Accessibilità Web

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Accessibilità web: cos’è, cosa dice la normativa e come rendere il tuo sito conforme

L’accessibilità dei siti web non è più un’opzione: è un requisito legale, etico e strategico.

Dal 28 giugno 2025 è entrata ufficialmente in vigore l’European Accessibility Act (EAA), la normativa europea che impone a una vasta gamma di aziende di rendere i propri servizi digitali accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità.

Ma cosa si intende davvero per accessibilità digitale? E come si può verificare se un sito è conforme alle regole?

Cos’è l’accessibilità web

Un sito è accessibile quando può essere utilizzato da chiunque, indipendentemente da limiti fisici, sensoriali o cognitivi. Significa progettare pagine web, app e contenuti digitali in modo che possano essere navigati con una tastiera, letti da uno screen reader, compresi senza sforzo e fruiti senza barriere.

Un esempio? I testi alternativi alle immagini per chi non può vederle, i sottotitoli nei video per chi non sente, o un buon contrasto tra testo e sfondo per chi ha problemi visivi.

In Italia, si stima che quasi 13 milioni di persone abbiano una qualche forma di disabilità. Rendere accessibile il proprio sito non è solo un dovere normativo: è una scelta di inclusione, di responsabilità sociale, e anche un’opportunità per raggiungere un pubblico più ampio.

Cosa prevede la normativa sull’accessibilità digitale

In Italia, l’accessibilità è regolata da tempo. La Legge Stanca (Legge 4/2004) ha imposto requisiti agli enti pubblici, poi estesi nel 2020 ad alcune aziende private.

Il quadro si è ampliato con l’arrivo dell’European Accessibility Act (Direttiva UE 2019/882), che estende l’obbligo di accessibilità a:

  • Siti e-commerce
  • Servizi bancari online
  • App mobili
  • Dispositivi digitali connessi a Internet
  • Servizi di trasporto, ticketing, prenotazioni online

Dal 28 giugno 2025, questi soggetti devono essersi conformarsi agli standard WCAG 2.1, pubblicare una dichiarazione di accessibilità, e garantire un sistema per ricevere feedback dagli utenti. Il tutto sarà oggetto di monitoraggio e sanzioni, come previsto anche dalle linee guida AgID.

Come rendere il tuo sito accessibile: 10 aspetti chiave

Ecco una checklist dei principi fondamentali dell’accessibilità web, basati sulle WCAG 2.1 (Web Content Accessibility Guidelines):

  1. Testo alternativo per le immagini

Ogni immagine deve avere un alt text descrittivo. È fondamentale per gli screen reader e per chi non può visualizzare contenuti visivi. Se l’immagine è decorativa, l’attributo può essere lasciato vuoto (alt=””).

  1. Contrasto cromatico adeguato

Il testo deve essere leggibile per tutti. Il contrasto minimo raccomandato è 4.5:1 per il testo normale. Esistono strumenti gratuiti per verificarlo, ed è una delle prime cose che notano gli utenti.

  1. Navigazione da tastiera

Un sito accessibile si può esplorare anche senza mouse. È importante che ogni elemento interattivo sia raggiungibile con il tasto TAB e che ci sia un indicatore visivo del focus attivo.

  1. Struttura semantica del codice

Titoli, paragrafi e sezioni devono seguire una gerarchia logica (<h1>, <h2>, <h3>, ecc.). Questo aiuta i lettori di schermo e migliora anche la SEO.

  1. Compatibilità con screen reader

Usare correttamente ruoli ARIA, etichette e descrizioni consente ai software assistivi di “leggere” la pagina in modo comprensibile. Gli screen reader sono strumenti cruciali per utenti ciechi o ipovedenti.

  1. Form accessibili

Ogni campo deve avere un’etichetta chiara. Gli errori devono essere annunciati dallo screen reader e accompagnati da messaggi di aiuto visibili anche a chi ha problemi di percezione del colore.

  1. Contenuti multimediali con sottotitoli e trascrizioni

Video e audio devono avere sottotitoli sincronizzati, descrizioni audio o una trascrizione testuale, per essere fruibili da persone con disabilità uditive o visive.

  1. Testi scalabili

Gli utenti devono poter ingrandire il testo (fino al 200%) senza rompere il layout. Usa unità di misura relative (em, rem) e non dimensioni fisse in pixel.

  1. Evita elementi lampeggianti

Contenuti che lampeggiano più di 3 volte al secondo possono provocare crisi epilettiche. Se proprio devono esserci, devono essere disattivabili.

  1. Linguaggio semplice e chiaro

Scrivi testi comprensibili anche a chi ha difficoltà cognitive o parla italiano come seconda lingua. Se usi termini tecnici, spiegali. La chiarezza aiuta tutti, non solo chi ha una disabilità.

Come sapere se il tuo sito è accessibile

Esistono tool di analisi automatica (come Lighthouse, WAVE, AXE) che controllano codice, contrasto, struttura semantica e altro ancora. Ma il test più efficace resta quello con utenti reali, magari affiancato da un esperto in materia.

Molte aziende credono di essere in regola, ma in realtà trascurano aspetti fondamentali: form mal strutturati, video senza sottotitoli, o problemi di navigazione da tastiera possono compromettere l’intera esperienza utente.

Perché adeguarsi ora conviene

Rendere un sito accessibile non è solo un obbligo legale, ma anche una scelta di valore:

  • migliora l’usabilità per tutti
  • favorisce la SEO
  • rafforza la reputazione dell’azienda
  • evita sanzioni e reclami

In un contesto in cui l’Europa chiede alle imprese di rimuovere le barriere digitali, chi agisce in anticipo può trasformare un adempimento in vantaggio competitivo.

Vuoi sapere se il tuo sito è a norma? 

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