto derivate da un lavoro così ben strutturato e qualitativamente di valore; Disponibilità di tutte le informazioni aziendali in grado di evitare arresti o rallentamenti produttivi. Per concludere, le imprese che hanno introdotto le tecnologie abilitanti all’interno del proprio asset produttivo hanno registrato un’efficienza produttiva che va dal 30 al 50%. Ciò è stato reso possibile all’industry 4.0, che fa uso di nuove tecnologie e nuovi strumenti di analisi in grado di ottimizzare non solo i tempi e processi lavorativi ma anche la qualità del prodotto e dell’azienda che lo sviluppa e produce.

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Il piano Marketing per il tuo ecommerce
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Il piano marketing per il tuo Ecommerce

Come strutturare un piano marketing efficace per aumentare le performance del tuo E-commerce? In questo articolo cercheremo di stringere il cerchio su alcuni dei punti fondamentali che ti aiuteranno nello sviluppo di una strategia di successo.   Non esiste attività commerciale che non sia supportata da un buon business plan, specie se parliamo di un negozio online, ovvero un ecommerce. Il piano marketing è un documento in cui vi sono contenute tutte le informazioni necessarie per pianificare le tue strategie di ecommerce marketing. Tutti gli step che definiscono la tua strategia devono essere chiari così da poter raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissato. In sostanza, è come seguire una scaletta di cose da fare per veicolare il più possibile il traffico nel tuo negozio online. Prima di ciò, però, dovresti stabilire : ·         il tuo target di riferimento; ·         su quali canali individuare i tuoi potenziali clienti; ·         come attirare i clienti sulla tua piattaforma online. Naturalmente, gran parte della costruzione del business plan si basa anche sui prodotti che si propongono nella piattaforma ecommerce. Tutto deve essere curato, dalla foto alla descrizione del prodotto, fino alla navigabilità del sito e ai metodi di pagamento accettati, altrimenti rischierai di vanificare la riuscita del tuo piano di marketing. Analisi di contesto Questa prima fase è necessaria per iniziare ad elaborare il business plan. Senza questa parte verrebbero a mancare tutti quegli elementi di base che definiscono l’identità stessa del tuo business plan, ovvero il “chi siamo e cosa facciamo”. A questi, si aggiungono anche altri elementi da analizzare, come ad esempio: Prodotti e servizi: su quali prodotti e servizi puntare? Quali marchi vendere? Quali sono le caratteristiche e i vantaggi dei prodotti e servizi che proponi? Strategia competitiva: in che modo puoi distinguerti dai tuoi competitor? Che prezzi propongono? Quali canali di vendita adottano? Motivazioni d’acquisto: a chi sono rivolti i prodotti? Perché il pubblico dovrebbe scegliere il tuo e-commerce? Sei in grado di rispondere a tutte le esigenze dei tuoi consumatori? Prezzo dei prodotti/servizi: i tuoi prezzi sono competitivi sul mercato? Distribuizione: quali canali utilizzi? Come stai vendendo i tuoi prodotti/servizi? Vendi anche offline? KPI: fai una valutazione media dei prodotti venduti per categoria, prodotto e costo di acquisizione media di ogni cliente Promozione: fai spesso promozione dei tuoi prodotti? Con che cadenza e su quali prodotti? Stabilisci i tuoi obiettivi Dopo che avrai risposto a queste domande avrai più chiara la situazione del tuo business aziendale, della concorrenza e di tutte quelle variabili che possono incidere sulla tua strategia. A questo punto devi assolutamente prefissarti degli obiettivi da raggiungere per il tuo ecommerce, ricordandoti, però, che devono essere: Specifici e chiari Come ad esempio una campagna di branding, il lancio di nuovi prodotti, campagne lead generation (acquisizione contatti) e/o content marketing, spostare dunque l’attenzione del pubblico per un prodotto specifico o semplicemente su una promozione; Su canali adatti e specifici Per la promozione della tua attività online scegli i canali che per target e tipologia di prodotto sono utili ai tuoi affari; Misurabili Cioè fondati su metriche che posso permetterti di stabilire se il tuo obiettivo è facilmente raggiungibile in relazione al tuo piano marketing; Realistici Non lanciarti in obiettivi troppo ambizioni! Gli obiettivi devono essere pertinenti con tuo settore in relazione al tuo ecommerce; Limitati nel tempo Sarebbe meglio prefissarsi un orizzonte temporale entro il quale portare al termine i tuoi obiettivi; Raggiungibili Così da evitare di investire tempo e denaro in una strategia che, in fin dei conti, non si rivela performante e non fa al caso tuo. Costruzione del piano marketing per il tuo ecommerce Siamo arrivati finalmente al momento di stilare il nostro piano marketing. In relazione all’analisi del contesto e agli obiettivi che ti sei prefissato, hai adesso tutte le informazioni che ti servono per redigere il tuo piano marketing e iniziare a metterlo in pratica. Una volta che hai messo insieme tutti di dati che ti servono puoi cominciare a pensare a strutturare una campagna pubblicitaria studiata nei minimi dettagli anche in termini di budget, questo, è bene ricordarlo, deve rispecchiare i tuoi obiettivi e quelli del piano marketing per il tuo ecommerce. Dopo il lancio della campagna dovrai sempre monitorare la situazione, tracciare i dati e gli insight del piano marketing. Sarà necessario misurare, dunque, le perfomance della campagna per stabilire se stai andando nella giusta direzione o se c’è qualche modifica da apportare alla tua strategia. Potrebbe essere necessario rivalutare i canali scelti in fase strategica, modificare i contenuti o apportare modifiche al budget per spingere lì dove i risultati sono risultati più tangibili. In conclusione, la costruzione di un buon piano marketing si rivela un alleato fondamentale per strutturare e migliorare il business del tuo e-commerce, e poi, diciamocelo, nessuno vorrebbe procede alla cieca investendo denaro in un’impresa senza strutturare una strategia adeguata. Per questo il tuo ecommerce ha bisogno di questo documento, al patto che sia al passo con i tempi, con degli obiettivi concreti e in grado di portare il tuo business al livello successivo.

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Come e quando fare rebranding aziendale
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andrea

Come e quando fare rebranding aziendale

Crescere, innovarsi e reinventarsi, questi sono i valori necessari per crescere come individuo, sia a livello personale che a livello professionale. Ecco però che queste qualità vengono in nostro aiuto nello sviluppo e nella crescita della nostra realtà aziendale. Scopriamo in quest’articolo come fare rebranding aziendale e, soprattutto, quando farlo. Il mondo del business è in continuo movimento e intorno ad esso ruotano prodotti, clienti, obiettivi e valori. Il rebranding aziendale, è, di fatto, un’esigenza fisiologica che aiuta a rendere la tua azienda competitiva sul mercato. Cosa si intende nello specifico? Proprio come una farfalla appena nata da un bozzolo o un serpente che cambia pelle, il rebranding è quella trasformazione strategica dell’identità aziendale (brand identity) che permette di dare nuova linfa e nuova forma alla tua azienda e ai tuoi affari. Solitamente il rebranding parte da un restyling del logo, dall’ideazione e adozione di una nuova strategia di comunicazione, da un design inedito dei propri canali di vendita e di comunicazione e, a volte, anche dal cambio del nome stesso dell’azienda (renaming). Aggiornare in toto l’immagine aziendale non serve solo ad avere un buon posizionamento sul mercato ma anche a rilanciare e (ri)valorizzare la propria reputazione (brand reputation). Branding, rebranding e restyling: le differenze Il branding è una combinazione di tutti quei tratti caratteristi e unici di un’azienda che la contraddistinguono dalle altre, esso è composta da: nome, logo, payoff e strategia di comunicazione. A differenza del branding, il rebranding si attua quando si vuole andare a modificare qualcosa nella panoramica del branding per dare una boccata d’aria fresca a tutta la strategia di comunicazione e di immagine aziendale. Mentre il rebranding è un’azione strategica di medio-lungo periodo, il restyling è un’azione di comunicazione di breve periodo volta a modernizzare l’immagine di un’azienda. In genere è un intervento che agisce valorizzando gli elementi già presenti, come ad esempio il logo. Quest’ultimo va svecchiato quando ci si accorge che col passare del tempo il logo perde di efficacia comunicativa oppure quando non è adatto ad essere riprodotto sui nuovi supporti e canali di comunicazione. In questo caso si va a snellire il logo per renderlo più web–friendly. Come fare rebranding aziendale Come prima cosa, bisogna analizzare i valori, la vision e la mission della tua azienda. Che nuovi obiettivi hai? Cosa vuoi trasmettere di nuovo ai tuoi clienti? In che nuovi canali pensi di approdare per vendere i tuoi servizi? Affinché il rebranding aziendale sia efficace deve non solo rispecchiare i tuoi valori ma dare risposta a tutte queste domande; basterà poi seguire delle linee guida fondamentali per essere efficaci e forti nel tuo nuovo percorso aziendale. Un consiglio sempre utile alle tue nuove strategie è quello di osservare come si muovono i tuoi competitors: fare ricerche e analisi di mercato, infatti, può darti parecchi spunti da cui trarre ispirazione per la tua azienda. Dopo aver fatto tutte le dovute considerazioni, potrai procedere con uno dei seguenti passaggi:Marketing Aesthetics, ovvero tutte quelle modifiche estetiche che interessano il brand (rebranding parziale) e ti aiutano a trasmettere messaggi ed emozioni ai tuoi clienti. Composto da– Cambio/Modifica del logo– Cambio grafiche Web, Social e Stampa– Cambio divise aziendali Positioning, ovvero, la strategia che reinventa tutta la comunicazione del tuo brand, compresi i suoi valori per un posizionamento più competitivo sul mercato (rebranding totale).– Nuova strategia di comunicazione– Nuova strategia di marketing– Scelta dei canali di comunicazione (Social e Web) Il rinnovamento dell’immagine aziendale non consiste solo nell’ammodernamento del logo e del sito, ma anche in campagne di marketing e di comunicazione che devono tenere conto dell’esigenza e dell’età anagrafica del target di riferimento. Prima di “mandare in onda” la tua prossima campagna online, assicurati di essere presente nei canali giusti e di adottare una comunicazione adeguata a quei canali. Una volta lanciata la campagna marketing del brand bisogna vedere come il pubblico reagisce. Intervistate, ascoltate il vostro pubblico e analizzate i dati per capire se la campagna ha sortito l’effetto desiderato e se il rebranding ha restituito effetti positivi alla vostra strategia. Ricorda sempre una cosa importante: non tutti gli elementi di un brand devono necessariamente essere cambiati. Se il tuo brand possiede già dei punti di forza dovresti considerare solo un’ipotesi di valorizzazione e non per forza di cambiamento. Quando fare rebranding? alcuni esempi celebri I più grandi brand del mondo sono sempre stati molto bravi a stare al passo con i tempi. Prendiamo, ad esempio, il logo della Nike: possiamo notare come dal 1971 il logo si sia assottigliato sempre più, diventando più minimal ma sempre e comunque riconoscibile con l’identità aziendale. Naturalmente, questo processo è stato influenzato dallo stile moderno e dalla necessità di dover comunicare su nuovi canali attraverso nuove idee! Altro esempio? La catena di fast food più famosa al mondo, ovvero la McDonald’s, nel 2007 ha eseguito un operazione di rebranding partendo proprio dal suo iconico logo, introducendo uno sfondo verde dietro la grande lettera. Vista la collocazione temporale, potremmo pensare che l’azienda abbia risposto così al famoso documentario del 2004, ovvero, “Super size me”, che evidenziava quanto fosse nocivo alimentarsi spesso di hambuger. In conclusione, fare un rebranding è una mossa fondamentale durante l’arco di vita del proprio business, sia in relazione al fatto che le novità attirano l’interesse del pubblico sia per avvicinarsi quanto più possibile alle loro esigenze.

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I vantaggi di avere un ecommerce
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I vantaggi di avere un E-commerce

Il futuro del mercato globale vedrà sempre più aziende impegnate negli ambienti online anche a seguito del cambiamento avvenuto nelle abitudini di consumo da parte degli acquirenti.

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Tendenze e-commerce del 2021 da non perdere
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Redazione

Tendenze e-commerce del 2021 da non perdere

A causa della posizione inaspettata in cui si è trovato il mondo nell’ultimo anno, l’aumento dell’e-commerce è stato accelerato. Ogni giorno, sempre più aziende stanno sostituendo la vendita fisica con la vendita online. In questa sezione, esploreremo le tendenza e-commerce per le aziende B2C e B2B nel 2021. L’intelligenza artificiale migliora l’esperienza di acquisto online L’intelligenza artificiale consente ai clienti di avere un’esperienza di acquisto automatizzata e personalizzata. Essa raccoglie i dati su come un cliente si muove, quando acquista e che cosa esattamente sta cercando. Un’esperienza online unica. Gli acquirenti, B2B e B2C, sono alla ricerca di esperienze di shopping online personalizzate . I dati raccolti dall’IA consentono all’acquirente di ottenere consigli personalizzati sui prodotti e un servizio clienti dettagliato. La realtà aumentata La realtà aumentata è stata un punto di svolta per l’e-commerce. Consente agli acquirenti di “quasi” toccare con mano cosa stanno acquistando, il che li aiuta a prendere una decisione migliore. Ciò è stato particolarmente utile nell’arredamento della casa e nella moda.  Prezzi dinamici È il concetto di vendere lo stesso prodotto a prezzi diversi in base alle mutevoli dinamiche dell’attuale domanda di mercato. Esistono 5 tipi di prezzi dinamici: Prezzi segmentati Prezzi basati sul tempo Cambiamento delle condizioni di mercato Prezzi di picco Prezzi di penetrazione Opzioni di pagamento diversificate Il tuo sito web dovrebbe essere in grado di gestire tutti i tipi di pagamenti, come Paypal, Amazon Pay, Apple Pay, Shopify Pay, ecc. Offrire questo ti consente di migliorare l’esperienza di acquisto per i tuoi clienti in quanto offre loro delle opzioni. Applicazioni web progressive (PWA) Le PWA cambiano il modo in cui il tuo sito web appare e funziona sui dispositivi mobili. Può aiutarti a passare da un sito non adattato ai dispositivi mobili a una super macchina simile a un’app! Poiché l’uso dei telefoni è aumentato e ha fatto miracoli per l’e-commerce, è importante offrire ai tuoi clienti mobili un’esperienza eccezionale. Acquisti omnicanale Ottimizza il sito web per i dispositivi mobili, idealmente crea anche un’app o una PWA Personalizza l’esperienza del cliente Offri più opzioni di acquisto:a) Acquista online, ritira in negoziob) Acquista in negozio, scegli la consegna a domicilioc) Acquista online, ricevi la consegna a domicilio Maggiore utilizzo della ricerca vocale A questo punto probabilmente ti starai chiedendo come preparare il tuo sito web per la ricerca vocale.  Fai quanto segue: Ottimizza la velocità del sito web tempo di caricamento più breve = frequenza di rimbalzo inferiore Ristruttura i tuoi contenuti Rispondi alle domande dei tuoi clienti target invece di considerare solo le parole chiave. Usa il linguaggio di tutti i giorni perché le persone fanno domande quando usano la ricerca vocale anziché semplicemente digitando parole chiave. Scegli frasi chiave lunghe I clienti rispondono al video Negli ultimi anni, il video si è dimostrato uno dei modi più efficaci per ottenere e aumentare il coinvolgimento dei clienti. Il video è il canale perfetto per raggiungere il pubblico giovane e curioso. Il video marketing è super efficiente e conveniente per il consumatore. La sostenibilità sta diventando più importante Le aziende stanno trovando modi per essere più ecologici eliminando la carta quando possibile, utilizzando imballaggi biodegradabili e materiali riciclabili. Quindi, cosa puoi fare per diventare più sostenibile? Riduci gli sprechi Previeni l’inquinamento (tuo e il tuo business’) Adottare energia pulita Conservazione dell’acqua Piantare alberi Usa materiali sostenibili Rendi la tua pratica sostenibile

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