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Sicurezza informatica aziendale: come proteggersi

Tempo lettura: 3 minuti
Sicurezza informatica aziendale: come proteggersi
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Lo sviluppo delle tecnologie inerenti al web, ha portato molte aziende a dover spesso operare tramite le piattaforme internet. Ciò, però, ha comportato il rischio di andare incontro ad attacchi informatici, che potrebbero mettere in serio pericolo sia l’attività dell’azienda che le informazioni in suo possesso. Per questo motivo, le industrie del settore hanno messo a disposizione vari strumenti per difendersi e garantire un corretto e sicuro svolgimento del lavoro.

Gli attacchi informatici: qualche numero

Gli attacchi informatici sono ormai diventati una vera piaga per chi agisce e lavora sul web. Ogni anno, il loro numero aumenta, anche grazie alla diversificazione pressoché costante delle sue modalità. Negli ultimi due anni, i dati registrati in Italia fanno riflettere parecchio, perché nel 2018 si sono contati circa 1400 attacchi informatici al mese e le conseguenti denunce per la violazione dei dati personali sono aumentate di oltre il 500%. Nel 2019, non è andata diversamente, cosicché sono lievitate anche le spese che le aziende affrontano per proteggersi dalla pirateria online: rispetto all’anno precedente, la crescita di questo tipo di investimento è stata quasi del 10% e, a livello mondiale, la spesa si è attestata intorno ai 103 miliardi di dollari.

La cyber security

La cyber security, o sicurezza informatica, è l’insieme di strutture che un’azienda mette in piedi per combattere la pirateria e difendersi dagli attacchi esterni. Gli obiettivi della cyber security sono molteplici, a partire dal ridurre al minimo la disponibilità di dati online fino ad assicurare l’integrità dei dati aziendali, evitando che questi vengano modificati o cancellati; infine, la riservatezza informatica, ovvero la tutela di tutti gli accessi che vengono effettuati internamente e l’impedimento di utilizzi non autorizzati. Poiché, come già detto, le tecniche di attacco informatico variano e si evolvono giorno per giorno, è essenziale che la sicurezza informatica della propria azienda sia in grado di rimanere aggiornata, ma soprattutto deve disporre di vari livelli di protezione, in grado di assicurare una copertura a 360°: queste vengono chiamate, in linguaggio tecnico, “strategie di protezione multilivello”.

Come proteggere la propria azienda

Queste “strategie di protezione multilivello” comprendono vari strumenti che ogni azienda deve possedere per difendersi in maniera adeguata dagli attacchi informatici. Il primo è il classico antivirus, ovvero un software in grado di proteggere tutti i dispositivi aziendali in uso ai dipendenti. Il suo principale compito è di rilevare eventuali elementi (documenti, programmi, messaggi di posta elettronica) che potrebbero danneggiare il sistema informatico. Un antivirus analizza qualsiasi file che penetra nel sistema e lo confronta con un database in cui sono raccolti tutti quelli dannosi o pericolosi e, se uno di questi corrisponde a quanto è entrato nel sistema del pc, viene immediatamente eliminato o messo in quarantena, rendendolo inoffensivo. Quando si tratta di strumenti aziendali utilizzati da molte persone, è necessario che l’antivirus scelto sia facile da utilizzare, non causi rallentamenti alla macchina dove viene installato e, possibilmente, deve prevedere un sistema di backup, ovvero una copia dei propri file che, in caso di infezione, rimangano comunque protetti e ripristinabili in qualsiasi momento. Inoltre, è sempre consigliabile che l’antivirus preveda un servizio clienti, in modo da poter risolvere in maniera tempestiva ogni problema. Un ulteriore strumento per prevenire gli attacchi informatici, è il firewall, ovvero un dispositivo che protegge la rete aziendale e monitora il traffico internet in entrata e in uscita. Il nome stesso ne spiega l’utilità e il funzionamento, perché è come una sorta di muro di fuoco che si interpone tra la rete interna e quella esterna, impedendo il passaggio di dati o di connessioni potenzialmente dannose al sistema aziendale. Infine, l’Intrusion Detection System (IDS), è lo strumento grazie al quale vengono rilevate eventuali intrusioni nei pc o nella rete aziendale. In pratica, questi dispositivi analizzano e controllano costantemente tutti i flussi di rete, con lo scopo di individuare l’eventuale traffico anomalo, in particolare di dati. Grazie a questo sistema, ogni azienda potrà bloccare il pericolo prima che diventi un incidente.

Il CISO e il DPO

Nessuno di questi strumenti potrebbe fare il suo lavoro, se non esistessero delle figure dedicate. In questo senso, in sempre più aziende stanno diventando importanti il CISO, ovvero Chief Information Security Officer e il DPO (Data Protection Officer). Sia l’uno che l’altro possono essere scelti dal personale interno o tramite un’agenzia esterna, l’essenziale è che siano in possesso delle adeguate competenze in materia, che possono coinvolgere vari campi come quello giuridico, informatico e, appunto, aziendale. Il CISO si occupa di definire la strategia di protezione informatica dell’azienda, implementando programmi e adottando tutti gli strumenti necessari. Il DPO, invece, è stato introdotto dalla nuova normativa europea in materia di protezione dei dati personali e ha il ruolo di mettere in pratica tutto ciò che è necessario per una corretta gestione dei dati personali in possesso dell’azienda.

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