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Smartworking e aziende: come creare una rete sicura

Tempo lettura: 3 minuti
Smartworking e aziende: come creare una rete sicura
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Spesso si sente parlare dello smart working, definito anche lavoro agile: una tipologia di lavoro in cui, attraverso il supporto di vari strumenti tecnologici, è possibile svolgere delle attività lavorative direttamente da casa propria. Da un punto di vista preliminare, lo smart working rappresenta una nuova frontiera del lavoro; già da qualche tempo, infatti, si sta diffondendo sempre di più il numero di persone che scelgono di lavorare da casa, grazie alla possibilità di organizzare il proprio lavoro in perfetta autonomia, e senza vincoli obbligatori. Previo infatti un accordo tra un’azienda e un lavoratore, è possibile organizzare il proprio lavoro da casa, grazie al supporto di strumenti tecnologici appositi.

Gli elementi dello smart working

L’ordinamento italiano, dal punto di vista giuridico, ha definito lo smart working come “una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.” Dunque vengono a cadere tutti quei crismi che da sempre hanno costituito dei cardini imprescindibili del mondo del lavoro.

Grazie quindi ad un accordo tra le parti, ad una migliore gestione del proprio tempo, all’impiego di ambienti più funzionali per i propri dipendenti, si vengono a configurare delle modalità completamente nuove, che migliorano il flusso del lavoro e ne ampliano il mercato. Tra i vari strumenti citati, però, ce n’è uno indispesanbile: il computer.

Difatti, lo smart working, può essere effettuato grazie al sostegno di tutti quelli che sono gli strumenti tecnologici.

Cresce lo smart working, crescono i rischi ma…

Come in un’equazione quasi perfetta, così come cresce lo smart working, crescono anche i rischi che da esso derivano. Difatti, l’impiego dello smart working, presuppone un ampliamento della rete non indifferente, facendo in modo che anche i rischi che derivano da questo ampliamento vanno ad aumentare. Ma esistono dei modi per poter lavorare in tranquillità, senza dover necessariamente mettere alla prova i sistemi di sicurezza?

Come fare per navigare in sicurezza: gli strumenti a disposizione

Grazie a degli accurati studi, quindi, è possibile mettere in pratica una serie di accorgimenti per poter porre in essere lo smart working, senza tuttavia mettere a rischio la propria sicurezza informatica. E’ fondamentale, infatti, unire l’utile al dilettevole: se da un lato lavorare da casa ha i suoi vantaggi, è anche vero che bisogna tenere conto di tutti i crismi concernenti la sicurezza proprio come se ci si trovasse in ufficio, cercando di adottare quelle che sono le strategie più opportune e consone per poter garantire un ambiente di lavoro sicuro e al riparo da eventuali attacchi informatici. Tutto questo è possibile grazie ad una serie di accorgimenti:

  • aggiornare i propri dispositivi è la prima mossa da fare: sebbene possa essere davvero tediante aspettare che gli aggiornamenti vengano dapprima scaricati e poi installati, è fondamentale fare in modo che le proprie apparecchiature informatiche abbiano il sistema operativo aggiornato, in modo da scongiurare quelli che possono essere attacchi contro le vulnerabilità dettate da un sistema operativo obsoleto;
  • utilizzare la mail con giudizio può sembrare una frase scontata, tuttavia costituisce una delle basi da cui partire. Le mail, infatti, sono terreno fertile per tanti malintenzionati, i quali nascondono, all’interno di fittizi link, dei virus o dei malware che si infiltrano in un solo click all’interno del computer, creando così seri danni. E’ importante, al fine di scongiurare questa tipologia di danni, evitare assolutamente di aprire una mail il cui mittente risulta sconosciuto.
  • una migliore gestione degli accessi: ciò significa, in maniera pratica, prediligere password complicate, inserire autenticazione a due fattori ovunque, e soprattutto cercare di evitare quanto più possibile la ripetizione di una stessa password per più account. Ciò significa che ogni account dovrebbe avere una sua specifica password, in modo da blindare quanto più possibile la propria privacy e la propria sicurezza;
  • installare anti-malware ed anti-virus può sembrare un qualcosa di banale e di scontato; tuttavia, non tutti hanno la versione più recente del proprio anti-virus. Questo potrebbe portare ad una serie di problematiche di vario genere, tra cui per esempio, l’attacco indesiderato da parte di spammer oppure hacker. Avere quindi la versione più recente del proprio anti-virus sarà utilissimo per lavorare in tranquillità;
  • utilizzare dei punti di accesso sicuri è un’altra precauzione di cui tener conto: grazie, infatti, all’utilizzo di accessi sicuri, si andranno a scongiurare quelli che sono eventuali attacchi, grazie anche all’uso di reti private virtuali.

Smart working: si può fare o no?

Sicuramente lo smart working sta acquisendo, giorno dopo giorno, un’importanza sempre più tangibile; grazie infatti alla possibilità di poter gestire i propri orari, di non avere precisi vincoli lavorativi ma di avere più che altro dei target da portare a termine, fanno di questa tipologia di lavoro un’opzione che diventa giorno dopo giorno sempre più allettante, grazie alle innumerevoli opportunità che esso offre.

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